Sono tornati dalle regioni settentrionali circa 10 giorni fa e i sintomi si sono presentati in linea con i tempi di incubazione della malattia. Gran parte dei molisani giovani e relativamente giovani che in queste ore risultano positivi al tampone molecolare appartengono a una schiera di persone che ha effettuato per ragioni disparate viaggi nel Nord Italia nelle ultime settimane.
Tra questi ci sono anche dei campobassani che nelle ultime ore hanno accusato sintomi. I 6 nuovi pazienti covid-19 rilevati sui tamponi processati durante la notte fanno parte comunque di cluster già censiti. Si tratta di quattro cittadini di Campobasso, di un anziano di Cercemaggiore che però non è collegato alla casa di riposo dove si è verificato un focolaio, e di un termolese operativo all’interno del 118 nel ruolo di soccorritore.
Dunque i casi nella città adriatica salgono a 20, compreso anche il 42enne che era stato prioritariamente ricoverato in medicina d’urgenza e che ieri 30 marzo è stato trasferito in malattie infettive nel nosocomio del capoluogo di regione. Aumenta anche il numero di positivi della città capoluogo dove i casi di contagio sono a quota 47, compresi 2 anziani deceduti e due pazienti positivi ricoverati al Neuromed (ma con residenza in città).
L’escalation di casi a Campobasso preoccupa l’Azienda sanitaria regionale: “E’ il cluster più importante dal punto di vista della numerosità, quello che stiamo monitorando più attentamente”, le parole del direttore sanitario Asrem Virginia Scafarto.
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