L'emergenza in regione

Coronavirus, il bilancio si aggrava. Sei ricoverati in Malattie Infettive, 2 in Rianimazione. In attesa di altri 100 tamponi

Tutti gli aggiornamenti della giornata sulla situazione dell'emergenza sanitaria coronavirus in Molise. NEWS ora per ora e informazioni di servizio

Ore 19 – Si aggrava il bilancio: due contagiati termolesi portati al Cardarelli

Un uomo e una donna di Termoli finora in regime terapeutico domiciliare sono stato prelevati con modalità assistita per essere trasferiti nel reparto di malattie infettive dell’ospedale Cardarelli. Le loro condizioni si sarebbero aggravate nelle ultime ore tanto da richiedere la ospedalizzazione. Sono già sei dunque i ricoverati nel reparto di malattie infettive, mentre altri due sono in rianimazione. Comincia a porsi un problema di posti letto assistiti per i malati e in queste ore tutto il Molise è chiamato a un senso di responsabilità collettivo per fronteggiare una emergenza che non ha precedenti.

6 i ricoverati finora nel reparto di Malattie Infettive, si è in attesa dei risultati di 100 tamponi

A fine giornata sono sei le persone ricoverate nel reparto di Malattie Infettive a causa di complicanze dovute al contagio da covid-19. Nel pomeriggio due delle otto persone che si trovavano in assistenza domiciliare hanno subito infatti un aggravamento delle loro condizioni tanto da richiedere l’intervento dei sanitari per l’ospedalizzazione. In rianimazione sono ancora ricoverati gli altri due pazienti, il medico termolese e la donna di Montenero di Bisaccia, le cui condizioni vengono definite dai sanitari del reparto di Rianimazione “stabili nella loro gravità”.

Sono 100 però i tamponi di cui si dovrà conoscere il responso, il che potrebbe aggravare ulteriormente il bilancio.

 

Gemelli e Neuromed metteranno a disposizione venti posti letto per terapia intensiva 

Gemelli (Cattolica) e Neuromed lunedì firmeranno un protocollo d’intesa con l’ospedale Cardarelli e la Regione Molise per far fronte all’emergenza al Covid-19 che sta mettendo a dura prova la salute delle persone ma anche la tenuta del sistema sanitario nazionale.
Sarebbero pronti dunque una ventina di posti letto per la terapia intensiva destinata alle persone che hanno altro tipo di patologie, non il coronavirus. La terapia intensiva a causa del contagio virale da Covid-19 invece resterà presso l’ospedale Cardarelli di Campobasso.

Ex sindaco Termoli: “Situazione grave, non si può minimizzare”

“La situazione è grave e non si deve minimizzare come invece stanno facendo alcuni dei rappresentanti preposti alla gestione della emergenza. Sarebbe importante in questo momento non uscire di casa, e bisognerebbe anche chiudere tutti i posti aperti al pubblico”. Lo dichiara a Primonumero l’ex sindaco di Termoli Angelo Sbrocca, che sta monitorando la situazione della città che ha amministrato fino ad alcuni mesi fa e che oggi lo vede sedere tra i banchi della opposizione. A proposito del comune Angelo Sbrocca commenta la inopportunità di continuare a fare le commissioni comunali e tenere aperto il municipio. “Sarebbe preferibile, in questo frangente, che le commissioni comunali fossero revocate utilizzando i soldi risparmiati per i servizi di cui la città ha bisogno”.

 

I sindaci: “Gestione difficile, ci sentiamo soli”. Chiesto incontro a Toma

Con una nota inviata al Presidente della Regione Toma, anche in qualità di massima autorità di Protezione Civile regionale, il neo Presidente di Ali (Autonomie locali italiane) Molise Luigi Valente ha chiesto di organizzare a breve un confronto con i Sindaci ed Amministratori molisani “affinché si possa procedere in maniera unitaria e comune per far fronte concretamente all’emergenza derivante dalla probabile diffusione del virus Covid 19 anche in Molise.

