Termoli

Nella tenda del pre-triage si intervistano i pazienti: Non bisogna mentire, si rischia anche la denuncia

Spiegare bene agli infermieri che tipo di contatti è stato avuto, se si è stati nel nord Italia, quando e in che modo. E ancora: chiarire eventuali rapporti diretti con persone risultate positive al Covid o in isolamento, rapporti con persone rientrate dal nord in quarantena. Tutto questo fa parte del del protocollo adottato dagli operatori sanitari su disposizione Asrem per quanto concerne il passaggio nella tenda del triage montata davanti l’ospedale di Termoli.

Nella tenda filtro passano tutti i pazienti che hanno bisogno di cure in pronto soccorso ed è fondamentale rispondere alle interviste cui si viene sottoposti. Così come è fondamentale non mentire. Omettere informazioni prima di entrare nel reparto di medicina d’urgenza per essere curati significa esporre a pericolo gli altri pazienti, i medici, gli infermieri che lavorano all’interno e lo stesso presidio ospedaliero, che già è stato chiuso una volta per sanificazione proprio per un caso di contagio.

Negli ultimi giorni un paio di pazienti che hanno fatto la trafila nella tenda-filtro hanno raccontato solo parzialmente la loro situazione in relazione a rapporti avuti con persone a rischio. Nel loro caso il tampone si è rivelato negativo e quindi il problema non si è posto. Ma dire una bugia, o omettere informazioni importanti quando si risponde alle domande che gli infermieri fanno dopo aver misurato temperatura e saturazione, fa incappare in multe e denunce. E’ richiesta la massima collaborazione a tutti, e soprattutto niente ambiguità. Nascondere le cose danneggia se stessi e danneggia gli altri.

 

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