Gli aggiornamenti

Quasi mille i tamponi processati, 136 i positivi: gli ultimi sono 3 campobassani e un termolese, nessuno anziano. Picco atteso entro 8 aprile – L’EMERGENZA – I NUMERI

Lunedì 30 marzo: la diretta di Primonumero.it su fatti, cifre e dichiarazioni legate alla crisi dovuta al contagio da nuovo coronavirus. I numeri e i nuovi casi. Il picco atteso nell'arco dei prossimi 10-15 giorni. Intanto nasce una pagina su analisi dati e statistiche: https://www.facebook.com/covid19molise

ORE 21.30 – CRESCONO ANCORA I CONTAGIATI: SONO 136. 3 DI CAMPOBASSO E UNO DI TERMOLI RILEVATI OGGI

Nelle ultime ore sono aumentati i casi positivi al Covid19 in Molise. La conferma dai vertici Asrem dopo le 21: ci sono 4 pazienti in più, tre residenti a Campobasso e uno a Termoli. Quest’ultimo è il 42enne rientrato dal Nord, titolare di una attività commerciale nella città adriatica. Altre famiglie messe in quarantena.

Covid, aumentano i positivi: 3 casi a Campobasso, processati quasi mille tamponi

 

ORE 19.30 – POSITIVI FERMI A 133 IN MOLISE, 24 I COMUNI CON ALMENO 1 CONTAGIO

Si attende il risultato di altri tamponi che si stanno processando in queste ore a Campobasso. Intanto, alle ore 19 e 30, come confermato dal sottosegretario Quintino Pallante, i casi di positività al Covid19 in Molise restano fermi a 133. L’ultimo, in ordine di tempo, è il 42enne di Termoli che pare abbia contratto il virus durante un viaggio al Nord dal quale aveva fatto rientro circa 10 giorni fa. Si sta ricostruendo la catena dei contatti.

24 COMUNI, TERMOLI PASSA A 19 CASI

Sono fermi a 24 i comuni in cui si registra almeno un caso di positività al Covid19. Si precisa che la mappa diffusa dall’Asrem indica i comuni di residenza dei contagiati. Il più colpito rimane il capoluogo, con 40 casi. Seguono Cercemaggiore con 22 e Termoli che oggi ha registrato un caso in più ed è a 19 casi. Poi c’è Montenero di Bisaccia, con i suoi 9 casi. Dunque Pozzilli 5 (i soli casi molisani), Filignano e Isernia 4, Montagano e Riccia 3. Con 2 casi ci sono Baranello, Bojano, Ripalimosani, Ururi e Mirabello Sannitico.
1 solo caso si registra a Campomarino, Campochiaro, Castropignano, Petrella Tifernina, Petacciato, Monteroduni, Ferrazzano, Jelsi, Santa Croce di Magliano e Toro.

 

I grafici della giornata realizzata da Fabio Caserio 

grafici caserio 30 marzo

 

SI VALUTA TRASFERIMENTO PEDIATRIA DEL CARDARELLI A ISERNIA

Cardarelli ospedale covid, si valuta la chiusura di Pediatria

 

IN ABRUZZO L’AUMENTO RALLENTA MA I MORTI SONO PIU’ DI 100

Sensibile calo di contagi in Abruzzo ma il numero dei morti supera quota 100

 

IN PUGLIA NUOVO BOOM DI CONTAGI

In Puglia boom di nuovi contagi: 163 sugli oltre 1700 totali. 5 i morti

 

ORE 17.30 – NUOVO CASO POSITIVO A TERMOLI: E’ UN 42ENNE, TRASFERITO IN INFETTIVE

Preoccupa la catena dei contatti dell’uomo, le cui condizioni si sono aggravate oggi. Il tampone ha dato esito positivo. E’ il 19esimo contagiato di Termoli.