Valente, che è anche Sindaco di Vinchiaturo, precisa che “in questo momento difficile e cruciale per la nostra regione, ognuno di noi deve necessariamente fare la propria parte. Noi sindaci, autorità locali per sanità e protezione civile, avvertiamo particolarmente questa responsabilità sui territori che amministriamo e verso le nostre comunità. Avvertiamo altresì spesso un senso di solitudine nella difficile gestione del  rapporto con il  cittadino che in questi giorni va alleviato nelle paure e nei problemi;  moltissimi anziani  vivono nei nostri borghi e molti di loro sono lontani dai presidi medici, quindi tocca a noi aiutarli ed essere preparati ed attrezzati a fronteggiare ogni imminente evenienza  che potrebbe portare anche ad un picco dell’epidemia da Covid 19 nei prossimi giorni, anche nei centri non ancora interessati direttamente”.

Sempre secondo il Presidente Ali Molise “tra gli amministratori molisani si percepisce un senso di disorientamento, pur nella convinzione di doversi attivare, attesa la responsabilità che deriva dal ruolo, nel fronteggiare casi di quarantena nonché ogni altra esigenza collegata al nuovo coronavirus.”

Pertanto Valente, con la richiesta inviata anche al Presidente Anci Molise, Pompilio Sciulli, suggerisce al Presidente Toma “un’immediata riunione con i sindaci molisani da svolgersi nelle modalità di massima sicurezza, utilizzando eventualmente anche call conference o webinar, che sarà particolarmente utile per gli aspetti sanitari, dei trasporti locali e del sociale, ma anche per dipanare alcuni dubbi interpretativi del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 4 marzo scorso”.

 

I consiglieri provinciali Aristotile e D’Angelo: “Riattivare immediatamente i servizi ospedalieri”

In una nota i consiglieri della Provincia di Campobasso Pino Aristotile e Gigino D’Angelo scrivono: “In riferimento alle giustificate preoccupazioni di tanti cittadini, circa l’esposizione connessa con l’emergenza Coronavirus, sollecitiamo ogni utile iniziativa istituzionale a garantire la tutela della salute dei pazienti e degli operatori sanitari, che lavorano in condizioni di disagio. È impensabile e inaccettabile questa lentezza nella sanificazione della struttura ospedaliera. La soluzione non è dirottare i pazienti (anche con altre patologie) verso Vasto, non garantendo nemmeno gli standard della sopravvivenza. Chiediamo fortemente alla Regione, all’Asrem, al Governo e al Commissario alla Sanità di attivarsi a riattivare nell’immediato i servizi ospedalieri, Pronto soccorso e Utic. Chiediamo un’azione forte per il reperimento del personale medico e infermieristico, l’emergenza attuale ci espone a gravi rischi per la salute ed evidenzia la necessità di avere un sistema sanitario funzionale. Il diritto alla Salute è un diritto Costituzionale che chi ha il compito di amministrare non può resettare! I tamponi su tutto il personale stanno assumendo tempi biblici. Nella giornata di giovedì, dopo turni massacranti il personale medico e infermieristico è stato parzialmente rimandato a casa senza essere sottoposti ai test. Questa è gestire l’emergenza e fare prevenzione? Chiediamo la riapertura immediata del San Timoteo, struttura ospedaliera che ha un bacino d’utenza di 130mila utenti, basta alla mobilità passiva del nostro sistema sanitario, basta alla demolizione delle nostre strutture. I cittadini necessitano di un sistema sanitario che li tuteli”.

ore 17 – San Timoteo, 3 pazienti negativi al coronavirus trasferiti al Neuromed

Si prova ad accelerare i tempi per la riapertura dell’ospedale San Timoteo di Termoli che è stato chiuso due giorni fa, ossia quando sono risultati positivi al Covid-19 due operatori sanitari.
E’ dunque iniziato lo screening del personale e dei pazienti e questi ultimi, man mano che viene accertata la negatività al tampone, vengono dimessi in assistenza domiciliare o trasferiti in altre strutture. Oggi tre malati ricoverati in terapia intensiva e risultati negativi al coronavirus sono stati trasferiti all’Istituto di ricerca e cura Neuromed di Pozzilli. All’interno del presidio restano 57 pazienti.  Domani saranno effettuati altri 50 tamponi che si aggiungono ai 50 svolti oggi (7 marzo). Lo screening sta procedendo ‘a cerchi’, ossia allontanandosi sempre di più dal primo contatto con il primo caso di coronavirus accertato nell’ospedale.

