Virus e comportamenti

Geolocalizzazione e social per mappare gli spostamenti. Molisani virtuosi: “Sono rimasti a casa”

I molisani hanno dimostrato responsabilità in questa prima fase dell'emergenza: a rivelarlo uno studio della LogoGrab, azienda friulana che ha messo sotto osservazione il comportamento degli italiani studiando a fondo la geolocalizzazione dei post su facebook e instagram tra l’11 e il 18 marzo. Sono stati raccolti oltre 500mila video e immagini. E la nostra regione è seconda come rispetto delle norme restrittive, seconda solo al Friuli Venezia Giulia.

“C’è troppo traffico”. “Ci sono file lunghe davanti ai supermercati”. Oppure: “Ma quanta gente sta andando a correre e a passeggiare”. “In giro ci sono troppe persone, non va bene”. Da quando è entrato in vigore il decreto che obbliga a restare a casa per evitare il rischio di contagio da covid-19 ne abbiamo sentite e lette tante. Spesso sui social: sulla piazza ‘virtuale’ in tanti hanno criticato l’atteggiamento di chi è stato poco rispettoso delle regole, atteggiamento punito anche dai Carabinieri che un giorno nella sola Campobasso hanno elevato 250 sanzioni.

Tuttavia, proprio utilizzando i social si è scoperto – forse quasi a sorpresa – che i molisani sono stati più virtuosi e responsabili dei residenti di altre regioni. E dunque stanno per la stragrande maggioranza rispettando le regole imposte dal Governo da alcune settimane a questa parte. A rivelarlo è uno studio ad hoc messo a punto da un’azienda friulana, la LogoGrab. Che rivela: tra le regioni che ‘restano più a casa’ la più virtuosa è il Friuli Venezia Giulia, subito dietro c’è il Molise.

In pratica, l’indagine applica l’intelligenza artificiale alla geolocalizzazione dei post su facebook e instagram e ha preso in esame il periodo tra l’11 e il 18 marzo. In quel lasso di tempo ha messo sotto la lente d’ingrandimento oltre 500mila tra video e immagini online. Ebbene, viene fuori che purtroppo in quella settimana quasi la metà degli italiani non ha avuto un comportamento esemplare.

Infatti, da quanto pubblicato, pare che oltre il 25% abbia passato il proprio tempo al mare e un ulteriore 17% nei parchi. Il numero più alto di violazioni proviene da Campania, Lombardia, Lazio e Sicilia. Mentre, come detto, il podio delle virtuose è formato da Friuli, Molise e Abruzzo. I dati sono stati riportati da Telefriuli.

È evidente che le sanzioni previste e che sono state inasprite dall’ultimo Decreto approvato dal Consiglio dei Ministri fanno sicuramente da deterrente a comportamenti di avversione alle regole ferree. È vero altresì che in certe zone d’Italia, forse, il pericolo è vissuto in maniera diversa, magari con percezioni e comportamenti differenti tra loro.

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