L'emergenza

I contagi restano 14, attesi risultati nuovi tamponi. Chiusi pub e cinema, aumentano sindaci in isolamento

Tutti gli aggiornamenti della giornata sulla situazione dell'emergenza sanitaria coronavirus in Molise. NEWS e informazioni di servizio

QUARANTENA PER CHI RIENTRA DALLA ZONA ROSSA

Con una nuova ordinanza, la Regione ha disposto che chi torna in Molise dalla Lombardia o da una delle 14 province diventate ‘zona rossa’ per il Decreto del Governo Conte in seguito all’epidemia di coronavirus, deve mettersi in quarantena obbligatoria per due settimane. Qui tutte le informazioni.

I CONTAGI RESTANO 14, ATTESI RISULTATI NUOVI TAMPONI

Sono sempre 14 i casi di positività al nuovo coronavirus in cura in Molise, 7 dei quali ricoverati all’ospedale Cardarelli di Campobasso e fra loro due in Terapia Intensiva. Le condizioni di questi due pazienti, la 60enne di Montenero di Bisaccia e il medico 61enne di Termoli, restano stabili nella loro gravità.

Al momento quindi non sono stati riscontrati nuovi casi ma si attende il responso su altri 100 tamponi, 50 già eseguiti e in fase di analisi e 50 in esecuzione in queste ore. Sono tamponi effettuati su persone in diretto contatto coi contagiati da Covid-19.

NUOVO DECRETO, LOMBARDIA E 14 PROVINCE NUOVE ‘ZONE ROSSE’

Intanto nella notte è stato varato un nuovo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri che trasforma in qualcosa di molto vicino alla cosiddetta zona rossa tutta la Lombardia e altre 14 province d’Italia fra Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna e Marche. Diventano zona rossa infatti Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Alessandria, Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola.

In queste zone viene limitata il più possibile la circolazione. A chi presenta sintomi da infezione respiratoria e febbre superiore a 37,5 gradi centigradi verrà raccomandato di restare nella propria abitazione. Sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive, a esclusione degli atleti professionisti. Chiusi gli impianti dei comprensori sciistici, ancora chiuse chiaramente le scuole, mentre bar e ristoranti potranno essere aperti dalle 6 alle 18 pur mantenendo le misure di sicurezza. Inoltre saranno sospesi i concorsi, a esclusione di quelli per il personale sanitario, chiusi i musei, i cinema, i teatri. Negozi e centri commerciali dovranno evitare forzatamente gli assembramenti. Questo per la Lombardia e le 14 province che diventano una sorta di nuova zona rossa con norme valide fino al 3 aprile.

Regole coronavirus

CHIUSI PER DECRETO PUB, CINEMA E TEATRI ANCHE IN MOLISE

Ma per il resto d’Italia e quindi anche per il Molise ci saranno ulteriori restrizioni. Anche qui saranno sospese le manifestazioni e gli eventi. Verranno chiusi cinema e teatri così come pub, le sale giochi e le discoteche. Bar e ristoranti potranno rimanere aperti senza limitazione di orario ma garantendo la distanza di sicurezza tra i clienti. Attività didattiche nelle scuole sospese fino al 15 marzo. La Regione fa sapere che “è allo studio una nuova ordinanza con la quale il presidente della Regione Molise emanerà ulteriori disposizioni per prevenire e contenere il contagio”.

TANTI RIENTRANO DAL NORD, OBBLIGATORIO COMUNICARLO ALLA REGIONE MOLISE

Purtroppo la pubblicazione della bozza del decreto prima della firma ufficiale, ha scatenato nella scorsa serata il panico a Milano e in altre zone del centro nord Italia in cui le limitazioni sono molto maggiori. Per questo motivo tante persone hanno cercato di lasciare quelle che da oggi sono nuove ‘zone rosse’, mettendosi su auto o mezzi pubblici per rientrare al Sud, regioni d’origine di tanti che vivono altrove per lavoro o studio. Il rischio del contagio in questo modo potrebbe aumentare e sono allo studio soluzioni per scongiurare questo pericolo.
Intanto la Regione Molise ricorda che “per tutti voi che state rientrando dalle zone del nord Italia dichiarate rosse, avete l’obbligo di segnalare il vostro rientro ai numeri 0874 313000 o 0874409000.
Agire con responsabilità servirà a non vanificare il lavoro di quanti da settimane si stanno adoperando a tutela anche della vostra salute e a contenere i rischi”.

