Coronavirus & misure sanitarie

Malattie croniche, per la prescrizione dei farmaci non si dovrà andare dal medico

I pazienti potranno richiedere telefonicamente al proprio medico la prescrizione dei farmaci su ricetta dematerializzata e poi recarsi in farmacia. La novità annunciata dall'Azienda sanitaria regionale per evitare gli spostamenti e i rischi di contagio da coronavirus

Coloro che sono affetti da patologie croniche potranno usufruire di prescrizioni multiple fino ad un massimo di 60 giorni evitando così il disagio di doversi recare più volte nell’ambulatorio del proprio medico. È la decisione presa dal direttore generale dell’Asrem Oreste Florenzano e dal direttore sanitario Maria Virginia Scafarto “per venire incontro alle esigenze dei pazienti in questa fase di emergenza, limitando al tempo stesso gli spostamenti sul territorio” così come prevede l’ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che ha esteso la zona di protezione sanitaria a tutto il paese.

Quindi l’Azienda sanitaria regionale ha autorizzato i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta a comunicare per ogni singolo paziente il codice NRE relativo alla prescrizione alla farmacia che deve erogare il farmaco.

In questo modo, si legge in una nota, “viene semplificato l’iter e si evita l’afflusso dei pazienti negli ambulatori per ritirare il promemoria da presentare per ottenere il farmaco”.

Un servizio possibile grazie alla disponibilità di Federfarma che ha deciso di supportare il servizio sanitario regionale in questa fase di criticità.

Quindi “i cittadini potranno telefonicamente richiedere al proprio medico la prescrizione dei farmaci su ricetta dematerializzata – spiegano i vertici dell’Azienda sanitaria regionale – recandosi unicamente presso la farmacia prescelta ed evitando spostamenti ulteriori”.

Questo provvedimento si inserisce nell’ambito delle misure di precauzione e del contenimento dei contatti per prevenire il contagio da coronavirus, ma anche per garantire maggiori disponibilità di personale e strutture sanitarie per affrontare nel migliore dei modi l’emergenza sanitaria. Attualmente l’Asrem ha chiesto ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta di contenere le attività di prescrizione di visite, prestazioni specialistiche e farmaci ai soli casi di urgenza.

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