Nuovo caso a Termoli: 42enne titolare di attività positivo. Possibile contagiato anche il fratello

 

NASCE UNA PAGINA FACEBOOK DEDICATA A INFORMAZIONI, DATI E STATISTICHE SU CORONAVIRUS REALIZZATA DA FABIO CASERIO 

https://www.facebook.com/covid19molise

 

IL GRAFICO CHE MOSTRA LA FLESSIONE DEI CONTAGI IN RAPPORTO AL NUMERO DEI TAMPONI ESEGUITI

  • I POSITIVI CRESCONO, MA SCENDONO IN PERCENTUALE AI TEST

 

Il numero dei positivi scende, ecco perché. L’analisi percentuale e il grafico sulle ultime 2 settimane a confronto

 

TOMA: SI ENTRA IN FASE DECISIVA, NEI PROSSIMI 10 GIORNI POSSIBILE PICCO IMPORTANTE

 

Toma: “Entriamo nella fase decisiva”. Preoccupano le persone in isolamento

ORE 15 – FLORENZANO: “MOLISE STA PER AFFRONTARE PICCO”

Anche secondo il direttore generale della Asrem il Molise sta per affrontare il picco, previsto verosimilmente – sulla base di un modello matematico fornito dagli esperti che tiene conto della curva dei contagi – la prossima settimana, o comunque nell’arco dei prossimi 10 giorni. Per picco si intende il momento a partire dal quale inizia la curva decrescente. Anche il governatore Toma ha spiegato che al momento non è possibile dire con certezza se siamo arrivati o no al picco “perché abbiamo altre situazioni di sospetto contagio che potrebbero maturare nell’arco della prossima settimana”. La curva epidemica è ancora una incognita in Molise, ma c’è una cauta fiducia da parte delle autorità sanitarie, perché fino a questo momento non si registra un incremento esponenziale dei contagi ma addirittura, il rapporto al numero di tamponi eseguiti, una loro decrescita.

CONTRATTUALIZZATI FINORA 5 MEDICI E 8 INFERMIERI CON PROCEDURA D’URGENZA

5 medici e 8 infermieri sono stati contrattualizzati dalla Azienda sanitaria regionale del Molise per l’emergenza Covid-19 con procedura di emergenza, che fa a meno della prova valutativa ed elimina la burocrazia per quanto riguarda concorsi per titoli ed esami. L’auspicio è che nei prossimi giorni si riescano a mettere in condizione almeno altri 10 medici e 20 infermieri di lavorare negli ospedali molisani. Le domande sono arrivate anche se non in grande misura.

 

ORE 13 – POSITIVI RESTANO 132. PAZIENTE TRASFERITO IN SUBINTENSIVA, SUE CONDIZIONI MIGLIORANO

Una buona notizia dall’ospedale Cardarelli di campobasso, dove nelle ultime ore uno dei pazienti ricoverato in terapia intensiva è stato trasferito in subintensiva. Resta sotto stretto e costante monitoraggio delle funzioni vitali. La subintensiva è una unità intermedia tra la degenza ordinaria e il trattamento intensivo, riservata ai meno critici.

Sono 8 i pazienti che restano in terapia intensiva, 17 sono ricoverati in malattie infettive, 87 in isolamento domiciliare. Di questi 15 sono quelli dimessi dopo ricovero da infettive, che si sommano a 3 pazienti guariti. Al momento non ci sono incrementi: su 953 tamponi processati il numero dei positivi alle 13 resta fermo a 132. 

IN FASE DI LAVORAZIONE ALTRI 30 TAMPONI: RISULTATI ATTESI NEL POMERIGGIO

 

ORE 12 – CERCEMAGGIORE, NELLA ‘ZONA ROSSA’ ALTRI CONTAGI. DUE NON SONO LEGATI ALLA CASA DI RIPOSO

Cercemaggiore ha riscontrato nella giornata di ieri, 29 marzo, quattro nuovi contagiati, facendo così salire il numero totale a 22. Bisogna infatti considerare i diciotto già precedentemente risultati positivi all’interno della casa di riposo. Purtroppo, il paese ha dovuto assistere anche alla morte di uno dei pazienti della struttura. Bisogna dire che, come confermato dal sindaco Gino Mascia, non tutti i quattro nuovi casi sono collegati in qualche modo alla casa di riposo. Un paio, infatti, non avrebbero avuto contatti diretti con la stessa: “Alcuni non avevano conoscenze dirette” spiega il primo cittadino. Dunque, Cercemaggiore, che è ‘zona rossa’ da qualche giorno, diventa secondo Comune per numero di contagi alle spalle solo del capoluogo di regione.

