Incubo al lavoro

Contagiati in 2 fabbriche abruzzesi. Alla Fiat va in Cig solo qualche reparto, in Sevel possibile stop di 2 mesi

La Fca ha comunicato la cassa integrazione di due mesi per alcuni reparti ma diversi operai continueranno a lavorare. Positivi al Covid-19 due dipendenti di ditte di San Salvo in cui lavorano molti molisani. A Val di Sangro chiesta la Cig fino al 13 maggio per la Sevel

Ci sono due casi di positività al coronavirus in altrettante fabbriche di San Salvo, città al confine con il Molise. Aziende che danno lavoro a tanti molisani, alcuni dei quali si sono dovuti mettere in quarantena in queste ore. Le aziende intanto iniziano a chiudere, quasi tutte anche grazie alla cassa integrazione garantita dal governo. Interruzione della produzione che riguarda invece solo una parte limitata alla Fiat Fca di Termoli. Richesta di Cig pressoché totale invece alla Sevel, ma non è ancora chiaro se verrà accordata e per quanto tempo.

È di queste ore la notizia dei primi casi di contagi di Covid-19 nelle aziende del Nucleo industriale di San Salvo, dove sorgono diverse fabbriche metalmeccaniche, sia dell’indotto Sevel che di altri grandi gruppi industriali. Purtroppo il timore di tanti operai si è concretizzato con la notizia della positività di due colleghi.

Molti operai venuti a contatto con chi ha contratto il virus si sono dovuti mettere in quarantena. Va ricordato che nelle fabbriche di San Salvo sono tantissimi gli operai molisani, soprattutto dei paesi limitrofi come Termoli, Petacciato, Montenero, Palata e Mafalda.

Attualmente però non risulta che gli operai contagiati siano molisani. È chiaro tuttavia che l’apprensione cresce sempre più anche in Molise, dove proprio stamane il Presidente della Provincia di Campobasso Francesco Roberti ha scritto una lettera al premier Conte per chiedere la chiusura delle fabbriche. Richiesta a cui si sono accodati circa cento sindaci dell’intero Molise.

Roberti scrive al premier Conte: “Fermate le fabbriche, il rischio del contagio è alto”

Senza un provvedimento del Governo infatti, le fabbriche hanno facoltà di restare aperte. Così sta facendo anche la Fca che a Termoli ha comunicato quest’oggi la cassa integrazione per diversi operai ma non per tutti. La cassa integrazione ordinaria riguarderà dal 12 marzo al 13 maggio l’unità Fire 8v e 16v.

L’unità Fire, l’unità cambio e le unità Premium T4 e V6 saranno in Cig dal 16 marzo al 17 maggio.  Per questo la programmazione dell’attività lavorativa verrà programmata in maniera settimanale.

Questa al momento la programmazione lavorativa della prossima settimana. Motore 8 valvole: Montaggio al lavoro lunedì e martedì prossimo sul primo turno per attività di svuotamento linea. Al Motore 16 valvole Montaggio l’attività produttiva riprende mercoledì 25 marzo alle ore 6. Alla Lavorazione 16 valvole l’attività produttiva è sospesa nelle giornate di lunedì 23 e martedì 24 marzo e riprenderà il 25 marzo regolarmente, ad eccezione della Ute 103 e servizi collegati che lavorerà regolarmente tutta la settimana.

Al Cambio C520 l’attività produttiva sarà sospesa nelle giornate di lunedì 23 e martedì 24 marzo. Riprenderà regolarmente mercoledì 25 marzo. Al Cambio C546 l’attività lavorativa è sospesa dal 23 marzo al 27 marzo. Il reparto Motore T4 lavora regolarmente la prossima settimana, mentre il V6 è fermo tutta la prossima settimana.

Nella mattinata di oggi c’è stato anche il sopralluogo degli Rls per verificare il rispetto del protocollo firmato sabato 14 marzo a livello nazionale. Gli esponenti sindacali hanno visionato quanto fatto dall’azienda giudicandolo però insufficiente.

Per cui hanno richiesto l’estensione dell’uso della mascherina a tutti i lavoratori che operano in area a maggior densità, il miglioramento dei flussi di ingresso ed uscita dai cancelli, spogliatoi e corsia servizi T1. Infine richiesto il controllo della temperatura corporea all’ingresso dello stabilimento.

Ulteriore “scandalo”, così lo definiscono i lavoratori della Fca di Termoli, è il ricorso alla cassa integrazione piuttosto che ai contratti di solidarietà. “Navigare a vista è inquietante, non ce la facciamo più” raccontano alcuni, che si sono messi in malattia o hanno fatto ricorso alle ferie (come da disposizioni ministeriali, ndr) per l’insostenibilità di una situazione che li vede a rischio in prima persona.

Diverso il discorso in Abruzzo. A Val di Sangro è giunta nel pomeriggio la conferma che la Sevel ha chiesto di fare ricorso alla cassa integrazione ordinaria dal 12 marzo al 13 maggio. Nelle ultime ore hanno chiuso, almeno per qualche giorno, anche Pilkington, Denso e Isri.

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