“Una volta che abbiamo trasferito i pazienti, possiamo svincolare il personale sanitario e quindi svuotare l’ospedale e procedere alla sanificazione. Infine si potrà ripartire con l’attività ordinaria”, spiega il direttore generale dell’Asrem Oreste Florenzano.

50 tamponi sui medici del San Timoteo oggi, altri 50 domani

Proprio in queste ore è in fase di ultimazione il lavoro dei prelievi del tampone naso-faringeo a carico di 50 persone all’interno del San Timoteo. Una squadra di operatori sanitari è arrivata in tarda mattina per avviare la seconda fase di intervento in vista della chiusura dell’ospedale per consentire la successiva sanificazione della struttura. Gli ultimi 50 tamponi saranno, infatti, eseguiti domani, e terminato il trasferimento dei pazienti più urgenti presso altre strutture e concesse le dimissioni a coloro che stanno bene, l’edificio sarà sottoposto agli interventi previsti dal protocollo ministeriale per consentirne la riapertura.

 

Ore 16.30 – Sale numero ricoveri per Coronavirus

Sale a 4 il numero dei ricoverati nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale Cardarelli di Campobasso. Invariato, per ora, il numero delle persone contagiate fermo a 14, ma aumenta di una unità soltanto quello relativo ai pazienti che hanno dovuto fare ricorso alle cure ospedaliere. Fermo a 8 anche il numero di coloro che sono sottoposti ad assistenza domiciliare. Continuano a rimanere ricoverati nel reparto di terapia intensiva il medico termolese e la donna di Montenero di Bisaccia, le cui condizioni per fortuna non sono peggiorate ma “restano stabili nella loro serietà”.

 

Toma incontra le Strutture private accreditate. “Potrebbero servire ulteriori posti letto”

Stamane a Palazzo Vitale c’è stato un incontro tra la Regione e alcune Strutture private accreditate molisane. Oltre al governatore, erano presenti il direttore generale della Salute, il direttore generale e il direttore sanitario dell’Asrem, e i direttori sanitari di Villa Maria, Villa Esther, Gea Medica.

“Ringrazio le Strutture private  – ha dichiarato Toma – per la disponibilità da loro offerta allo scopo di fronteggiare l’emergenza covid-19. Abbiamo parlato di eventuali scenari futuri che, qualora dovessero verificarsi, potrebbero richiedere una dotazione maggiore di posti letto”.  Dunque i ringraziamenti a tutti gli operatori sanitari e una raccomandazione: “Il vero nemico da battere non è il covid-19 di per sé, quanto taluni comportamenti scorretti che potrebbero compromettere il lavoro messo in campo. È perentorio attenersi scrupolosamente alle disposizioni emanate dal Governo, dalla Regione Molise e dalle autorità sanitarie. Insieme, in un clima di fattiva collaborazione, supereremo questo particolare momento”.

 

Servono altri tamponi, nuovi test sui medici

Una delle difficoltà di questo momento per l’accertamento dei contagiati in Molise e soprattutto a Termoli è legata alla carenza di tamponi. I test sono stati ordinati e sarebbero anche già arrivati al Cardarelli, ma non ancora adeguatamente distribuiti e gestiti e pertanto le operazioni di prelievo sono rallentate. Alcuni medici e infermieri dell’ospedale San Timoteo che avrebbero dovuto fare il test giovedì scorso ma che, al termine di una giornata caotica e dalla dubbia organizzazione sono stati rimandati a casa, sono stati richiamati per essere sottoposti al tampone. Operazioni che comunque starebbero andando a rilento perché, secondo quanto si apprende da fonti ufficiose, si aspetta lunedì per la consegna definitiva dei test. Questo è anche il motivo per cui il numero dei contagiati resta stabile secondo il bollettino della Asrem e della Regione Molise.