PD CHIEDE MISURE PIU’ RESTRITTIVE PER IL MOLISE

Il Pd chiede subito che la Regione adotti misure più restrittive per il Molise. “”In riferimento al DPCM dell’8 marzo 2020 che prevede l’istituzione della ‘zona rossa’ per la Lombardia e 14 province e, di conseguenza, la restrizione della mobilità e della libertà dei residenti in quelle zone, dando indicazioni attente e precise sulle condotte possibili e in ragione dell’esiguo numero di posti letto e dei posti di terapia intensiva che abbiamo in Molise, nonché delle altre condizioni di contesto territoriale, auspichiamo che il presidente Toma promuova, senza alcun indugio, una propria ordinanza che in qualche modo possa anticipare anche per la nostra regione restrizioni prudenziali.
Con assoluta urgenza, altresì, serve adottare misure per coloro che rientrano dalle zone rosse del Nord, incluse quelle individuate in tarda sera.  Altri Governatori stanno agendo e anche noi dobbiamo muoverci, in stretto coordinamento con il livello nazionale, in tale direzione. In particolare, occorre per i rientri in treno dal Nord un coordinamento anche con il Gruppo Ferrovie dello Stato e l’attivazione di ogni utile misura”.
Questa la proposta dei consiglieri regionali del PD, Micaela Fanelli e Vittorino Facciolla, invitando in modo fattivo e collaborativo a essere reattivi e veloci nelle azioni.

TERMOLI, NOTTE DI CONTROLLI NEI LOCALI. TIMORI PER CHI RIENTRA DAL NORD

A Termoli la scorsa notte ci sono stati diversi controlli da parte delle forze dell’ordine per verificare che i locali pubblici rispettassero le norme sulla distanza minima di sicurezza di un metro e che non favorissero assembramenti. Il sindaco Francesco Roberti ha fatto sapere di aver inviato in serata delle pattuglie della Polizia Municipale in alcuni locali che erano stati segnalati perché pieni di gente, ammassata persino sul ciglio della strada.
In queste ore invece i timori sono sempre maggiori per via del fatto che tanti termolesi domiciliati al Nord Italia per lavoro o per studio stanno rientrando o sono già rientrati in città, dove per altro si è rilevato finora un numero considerevole di casi positivi al coronavirus, ben 11 su un totale di 14 in tutto il Molise.

Nelle chat e sui social c’è chi manifesta una decisa apprensione per questi rientri che per altro devono essere obbligatoriamente comunicati ai numeri della Regione Molise. Anche il Comune di Termoli ha ricordato che chi rientra dalla Lombardia o dalle 14 province interessate dai provvedimenti restrittivi, c’è l’obbligo di segnalare il rientro ai numeri 0874 313000 o 0874409000.

sanificazione scuole termoli

TERMOLI, SANIFICAZIONE EDIFICI PUBBLICI PER TUTTA LA NOTTE

In una nota diffusa su Facebook, il Comune di Termoli ha fatto sapere che “il personale della Quark per tutta la notte ha continuato l’opera di sanificazione delle scuole della città. Un lavoro teso al contenimento della diffusione del Coronavirus e di quanto stabilito dal Sindaco Francesco Roberti e dall’Amministrazione comunale in questo particolare momento”. Oltre alle scuole, l’opera di igienizzazione va avanti negli edifici pubblici comunali, compresi palasport e palestre.

tavenna sanificazione

TAVENNA: SANIFICATI EDIFICI PUBBLICI E AUTOBUS, CONSEGNA SPESA E FARMACI AGLI ANZIANI

È stata eseguita a Tavenna la sanificazione negli edifici pubblici comunali, nella scuola e nelle vie del paese, azione voluta dall’Amministrazione guidata dal sindaco Cirulli Paolo e organizzata anche in collaborazione con i dipendenti pubblici al fine di prevenire l’eventuale propagarsi del coronavirus.

È stato attivato anche da qualche giorno il servizio per gli anziani di consegna della spesa, farmaci e impegnative mediche presso le loro abitazioni.

In particolare l’Amministrazione comunale di Tavenna ha attivato un servizio per gli anziani e consisterà nel recapito di farmaci e della spesa a domicilio, ritiro delle impegnative presso i medici di base operanti nel territorio comunale.  Al fine di organizzare al meglio l’intervento, l’Amministrazione invita chi fosse interessato o volesse maggiori spiegazioni, a rivolgersi in orario d’ufficio al Comune di Tavenna (tel. 0875 97244).

