Gli effetti economici

Imprese in crisi, Cotugno e Pd: “Servono subito aiuti dal Governo”

Il vice presidente della Giunta regionale del Molise e il Pd regionale chiedono che il governo vari dei provvedimenti per dare subito degli aiuti alle imprese fortemente colpite dalla crisi dovuta all’epidemia da Covid-19.

Auspichiamo che il Governo – scrive Cotugno – preveda nel Disegno di Legge allo studio, e che dovrebbe essere varato già domani, misure concrete a sostegno di tutte le attività produttive e in particolare di quelle maggiormente esposte (come il turismo, le attività ricettive, quelle impegnate nei settori della ristorazione, ledilizia). Ribadiamo la necessità per tutti di prevedere Cigs affinché le imprese non debbano essere costrette a licenziare i propri dipendenti, stop ai versamenti di contributi, tasse e imposte (dirette e indirette), sospensione per almeno sei mesi del rimborso alle banche di mutui e prestiti”.

Secondo l’assessore alle Attività Produttive “sarebbe auspicabile che il Governo imponga alle banche procedure di consolidamento, con la garanzia di Cassa Depositi e Prestiti, e spostare lindebitamento delle imprese dal breve al medio e lungo termine: solo così potremo restituire agli imprenditori speranza e una concreta possibilità di ripartire all’indomani della crisi. Non aspettiamoci che gli effetti di questi provvedimenti resteranno circoscritti nel tempo: l’Italia (e il Molise) sopportano già da anni una condizione macro che oscilla tra recessione e stagnazione. Bisogna oggi tutelare i lavoratori e pensare già a domani tutelando le imprese: e questo si può fare solo iniettando liquidità, consolidando lindebitamento delle migliaia di PMI che compongono lossatura portante della nostra economia. Affinché si possa ripartire ed avere un futuro, occorre che nessuno venga lasciato indietro”.

La grande serrata: ai commercianti chiesto il sacrificio più grande. “Avevamo già chiuso, ora ci aspettiamo aiuti concreti”

Il Pd del Molise invece parla di “segnale importante e atteso da tutto il tessuto produttivo nazionale, quello lanciato dal Governo nazionale, in procinto di approvare il decreto sulle misure economiche per l’emergenza Coronavirus, che conterrà il primo blocco di interventi per un valore di circa 12 miliardi, sui 25 complessivamente previsti.
Ma per sostenere l’economia del Molise, già profondamente provata, sono necessarie ulteriori risorse. Qui, ora e senza indugi.
Come Partito Democratico proponiamo al Governo regionale l’attivazione di una misura urgente a sostegno delle imprese locali: la Giunta disponga immediatamente un fondo Covid-19 presso Finmolise (10milioni minimo di Fondo da chiedere sulla contabilità speciale nazionale) per le piccolissime imprese e partita iva in difficoltà, in special modo per le aziende che hanno subito uno stop dovuto ai decreti di blocco delle attività.
Un contributo immediato che copra le spese indifferibili (affitti, bollette) in base alle particolari esigenze di ogni realtà produttiva, da certificare successivamente, entro un tetto da stabilire, e comunque non coperte da fondi nazionali. Una misura urgente, senza burocrazia e con controlli certi e giustifiche formali, da attivare nel giro di pochi giorni.
In subordine, qualora non fosse possibile attingere ai fondi nazionali, si potrebbe attivare su risorse già in dotazione a Finmolise per il Fri (fondo regionale per le imprese) ovvero rinegoziando le risorse non impegnate del Fesr con l’Unione Europea, in base alle regole di flessibilità.
Chiaramente in deroga a ogni procedura formalizzata per il passato, stante la straordinarietà. Un pacchetto di risposte immediate, percorribili, certe, che garantirebbe una boccata d’ossigeno alle nostre piccole e piccolissime attività produttive, permettendo loro di superare questo terribile momento di crisi.

Solo così la Regione potrà dimostrare di avere a cuore non solo la salute dei cittadini, ma anche le imprese che danno lavoro, molte delle quali rischiano concretamente di non tornare più a produrre se non arriverà, immediatamente, il sostegno statale e regionale necessario”.

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