 

Il sindaco di San Giacomo: “Messe feriali sospese. Sanificati scuola, municipio e scuolabus. Presto consegna farmaci a domicilio”

Il sindaco Costanzo Della Porta invita i concittadini che hanno avuto contatto con persone positive al Covid-19 a rispettare le misure di prevenzione e la quarantena. In particolare invita i cittadini a rimandare eventuali accessi nella sede comunale ove non indispensabili. “Potete in ogni caso contattare gli uffici via telefono o via mail”. Il primo cittadino fa sapere che, come da accordi con il parroco don Alessandro Sticca, le messe feriali pomeridiane sono sospese sino a data da destinarsi, mentre quella della domenica sarà tenuta regolarmente ma da un altro sacerdote.

Tra le altre iniziative è stata sanificata la scuola, il municipio e lo scuolabus. “La settimana prossima inizieremo la fornitura domiciliare di farmaci ai soggetti più deboli”.

 

Positivi restano 14, ma si attende risultato di altri tamponi

Alle 13 di oggi 7 marzo la situazione, secondo quanto comunicato dall’Asrem, è la seguente: 14 persone positive, di queste 2 in terapia intensiva, 3 in malattie infettive, 9 a casa sotto terapia domiciliare, 150 in isolamento precauzionale; 144 in sorveglianza.

L’Asrem, in via cautelativa e sulla base delle ultime disposizioni, ha sospeso momentaneamente le attività ambulatoriali, sia istituzionali che in regime di libera professione intramoenia, anche presso il P.O. “Veneziale” di Isernia sino al prossimo 15 marzo. La stessa decisione era già stata presa sia per il Cardarelli che per il San Timoteo di Termoli, che resta chiuso.

 

Restano in rianimazione due contagiati

Non si allenta il timore per le condizioni cliniche dei due contagiati molisani con coronavirus. Entrambi si trovano nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Cardarelli di Campobasso, sotto stretta osservazione da parte dei medici e sottoposti a ossigeno. Le loro condizioni sono giudicate serie. Si tratta del medico termolese che ha contratto il virus verosimilmente in Trentino Alto Adige durante la settimana bianca in Val di Fassa, alla quale ha preso parte una numerosa comitiva partita da Termoli nella quale sono diversi i casi di positività riscontrati al rientro. Il medico, operatore del San Timoteo, è stato trasferito da malattie infettive a terapia intensiva mercoledì sera.

Ieri invece si sono aggravate le condizioni della donna di 6o anni, residente a Montenero di Bisaccia, che avrebbe invece contratto l’infezione a Telese, in Campania, durante i festeggiamenti del carnevale. Il marito resta ricoverato in malattie infettive insieme con due termolesi che hanno bisogno di cure sanitarie specifiche. Era stata invece dimessa la terza paziente di Montenero di Bisaccia, dove non sembrano esserci altri casi di positività, ieri mattina. La donna, la più anziana dei tre, si trova nella sua abitazione e non può essere ancora giudicata guarita, ma le sue condizioni sono buone.

 

Tenda filtro e posti di terapia intensiva alla Cattolica Gemelli

tenda cattolica

Questa mattina – 7 marzo – gli uomini della Protezione civile guidata da Alberta De Lisio hanno provveduto a montare la tenda filtro davanti al Gemelli Molise spa così come richiesto dai vertici dell’ospedale che si trova in largo Gemelli. E’ il primo nosocomio regionale che si dota di una postazione di questo tipo, allestita in quasi tutta Italia davanti agli ospedali per limitare il rischio contagi. Si tratta di una una misura precauzionale. Tecnicamente in questa tenda si potrà effettuare il triage, cioè quell’attività che viene svolta nei pronto soccorso per selezionare i pazienti, fare la prima anamnesi, la scheda ingresso, la prima visita. Il triage campale (definito così perchè avviene nella tenda pneumatica) è motivata dall’aumento progressivo degli utenti che accedono ora con potenziali sintomi. E allora questo serve a evitare che si rechino in pronto soccorso dove è vietato.