COMUNE DI LARINO: “STATE A CASA”

Il Comune di Larino invita espressamente a evitare spostamenti non strettamente necessari. “Considerato l’evolversi della situazione epidemiologica e l’incremento dei casi sul territorio nazionale, si invita la cittadinanza a limitare, per quanto possibile, gli spostamenti, assumendo senso di responsabilità individuale e collettiva, prudenza e collaborazione generale allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19”.

SINDACO DI PETACCIATO IN AUTO ISOLAMENTO

In mattinata il sindaco di Petacciato, Roberto Di Pardo, ha cercato di far capire quanto sia importante rispettare alcune piccole norme per non far precipitare la situazione, chiarendo di essere in auto isolamento. In precedenza identico provvedimento era stato adottato dai sindaci di Mafalda, Ururi e Larino.

“Anche i più ostinati si rendono conto che la situazione è grave. È grave perché non si tratta della solita influenza o del solito raffreddore come molti volevano banalizzare nelle scorse settimane: il coronavirus è ancora in una fase di studio, ma i casi registrati finora evidenziano: la sua grande facilità di contagio ed è in grado di causare difficoltà respiratorie serie in tante persone che risultano contagiate.

Queste persone necessitano di cure particolari che, solo tramite un ricovero in terapia intensiva, possono ricevere. Purtroppo di posti letto in terapia intensiva ne abbiamo pochissimi.

Questi i motivi dei miei ripetuti appelli a stare a casa, rispettare le indicazioni date dal Ministero della Salute e prendere le dovute precauzioni per ridurre il rischio contagio.

Oggi con il nuovo Dpcm mi auguro che tutti, dico tutti abbiamo capito quanto sia delicato il momento. Quello che sta succedendo a livello nazionale non ha precedenti. Anche regioni come la Lombardia, il Veneto, l’Emilia Romagna che hanno un sistema sanitario regionale invidiabile stanno andando in difficoltà. Immaginiamo come possa trovarsi il Molise che partiva da una situazione già deficitaria. Il San Timoteo di Termoli è chiuso e probabilmente lo sarà ancora per qualche giorno”.

In un altro passaggio della nota diffusa via social, Di Pardo scrive: “Abbiamo il dovere e l’obbligo in questa fase di porre in essere tutti gli accorgimenti per ridurre il rischio. A Petacciato, da prima che diventasse obbligo, abbiamo acquistato i dispenser per il gel igienizzante per le mani da mettere nelle scuole, ricevuto in dono dalla locale farmacia il gel ormai introvabile.

Giovedì, grazie alla collaborazione dei medici di base, della locale farmacia, della protezione civile abbiamo messo su un sistema di consegna farmaci a domicilio per le persone più deboli e più esposte (anziani, invalidi e malati cronici).

Venerdì con ordinanza sindacale abbiamo aperto il Coc come suggerito da una nota della Protezione Civile. Lo abbiamo fatto pur non avendo, al momento, casi in paese. Ma la necessità nasce dal fatto di avere casi nei paesi limitrofi come Termoli e Montenero di Bisaccia.

Noi come ente comune abbiamo cercato anche di anticipare i tempi su alcune scelte del governo centrale, l’acquisto dei dispenser, del gel sono avvenuti prima dell’obbligo e solo per questo oggi ce li abbiamo: tanti altri comuni ancora riescono perché è difficile reperirli. Per la consegna dei farmaci a domicilio il governo sta concludendo un accordo con Federfarma. Noi lo facciamo già da 4 giorni”.

Quindi l’invito a evitare spostamenti inutili. “Rispettiamo i limiti che ci vengono dati. Restare a casa non è poi così malvagio. C’è chi deve uscire per forza per recarsi al lavoro, per motivi sanitari. Chi non ha queste esigenze stia a casa”.

Quindi Di Pardo ha chiarito la propria situazione. “Mi preme comunicarvi che in via precauzionale anche il sottoscritto da venerdì pomeriggio si è auto isolato volontariamente. Non ho fatto il tampone perché il mio caso non lo prevede. Sto bene e sono completamente asintomatico ma sono stato a contatto con un operatore sanitario che è in quarantena ed è in attesa della risposta al suo tampone. E in attesa di questa risposta, in via precauzionale, farò qualche giorno a casa (purtroppo la risposta sembra non arrivi subito causa intasamento dei laboratori).

Ve lo dico solo perché nei prossimi giorni non mi vedrete in giro, in comune. Ma sono in contatto continuo con le autorità regionali e sanitarie per seguire l’evolversi della situazione. Sono in continuo e costante contatto con la mia giunta ed i miei tecnici tutti reperibili e pronti ad eseguire eventuali indicazioni da parte delle autorità preposte”.

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