 

PRIMO POSITIVO A TORO: ERA RIENTRATO DA NORD ED ERA IN ISOLAMENTO

Il sindaco Roberto Quercio: “Assieme alla famiglia è rientrato dal Nord qualche giorno fa rispettando tutte le norme previste dal Decreto”. L’appello ai concittadini: “Restiamo in casa, ci sono ancora persone che senza motivo frequenta la piazza ed è attenzionato un fantomatico ritrovo per ragazzi”.

Primo positivo a Toro: “Ricoverato in malattie infettive, era già in isolamento”

 

Covid 19, i sindacati della sanità chiedono un piano urgente per i tamponi

“Fare tutto il possibile, senza risparmio di risorse, per garantire un aumento sostanziale, anche in Molise, delle capacità di effettuazione dei test, quale misura essenziale, in combinazione alla fornitura di adeguati dispositivi di protezione, per garantire la riduzione dei rischi di contagio”.

E’ la richiesta dei segretari regionali di Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl al presidente della Giunta regionale Donato Toma. “In particolare chiediamo di attivare, senza ulteriore ritardo, un piano urgente che preveda immediatamente l’effettuazione di test rapidi Covid-19 in tutte le situazioni in cui l’attività svolta non agevoli il mantenimento del distanziamento sociale. Priorità deve essere data a tutto il personale degli ospedali, dei servizi territoriali, delle strutture socio sanitarie e assistenziali, degli istituti penitenziari nonché per tutti i lavoratori impiegati nei servizi appaltati o in concessione in tali ambiti; alle Polizie Locali e alle altre forze dell’ordine; ai ricoverati e ai pazienti assistiti stabilmente dai servizi territoriali e dalle strutture socio sanitarie e assistenziali. Quanto accaduto in alcune RSA, poi, deve essere da monito su come attivarsi sin da subito per evitare che quanto si è già verificato accada di nuovo, soprattutto nella nostra Regione, in cui di RSA ce ne sono diverse. Insomma, dobbiamo tamponare “l’emergenza nell’emergenza” che si sta creando in tutte le strutture sanitarie e assistenziali”.

Tamponi al più ampio numero di cittadini. “Appena la capacità di effettuazione dei test lo consenta, proseguono CGIL CISL UIL, sarà necessario ampliare tale misura di prevenzione al più ampio numero di cittadini, a partire da chi è entrato in contatto con coloro che hanno avuto ‘contatti stretti’ con casi confermati di Covid-19 (come i contatti di contatti, attualmente esclusi) e per chi lavora al pubblico (personale addetto all’erogazione dei servizi di pubblica utilità, come commessi, cassieri e corrieri, nonché in generale i lavoratori impegnati in generale con utenza). Dobbiamo cercare di individuare, il più presto possibile, gli asintomatici positivi e provando ad anticipare il contagio, non concentrandoci solo sulle zone rosse.

 

 

ORE 10 – AUMENTANO ANCORA I SANITARI POSITIVI AL COVID: DOTTORESSA 118 IN ISOLAMENTO A SANTA CROCE DI MAGLIANO

Nuovo caso di positività tra i sanitari: dottoressa 118 in isolamento

UN’ALTRA SETTIMANA DECISIVA PER CAPIRE L’ANDAMENTO DELL’EPIDEMIA. IN MOLISE CRESCITA CONTENUTA MA CI ASPETTANO GIORNI CRUCIALI

Resta di 132 contagiati il totale dei casi positivi riscontrati in Molise da quando è iniziata l’epidemia. Oggi il via a una nuova settimana di straordinaria emergenza, quella che per gli epidemiologici sarà decisiva per vedere i primi effetti delle misure di contenimento. E per il Molise, dove i numeri del contagio sono contenuti, e gli ospedali non sono ancora arrivati a un livello di sofferenza tale da implicare una riorganizzazione straordinaria col supporto di tutte le strutture, comprese quelle private, vale a maggior ragione.