“Gemelli Molise è in prima linea in questa situazione di emergenza sanitaria.  L’attività dell’ospedale è stata riorganizzata per rendere ancora più sicuri i percorsi di cura. Questa mattina, sabato 7 marzo, è stata istallata, all’ingresso del Centro, una  tecnostruttura mobile in cui viene effettuato il cosiddetto «triage», ossia un  controllo sanitario preliminare a tutti coloro che entreranno in ospedale.

Si tratta di una misura di natura esclusivamente precauzionale per monitorare meglio gli accessi e limitare al massimo la presenza di eventuali accompagnatori. Si ringraziano i tecnici della Regione e della Protezione Civile che hanno materialmente istallato la postazione mobile”, scrivono dal Gemelli.

Non è l’unica misura attivata dalla Cattolica di Campobasso, un punto di riferimento importante per la sanità molisana e non solo. Nella nuova sala sono stati attivati circa 20 posti letto di terapia intensiva per fronteggiare eventuali emergenze dovuti alle infezioni da coronavirus.

 

Rianimazione chiusa a Termoli, trasferiti tre pazienti al Neuromed

È iniziata questa mattina la sanificazione dei locali all’interno del Presidio Ospedaliero San Timoteo di Termoli che ospitano il Pronto Soccorso, la medicina d’urgenza, la terapia intensiva. Da qui i tre pazienti che si trovavano intubati per ragioni diverse dal Covid-19 sono stati trasferiti nelle ultime ore al Neuromed di Pozzilli, l’istituto neurologico che ha dato la disponibilità a mettere in campo posti letto extra per i pazienti molisani, così come il Gemelli di Campobasso. È il contributo che per il momento la sanità privata dà a quella pubblica nella gestione di un’emergenza che col trascorrere delle ore si fa molto difficile perché quello che manca soprattutto sono proprio le postazioni di terapia intensiva in Molise, ovvero posti letto dotati di attrezzature salvavita e ossigeno.

 

Sono due le Giunte in quarantena, dopo Ururi anche Larino

Il Comune di Larino ha voluto fare chiarezza sulla situazione che vede l’intera Giunta in quarantena a causa del contatto avuto con un dipendente comunale risultato positivo al Covid-19. Lo stesso provvedimento era stato adottato dal sindaco di Ururi Raffaele Primiani e dalla sua Amministrazione già giovedì scorso.

“Il giorno lunedì 2 marzo – si legge in una nota pubblicata su Facebook dal Comune di Larino –  il dipendente si è recato in Comune per svolgere la propria attività, dopo aver trascorso dei giorni di vacanza dal 22 al 29 febbraio in Trentino. Al suo rientro il dipendente è entrato in contatto con il Sindaco e i 4 Assessori, con il Presidente del Consiglio e con il responsabile del servizio Urbanistica e Ambiente”.

In un ulteriore passaggio, il Comune spiega che “nella giornata di mercoledì 4 marzo ha comunicato di non potersi recare a Larino, in quanto febbricitante. Nella stessa giornata, il Sindaco veniva a conoscenza del fatto che una persona recatasi in vacanza in Trentino risultava positiva al tampone eseguito per Coronavirus. Il Sindaco, dopo aver appreso tale notizia, ha immediatamente telefonato al dipendente per accertarsi se la persona risultata positiva fosse stata in vacanza insieme a lui. Il dipendente comunale confermava al Sindaco che quella persona aveva alloggiato nel suo stesso hotel in Trentino e, pertanto, in base al protocollo di prevenzione previsto per il Coronavirus risultava essere in quarantena.

