Emigranti al contrario

Dal Canada al Molise per costruire case di legno. Esperimento che conquista acquirenti da tutto il mondo

Una società immobiliare nata in Italia ma formata da canadesi ha già realizzato 7 case completamente in legno, a bassi consumi energetici e antisismiche fra Montebello e altre località della zona. In progetto ci sono 23 nuovi appartamenti, già venduti ad acquirenti di tutto il mondo.

Una casa interamente costruita in legno, antisismica, luminosa e incredibilmente performante dal punto di vista energetico. Dove? In Molise, la terra che più di altre in Italia soffre per la vulnerabilità dei propri edifici.

E infatti sono dovuti arrivare degli imprenditori dal Canada (che non sono quelli del possibile maxi investimento sulla costa) per mettere su un business fatto di case nuove di zecca, costruite sulle dolci colline che affacciano sull’Adriatico al confine con l’Abruzzo. Sette case già realizzate, altre ventitré da edificare, compreso una sorta di albergo diffuso che potrebbe portare migliaia di turisti tutto l’anno a scoprire la nostra regione.

Di questo territorio si sono innamorati i titolari della Exclusive Property Italia. Un nome che fa pensare a società di Roma o di Milano e che invece ha sede a Montenero di Bisaccia e il suo fulcro in contrada Montebello. Un’area resa nota dall’omonima Torre, con un affaccio sul mare che lascia incantati a poca distanza dalla foce del Trigno.

Montebello

È proprio a Montebello che la società ha comprato i primi terreni, costruendo da zero case di legno leggero, con una copertura del tetto di 40 cm e di 15 cm per le pareti, il tutto perfettamente isolato. Una soluzione caratteristica del Canada, dato che ognuno dei 7 appartamenti già edificati è stato fabbricato secondo le normative del Codice nazionale delle Costruzioni canadesi.

“Lì le temperature arrivano anche a -60° d’inverno, quindi sono fatte in modo di essere perfettamente isolate. Qui invece praticamente non c’è bisogno di riscaldamento”. In queste giornate di febbraio che sembra primavera non occorre nemmeno mettere in azione i climatizzatori che sono l’unico strumento usato per riscaldare l’ambiente interno di tanto in tanto. Niente termosifoni, né pannelli radianti a pavimento. Semplicemente è il sole che riscalda la casa. Occorre un buon posizionamento e il calore non si disperde.

Case di legno Montebello

Case come queste, non avendo cemento, non corrono rischi dal punto di vista sismico. E poi c’è il fattore ecologico. Con poca dispersione di calore e una posizione che ne favorisce l’illuminazione naturale, la casa consuma poca energia. “Senza contare che volendo si possono smontare le travi di legno e rimontarle da un’altra parte. Oppure si possono eliminare delle travi, ad esempio per le finestre, e semplicemente bruciarle”.

Non ci sono materiali costosi e inquinanti da smaltire, in sostanza. Ma ci sarà qualche rischio? “C’è un po’ di scetticismo qui, molti chiedono se questa casa può andare a fuoco. Ma perché, le case di cemento non bruciano? E poi i materiali scelti non hanno bisogno di manutenzione per 40 anni”.

Case di legno Montebello

Secondo questi canadesi trapiantati in Molise “se provi una casa di legno per qualche mese poi non torni indietro. Quando siamo venuti qui abbiamo abitato in una casa di pietra a Guglionesi per due anni. Era sempre umida, faceva la muffa. Abbiamo dovuto buttare i vestiti perché rovinati dall’umidità. Una volta siamo tornati in Canada per un mese e al nostro rientro ci sono voluti tre giorni per riscaldare la casa”.

Quella casa di pietra però è un bel ricordo, visto che è stato il primo posto italiano dove hanno abitato. “Quando abbiamo deciso di cambiare vita e lasciare il Canada, ci siamo guardati attorno e cercato su Internet qualcosa che facesse per noi. Abbiamo visto questa casa, costava 70mila o 80mila euro. L’Italia la conoscevamo già, ci eravamo venuti in vacanza. Perciò abbiamo deciso di provare. Siamo stati lì due anni, poi l’abbiamo ristrutturata. Ma lì abbiamo capito tutta la differenza fra le case di legno e quelle di cemento”.

Così hanno acquistato un terreno a Montebello e hanno edificato la loro nuova abitazione. “In tre mesi costruiamo una casa di legno da zero” assicurano. Hanno postato le foto su Internet, ottenendo grandi riscontri.

Case di legno Montebello

“Hanno iniziato a chiamarci da tutto il mondo: Inghilterra, Olanda, Belgio, Svizzera. Così abbiamo pensato che si poteva fare un piano per costruire e vendere case”. Tramite una società americana di marketing e pubblicità hanno ottenuto un posizionamento ottimale su Internet e il loro marchio è facilmente riscontrabile sul web.

Le visite e le richieste di informazioni arrivano senza sosta. “Il 23 e 24 febbraio saranno qui dei possibili acquirenti dal Belgio”. Verranno mostrate loro le case esistenti, per poi lasciare libera scelta in tema di spazi, cubatura, rifiniture. Ma anche dall’Italia arrivano richieste? “Sì, da questa zona soprattutto perché sono curiosi, ma anche da altri posti come Venezia. Gli italiani sono ancora scettici, ma con alcuni stiamo trattando. La mentalità del posto non si fida tanto di queste case, ma coi giovani le cose stanno cambiando”.

I loro clienti però sono per la maggior parte pensionati o coppie in età adulta. “Cercano la tranquillità, l’aria pulita. Amano andare al mare tutti i giorni e mangiare bene. Qui la roba è buona, genuina. Ci sono tante belle cose da vedere e da fare, c’è la natura, il mare, la montagna. E poi la gente è molto accogliente, sempre disponibile”.

Hanno già venduto case a belgi, olandesi, francesi, svizzeri e canadesi fra Montebello, Montenero e Petacciato, dove hanno in programma la realizzazione di 13 appartamenti. “I proprietari vengono dal Belgio, vogliono tenere per loro una casa, affittarne dieci e tenere due spazi comuni”. Una sorta di Albergo diffuso, in attesa delle autorizzazioni dal Comune.

A proposito, ma come fanno dei canadesi a districarsi nel groviglio di leggi e burocrazia dell’Italia? “Le difficoltà ci sono qui come ovunque. Serve tanta forza di volontà ma si può fare. Qui è diverso dal Canada, è tutto più soft”.

Montebello

A spingerli via dal Quebec è stata “la vita troppo stressante. Lavoravamo nel campo dell’edilizia anche lì e il telefono squillava di continuo. E poi pagavamo davvero tante tasse. In Italia invece gli stranieri pensionati che si stabiliscono qui per 15 anni pagano solo il 7% di tasse, è quasi un paradiso fiscale. Inoltre la vita costa il triplo rispetto a qui”.

C’è un messaggio implicito nella loro impresa nata in un territorio semisconosciuto dove la mentalità imperante è la rassegnazione. “Abbiamo quasi girato il mondo, visitato 50 Paesi. Possiamo ben dire che qui si vive bene, è un posto bellissimo e se si vuol fare qualcosa si può fare. Il territorio si può sviluppare. Se queste persone straniere si trasferiscono qui possono portare ricchezza e progresso”.

 

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