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I contagiati salgono a 5: positivo un termolese. Dimessa donna di Montenero, stop udienze in Tribunale

Questa mattina - 4 marzo - vertice in Prefettura a Campobasso per organizzare meglio tutte le misure da prendere per fronteggiare l'emergenza. Allo Spallanzani è grave l'uomo di Sesto Campano che era stato ricoverato e trovato positivo al Coronavirus. Regione e Asrem si organizzano per la terapia intensiva al Cardarelli, intanto "le strutture private hanno risposto al nostro appello - l'annuncio di Toma - e abbiamo una trentina di posti disponibili". Il Comune di Tavenna decide operazioni di sanificazione di scuola, uffici comunali e centro abitato.

SALE A 5 IL NUMERO DEI CONTAGIATI: POSITIVO UOMO RESIDENTE A TERMOLI

Il risultato dei tamponi nel laboratorio del Cardarelli è arrivato nel tardo pomeriggio. Positivo al Covid-19 un termolese che stamattina ha chiamato il 118 con i sintomi tipici dell’infezione. L’uomo era stato fuori regione e ha avuto il sospetto di aver contratto l’infezione quando, al rientro in Molise, ha cominciato a stare male e registrare qualche linea di febbre. Si è rivolto agli operatori ed è stato trasferito in modalità protetta a malattie Infettive, dove è in isolamento. Le sue condizioni sono discrete.

Sale pertanto a 5 il numero dei malati in Molise con Covid-19. Oltre ai 3 di Montenero di Bisaccia – una dei quali dimessa oggi – anche questo caso e quello dell’89enne di Sesto Campano ricoverato allo Spallanzani. I familiari dell’uomo di Termoli, 61 anni, sono tenuti in osservazione e si trovano in isolamento.

TAMPONE NEGATIVO PER PAZIENTE DI CAMPOMARINO

Negativo invece il tampone sull’uomo di Campomarino che questa mattina, sempre con modalità protetta, è stato portato al Cardarelli. L’uomo sta bene e sarà dimesso nelle prossime ore.

DIMESSA PAZIENTE PIU’ ANZIANA DEI 3 CONTAGIATI DI MONTENERO

E’ stata dimessa oggi (4 marzo) dall’ospedale Cardarelli di Campobasso la paziente più anziana di Montenero di Bisaccia, una delle tre persone risultate contagiate e ricoverate due giorni fa. Le sue condizioni di salute sono in miglioramento. “Tornerà a casa in maniera protetta, vuol dire che sta bene”, riferisce a Primonumero il direttore generale dell’Asrem Florenzano.

“Sono stati adottati tutti gli accorgimenti necessari tramite un mezzo sanitario della Croce Rossa – aggiunge il direttore sanitario Virginia Scafarto – e le signora resterà in isolamento assistito per i prossimi 15 giorni. ma sta bene”

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ARRIVATE 5MILA MASCHERINE

Non è l’unica novità di una mattinata frenetica: oggi sono arrivate anche le prime 5mila mascherine FFP2 ordinate dalla Protezione civile e che saranno a disposizione del personale sanitario.

Invece continuano ad essere attentamente monitorate le condizioni di salute del paziente 89enne di Sesto Campano, provincia di Isernia, ricoverato all’ospedale di Cassino e poi trasferito allo Spallanzani di Roma. “Si sta cercando di ricostruire i percorsi e i contatti del paziente per capire se dobbiamo mettere in sorveglianza o in quarantena altre persone”, le parole del direttore Asrem Oreste Florenzano che questa mattina ha partecipato ad una riunione convocata dal prefetto Maria Guia Federico e che si è svolta quasi in concomitanza con il Consiglio dei Ministri straordinario voluto dal premier Giuseppe Conte per varare ulteriori misure per fronteggiare la diffusione del contagio da coronavirus.

Intanto da Cassino la direzione dell’ospedale San Raffaele riferisce che “in relazione all’identificazione di un degente positivo al COVID-19 (l’89enne di Sesto Campano, ndr), sono state, in accordo con i dirigenti del SISP (servizio Igiene e Sanità Pubblica), messe in atto tutti i provvedimenti previsti della normativa vigente atti a garantire la sicurezza dei degenti, dei visitatori e del personale sanitario. L’attività di ricovero e cura dei reparti e degli ambulatori non interessati dal contatto con il paziente sorgente continuano quindi normalmente e in totale sicurezza. La Direzione del San Raffaele rimane a disposizione per qualsiasi richiesta di chiarimenti o di informazioni”.

STOP ALLE UDIENZE AL TRIBUNALE DI LARINO

L’organismo congressuale forense del Tribunale di Larino ha disposto a partire da venerdì 6 marzo e fino al 20 marzo l’astensione di tutte le udienze e le attività giudiziarie in ogni settore della giurisdizione. Rimangono escluse le udienze e le attività giudiziarie indispensabili disciplinate dagli articoli 4, 5 e 6 del Codice di autoregolamentazione delle astensione delle udienze degli avvocati.

Nella mattinata di oggi 4 marzo è partita la sanificazione del Tribunale di Larino. In particolare le operazioni sono partite al primo piano, quello che ospita le aule per le udienze preliminari e i dibattimenti. Rinviate quindi le udienze e gli altri appuntamenti previsti per oggi, ma esclusivamente al primo piano. Le altre attività del tribunale frentano sono andate avanti.