Il dipendente comunale si sottoponeva al più presto al tampone faringeo per verificare se anch’egli fosse positivo. Nel tardo pomeriggio di ieri si è venuti a conoscenza della positività del dipendente e, così come previsto dal protocollo, le sette persone entrate in contatto con dipendente (Sindaco, 4 Assessori, il Presidente del Consiglio e il responsabile del servizio Urbanistica e Ambiente) sono entrate in quarantena, cioè dovranno rimanere isolate per 14 giorni, ovvero fino al giorno 16 marzo. In via precauzionale sono entrate in quarantena anche due addette alle pulizie del Palazzo Ducale.

Il contagiato, non essendo residente nel Comune di Larino, non è da considerarsi come primo caso di Coronavirus della comunità. Si svolgerà nel pomeriggio di oggi l’opera di sanificazione della casa comunale, dei locali dell’ex Carcere e della Palestra Comunale di Via Santa Chiara”.

 

Montenero, al via la sanificazione delle strutture comunali

sanificazione montenero

È iniziata stamane la sanificazione delle strutture comunali a Montenero di Bisaccia. La conferma arriva dal sindaco Nicola Travaglini via Facebook. “Sono in corso le operazioni di sanificazione degli ambienti comunali, scolastici e degli altri uffici segnalati. Informo inoltre che la Società Autoservizi Tessitore S.r.l., concessionaria del servizio di trasporto pubblico urbano del Comune di Montenero di Bisaccia, ha attuato un piano straordinario per l’igienizzazione e sanificazione dei mezzi pubblici in servizio, integrando e potenziando le normali attività di pulizia che già vengono svolte quotidianamente.

Comunico il mio sincero apprezzamento per la scelta comprensibilmente sofferta, assunta dai sacerdoti di Montenero di Bisaccia, di sospendere in via cautelativa e precauzionale fino al 15 marzo tutte le attività catechistiche e pastorali e tutte le celebrazioni liturgiche e religiose nella nostra comunità. Una scelta difficile, ma ponderata e mirata a tutelare la salute pubblica in un momento in cui le misure precauzionali ci vengono suggerite e richieste dalla ragione, oltre che dal Governo. Le chiese resteranno comunque aperte per la preghiera personale e individuale”.

Il primo cittadino ha inoltre fatto sapere che “le persone di Montenero attualmente in osservazione e quarantena non mostrano sintomi particolari e sono pertanto tranquilli e sotto controllo. Voglio rivolgere infine il mio augurio per una pronta guarigione ai nostri due concittadini ancora ricoverati presso l’ospedale Cardarelli di Campobasso, affinché possano superare presto questo difficile momento”. È iniziata stamane la sanificazione delle strutture comunali a Montenero di Bisaccia. La conferma arriva dal sindaco Nicola Travaglini via Facebook. “Sono in corso le operazioni di sanificazione degli ambienti comunali, scolastici e degli altri uffici segnalati. Informo inoltre che la Società Autoservizi Tessitore S.r.l., concessionaria del servizio di trasporto pubblico urbano del Comune di Montenero di Bisaccia, ha attuato un piano straordinario per l’igienizzazione e sanificazione dei mezzi pubblici in servizio, integrando e potenziando le normali attività di pulizia che già vengono svolte quotidianamente.

Comunico il mio sincero apprezzamento per la scelta comprensibilmente sofferta, assunta dai sacerdoti di Montenero di Bisaccia, di sospendere in via cautelativa e precauzionale fino al 15 marzo tutte le attività catechistiche e pastorali e tutte le celebrazioni liturgiche e religiose nella nostra comunità. Una scelta difficile, ma ponderata e mirata a tutelare la salute pubblica in un momento in cui le misure precauzionali ci vengono suggerite e richieste dalla ragione, oltre che dal Governo. Le chiese resteranno comunque aperte per la preghiera personale e individuale”.

Il primo cittadino ha inoltre fatto sapere che “le persone di Montenero attualmente in osservazione e quarantena non mostrano sintomi particolari e sono pertanto tranquilli e sotto controllo. Voglio rivolgere infine il mio augurio per una pronta guarigione ai nostri due concittadini ancora ricoverati presso l’ospedale Cardarelli di Campobasso, affinché possano superare presto questo difficile momento”.

