Manovre economiche

Decreto “CuraItalia”, la Confimprese Italia Molise scrive a Conte: “Potenziare le misure per aiutare le aziende”

Anche la Confimprese Italia per il Molise condivide la nota inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri con cui si mettono in evidenza le criticità presenti nell’ultimo decreto legge “CuraItalia” per il sostegno economico alle famiglie, ai lavoratori e alle imprese firmato da Conte.

Nel testo inviato al Premier e condiviso anche dal presidente della Confederazione sindacale del Molise Paolo Cordisco, si chiede di rivedere le scelte fatte nella manovra dello scorso 17 marzo per fare interventi diversi, più incisivi e utili soprattutto ad aiutare “i lavoratori autonomi, le micro, piccole e medie imprese e le filiere del turismo, della ristorazione, dei trasporti, che più di altre hanno subito e, purtroppo subiranno ancora, l’annullamento totale degli incassi”. 

Il Primo Ministro italiano ha firmato martedì 17 marzo il decreto con cui ha messo in campo le misure per aiutare famiglie, lavoratori e imprese per contrastare le difficoltà dovute all’emergenza sanitaria che è anche diventata, inevitabilmente con la chiusura di attività e l’interruzione del lavoro, anche economica e sociale.

A parere di ConfimpreseItalia, “è fondamentale che le misure abbiano valenza anche preventiva ovvero che possano essere di sostegno, sulla base di una “ragionevole” previsione, all’ulteriore trend sfavorevole che verrà registrato nei prossimi mesi – si legge nella nota condivisa – In altri termini, non si può aspettare di registrare un calo del fatturato e dell’occupazione ma bisogna attivarsi fin d’ora affinché alle amministrazioni pubbliche sia consentito di trattenete, in bonis, liquidità in azienda (o di recuperarne di nuova) per poter continuare ad essere sul mercato”.

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Non solo 25 miliardi di euro, quindi, ma una manovra ancora più ricca per intervenire in diversi settori, a partire appunto dai 500mila euro da impegnare per gli aiuti di piccola entità alle imprese. E ancora, a detta di ConfimpresaItalia, bisognerà annullare il pagamento degli affitti per quei negozi, tipici dei centri e delle gallerie commerciali, nel periodo di sospensione dell’attività, intervenire anche sulle imprese di trasporto per aiutarle ad affrontare lo stop.

Nella manovra che a detta di ComfimpreseItalia è fondamentale per aiutare le attività italiane, bisognerà anche innalzare il bonus di 600 euro per ogni mese di chiusura, a cui si dovranno aggiungere due mensilità dall’apertura; gli interventi inoltre non tralasciano il sistema balneare e turistico italiano che tra qualche settimana avrebbe dovuto ricominciare a lavorare per la stagione estiva: per loro un allineamento dell’iva e una serie di benefici.

Mare lungomare spiaggia febbraio 2020

Gli interventi continuano poi in materia di ammortizzatori sociali: a partire dalla cassa integrazione, da estendere a 13 settimane e non nove, a cui andrebbe applicata una procedura semplificata che prevede la sola comunicazione preventiva ai sindacati e non anche la previsione dell’esame congiunto.

Infine il fisco, con la sospensione delle ritenute di acconto dei redditi da lavoro autonomo per tutto il periodo dell’emergenza e la cancellazione di tutti i tipi di sanzione, sia in materia previdenziale che tributari per tutte le cartelle esattoriali emesse sino ad oggi e per quelle che potranno essere emesse fino al 31 dicembre 2022.

“Servirà una grande coesione tra i contribuenti ed il sistema tributario nazional – conclude la nota – per far ripartire l’Italia dopo l’emergenza legata al Coronavirus”.

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