Tribunale di Larino

TRIBUNALE DI ISERNIA RINVIA UDIENZE PER CHI VIENE DALLE ZONE ROSSE

Tutti coloro che entrano al Tribunale di Isernia, indipendentemente dalla loro provenienza, vengono sottoposti alla misurazione della temperatura con un termometro laser senza contatto. E’ uno dei provvedimenti adottati dal Tribunale pentro, che ha rinviato a dopo il 31 marzo tutte le udienze che vedono coinvolte persone provenienti dalle zone rosse del contagio (escluse cause urgenti). Domenica 8 marzo le aule dei processi e gli altri locali verranno igienizzati.

A TAVENNA OPERAZIONI DI SANIFICAZIONE DI SCUOLA, UFFICI COMUNALI E CENTRO ABITATO

Venerdì 6 marzo, dalle ore 21, saranno eseguiti i servizi di sanificazione negli ambienti pubblici così come predisposto dal Comune di Tavenna. Si inizierà con la scuola di via Roma e con i locali comunali in via dei Regina Elena. Infine saranno interessate le strade del centro abitato da un operazione di sanificazione e disinfestazione che inizierà dalle ore 23. Quindi, come comunica il sindaco Paolo Cirulli, “si consiglia la popolazione di tenere ben chiuse porte e finestre, di non lasciare all’esterno delle abitazioni biancheria, animali domestici e piante ad uso alimentare. Inoltre evitare la circolazione pedonale lungo le strade del centro abitato gli orari di sanificazione/disinfestazione”.

VERTICE IN PREFETTURA

“Per ora le scuole restano aperte, poi vedremo”, dichiara il presidente della Regione Donato Toma al termine del vertice in Prefettura a Campobasso convocato per coordinare ancora meglio tutte le azioni delle forze in campo in caso di emergenza legata all’infezione. “Attendiamo novità dal Governo nazionale, tutte le regioni potrebbero passare a ‘zona gialla’“, le parole di capo della Giunta regionale.

Toma prefettura coronavirus

Si valuta anche la chiusura delle scuole. “Se non arriveranno disposizioni dal Governo, al momento non adotterò provvedimenti di chiusura. Poi i sindaci che hanno facoltà in tal senso in relazione alle consultazioni con l’autorità sanitaria, potranno agire”. A Montenero sono chiuse, saranno chiuse anche a Termoli.

In Puglia il governatore Emiliano ha invitato tutte le famiglie a “non mandare a scuola i loro figli a tutela della loro salute perché non siete obbligati a farlo” autorizzando poi scuole e università ad attivare la didattica a distanza, da casa, per arginare l’emergenza coronavirus. Preoccupa l’area del Foggiano, confinante proprio col Molise: “Nel Nord della Puglia – ha detto proprio Emiliano – ci sono situazioni che abbiamo difficoltà a controllare” a causa di “un errore commesso nel rilasciare l’autorizzazione ai funerali di un 75enne prima che fosse noto l’esito del tampone svolto sull’uomo per verificare la presenza del virus”. “Ho chiesto al presidente del consiglio interventi intensivi nel Foggiano – ha proseguito – bisogna agire in fretta”. Il 75enne era residente a San Marco in Lamis, gli esami hanno accertato l’infezione.

Toma e Florenzano

PIU’ POSTI LETTO IN TERAPIA INTENSIVA

Dopo la circolare del Ministero della Salute, che prevede un incremento del 50% dei posti letto in terapia intensiva e del 100% delle unità di pneumologia e malattie infettive, la Regione Molise e l’Asrem si sono attivate in tal senso. Aumenterà dunque la disponibilità di posti letto per le terapie intensive, come avvenuto pure in Lombardia e in Piemonte. 

Le strutture private hanno risposto positivamente al nostro appello: abbiamo la potenzialità di una trentina di posti di terapia intensiva estensibili nel caso in cui ce ne sia bisogno” ha aggiunto Toma. “Siamo pronti anche a scenari ‘apocalittici’ perchè quando c’è un’emergenza si va sempre oltre, si pensa sempre ad una saturazione delle strutture locali.

Posti che potrebbero essere reperiti anche all’interno dell’ospedale Cardarelli: “Si potrebbe fare, abbiamo una certa flessibilità. In quale reparto? Deve valutarlo il direttore generale dell’Asrem”.

Ci stiamo preparando per affrontare e gestire qualsiasi tipo di situazione, i cittadini devono stare tranquilli”, ha rimarcato il dg Asrem all’uscita del tavolo in Prefettura. “Stiamo valutando tutte le opzioni” per cambiare la risposta sanitaria rispetto ai servizi ordinari. “Io devo garantire il corretto funzionamento dell’ospedale, ci stiamo muovendo per mettere in atto tutte le misure idonee a evitare un contagio interno all’ospedale. Quindi, stiamo per mettere in atto una serie di correttivi e posso farlo perchè tutti gli operatori dell’Azienda sanitaria sono attaccati al lavoro, stanno lavorando con abnegazione e meritano un encomio”.

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