 

Pronto soccorso resta chiuso, personale in quarantena

Medici, infermieri e tecnici in servizio tra il pronto soccorso e la medicina d’urgenza si trovano in regime di isolamento nelle rispettive abitazioni. Sono ore molto difficili per il presidio deputato alle urgenze dell’ospedale San Timoteo, che resta chiuso a oltranza. Giovedì scorso infatti 25 dipendenti sono rimasti a stretto contatto nello stesso ambiente e solo la mattina successiva è stata riscontrata la positività al coronavirus per una di loro, dottoressa del 118. La conseguenza è che l’intero personale, con l’eccezione di 2 medici e 6 infermieri che però non potrebbero garantire la regolare turnazione, è stato messo in quarantena.

 

Tenda filtro davanti al carcere di Larino

tenda triage carcere Larino

Non solo davanti all’ospedali Gemelli di Campobasso, la Protezione civile regionale ha montato una tenda per il pre triage anche davanti al carcere di Larino che sarà utilizzata per verificare le condizioni di salute dei nuovi detenuti arrivati nel penitenziari.

In attesa che provvedimenti simili vengano adottati per i penitenziari di Campobasso e Isernia, La Garante regionale dei Diritti della persona, Leontina Lanciano, ha sollecitato a rispettare le direttive emanate dal Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria e dal Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità per tutelare i diritti dei detenuti.

A causa del diffondersi, su tutto il territorio nazionale, del virus Covid-19 un’attenzione specifica va riservata ai luoghi in cui sono inevitabili la compresenza e la concentrazione di persone. È, ad esempio, il caso delle strutture che ospitano le persone private della libertà personale.

“Secondo le recenti indicazioni – comunica la dottoressa Lanciano – è prevista particolare attenzione al controllo degli eventuali arrivi di nuovi detenuti – per i quali si prevede un spazio apposito di ‘pre-triage’ – e soprattutto al controllo sugli accessi nelle strutture e sulle visite ai reclusi (chiunque entri nelle strutture detentive, ad eccezione degli appartenenti all’amministrazione carceraria o all’azienda sanitaria, deve consegnare un’apposita autocertificazione). Le due direttive, inoltre, sottolineano la necessità di dotare tutte le strutture dei dispositivi sanitari necessari (tra cui mascherine, protezioni, disinfettanti). Al personale dei penitenziari, infine, vengono fornite le indicazioni da seguire, come ad esempio l’impegno ad evitare affollamenti nei locali d’ufficio e nelle caserme”.

Inoltre, per la Lanciano è opportuno provvedere alla sanificazione degli ambienti, a diffondere le necessarie norme igieniche, a dotare le case circondariale di dispositivi per misurare la temperatura corporea di tutte le persone che accedono negli istituti. Infine, occorre richiedere “l’autocertificazione di non aver avuto contatti potenzialmente a rischio per il personale che entra nelle strutture”.

 

A Isernia vigili urbani per controllare i locali

Il Comune di Isernia ricorda che il decreto del presidente del Consiglio dei Ministri del 4 marzo, contenente misure riguardanti il contrasto e il contenimento del diffondersi del Coronavirus, prevede il rispetto del «mantenimento, nei contatti sociali, di una distanza interpersonale di almeno un metro», distanza che va tenuta soprattutto nei luoghi, sia pubblici sia privati, che comportino affollamento di persone.

Nello specifico, si raccomanda ai gestori delle attività di ristorazione (pizzerie, bar, ristoranti ecc.) di contingentare l’ingresso degli avventori e di disporre tavoli e sedute in modo che sia rispettata la predetta distanza interpersonale, senza dimenticare che a disposizione dei clienti vanno messe soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani.

Si informa, inoltre, che la Polizia municipale sta monitorando a tal fine i locali pubblici, invitando i gestori al rispetto delle misure di contenimento del Coronavirus.

 

commenta