Termoli e coronavirus

Il Sindaco invita alla calma. “Prese tutte le precauzioni, ma scuole e uffici restano aperti”

Prima cosa: “Non c’è nessun caso a Termoli, manteniamo la calma”. Un messaggio di rassicurazione arriva dal sindaco di Termoli, Francesco Roberti, che invita a mantenere la calma rispetto al Coronavirus e precisa: “Le scuole non saranno chiuse ma è tutto pronto per l’eventuale sanificazione”.

Il sindaco, attorniato da molti dei suoi consiglieri ed assessori, ha così indirettamente risposto all‘interrogazione urgente presentata oggi dalle minoranze che chiedevano contezza delle misure precauzionali adottate e da adottare per l’emergenza sanitaria che sta tenendo col fiato sospeso tutti.

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Chiudere le scuole per sanificarle – idem per gli altri edifici pubblici – per il momento è dunque fuori discussione e fuori luogo. “Termoli è grande, ci sono 34mila metri quadrati di superfici pubbliche e sanificarli tutti avrebbe un costo esorbitante”. Ma la ragione è anche un’altra: inutile un provvedimento di questo tipo ora che casi di contagio non ci sono. “Qualora ci fossero saremo pronti”.

Il primo cittadino, che ha convocato oggi 3 marzo (all’indomani dei casi di Montenero) la stampa per fare il punto sulla situazione, ci tiene in particolare a non generare panico e preoccupazioni infondate. “Mi devo attenere a quanto disposto da Roma con il decreto del Presidente del Consiglio Conte e così sto facendo”. Stessa indicazione è giunta stamane dalla Prefettura, “con cui sono in contatto”, che ha stigmatizzato provvedimenti in contrasto con quanto disposto a livello nazionale.

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Le disposizioni di informazione e prevenzione, demandate ai Sindaci, sono già state prese. Si è provveduto a dotare uffici pubblici e scuole dei dispenser con igienizzanti per il lavaggio delle mani, così come negli stessi è stato esposto il decalogo delle norme per prevenire il contagio. Inoltre è stato prescritto alla società che gestisce il trasporto locale di sanificare i mezzi, e lo stesso è stato fatto con gli scuolabus comunali.

Ma il capitolo scuole a generare più preoccupazioni, e molti genitori contengono a malapena l’angoscia. “Sono in contatto con i presidi, li ho sentiti stamattina, e siamo d’accordo”. La prescrizione è quella di pulire con candeggina piastrelle e pavimenti e con alcool tutte le superfici con cui lo studente può entrare in contatto (banchi, sedie, mouse). In presenza di zero casi, insomma, “non possiamo pensare di chiudere a macchia di leopardo, tantomeno di farlo per tutte le scuole o le fabbriche”.

Niente chiusura dunque, come fatto in altre realtà pur se non coinvolte da casi di contagio sul loro territorio? Il Sindaco è perentorio nel dire no e spiega perché: “Una cosa è farlo in comuni con poche e piccole scuole, una cosa è farlo a Termoli”. E poi “che senso avrebbe farlo ora, se poi andrebbe rifatto nel caso di caso conclamato”. Ma c’è una precisazione, che può rassicurare mamme e papà di Termoli. “È stata già allertata la ditta per la disinfestazione (si tratta della Quark che già lavora con il Comune, ndr). Quindi nel caso siamo pronti”.

Il Sindaco si è detto in contatto con gli altri primi cittadini della zona, primo di tutti Nicola Travaglini di Montenero. “Noi siamo sereni anche se attenti, la situazione è di allerta ma restiamo tranquilli perché la situazione è monitorata”. Per di più che nel comune bassomolisano dove ci sono stati i primi tre contagi della regione non si parla di focolaio ma di una situazione confinata in ambito familiare.

Chiaro che si seguirà l’evoluzione della situazione che potrebbe cambiare nei prossimi giorni e nelle prossime ore. Intanto “non c’è nessun motivo per farsi prendere dal panico”.

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