Nei prossimi 7-10 giorni si potrà vedere realmente il risultato, sul piano dei numeri, del distanziamento sociale e dell’isolamento collettivo, e soprattutto l’effetto che le ordinanze anti-spostamento hanno avuto in relazione ai focolai individuati sul nostro territorio, dove ben 5 i comuni coinvolti da blindature totali.
Va da sé che la “quarantena” (termine improprio per definire le restrizioni comuni ma efficace e ormai entrato nel gergo comune) deve proseguire. “Siamo ancora nel pieno dell’epidemia. Sarebbe un grave errore abbassare la guardia proprio ora“, ha dichiarato poche ore fa il ministro della Salute, Roberto Speranza, insistendo sull’importanza delle misure adottate per contenere l’epidemia Covid-19. “Si finirebbe per vanificare quanto fatto fino ad oggi. I sacrifici di queste settimane sono seri”.
Il cambio di fase è ancora lontano e richiederà tempo e gradualità. In questo momento parlare di riapertura è prematuro, “inopportuno e irresponsabile” secondo scienziati ed esponenti governativi. E da oggi comincia anche la fase attiva delle richieste per accedere ai contribuiti straordinari e alle misure di aiuto previste dal Governo, dalla cassa integrazione ai buoni spesa. Non sarà facile, in Molise, gestire anche situazione.

donato toma

EMERGENZA COVID IN MOLISE: TOMA RIFERISCE IN CONSIGLIO REGIONALE MONOTEMATICO

L’appuntamento è alle 9, con i consiglieri riuniti in videoconferenza per un’inedita seduta dell’assise regionale. L’Aula di Palazzo D’Aimmo si riunisce questa mattina – 30 marzo – dopo circa un mese dall’inizio dell’emergenza legata alla diffusione del coronavirus che in Molise finora ha causato la morte di nove persone. Invece sono 132 i casi registrati sui 953 tamponi effettuati e processati dal Laboratorio analisi dell’ospedale Cardarelli.
E’ questo l’unico argomento al centro della riunione del Consiglio regionale, richiesto dal presidente Donato Toma “per poter informare l’Assise sugli sviluppi dell’emergenza causata dal covid-19 e illustrare il piano sanitario messo in atto oltre a tutte le misure poste in essere per arginare il contagio”, si legge nella nota del capo dell’assemblea di via IV Novembre Salvatore Micone.
Sarà dunque l’occasione per fare il punto dell’emergenza in Molise, sui ricoverati, sui guariti e sui pazienti dimessi, sui focolai del virus contratto da persone (molti sono operatori sanitari) che vivono in oltre una ventina di comuni molisani, Campobasso in primis, dove si registra il numero più alto di casi.

Ma sarà il momento anche per conoscere l’organizzazione della rete regionale degli ospedali che ha nel Cardarelli il suo nosocomio di riferimento, hub (per usare un termine tecnico) del sistema, con il San Timoteo di Termoli e il Veneziale di Isernia spoke di questa rete.
Sulla riorganizzazione degli ospedali ha intenzione di presentare una proposta di legge il consigliere nonché ex governatore Michele Iorio che proprio nelle scorse ore ha scritto al sindaco di Larino Puchetti per coinvolgere gli amministratori. La riapertura dei presidi sanitari chiusi, il Vietri di Larino e il Santissimo Rosario di Venafro, inoltre è stata rilanciata da diversi consiglieri regionali.
Cinque degli eletti, in primis gli esponenti del Pd Vittorino Facciolla e Micaela Fanelli, hanno chiesto al presidente Toma e all’Azienda sanitaria regionale di effettuare i tamponi a tappeto su tutti gli operatori sanitari e su coloro che operano nelle case di riposo.
Probabilmente nella sua informativa il capo della Giunta regionale darà una risposta anche su questa questione, sentita e appoggiata pure da buona parte dell’opinione pubblica. Da ieri vengono sottoposti ai test molecolari anche i pazienti che presentano un solo sintomo, come prevede la nuova normativa in materia.

 

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