Fondi per chi ha dovuto chiudere

Aziende chiuse per l’epidemia, verso accordo per la Cig ai lavoratori. Pronti 6,2 mln

Parti sociali e governo regionale verso la stesura di un accordo per la definizione della cassa integrazione, per la quale il governo ha stanziato per ora 6,2 mln per il Molise.

Nella giornata di ieri 25 marzo c’è stata infatti una nuova riunione in video conferenza fra l’assessore regionale al Lavoro, Luigi Mazzuto, le parti datoriali e i sindacati per condividere e definire lo schema di Accordo-Quadro regionale che individua gli ambiti di applicazione, i termini e le procedure per l’attuazione dell’istituto della Cassa integrazione guadagni in deroga, disciplinata dalla normativa speciale dell’articolo 22 del decreto-legge del 17 marzo 2020.

Uno strumento utile per fornire un adeguato strumento di sostegno al reddito ai lavoratori che, vista la sospensione o riduzione dell’attività aziendale a causa dell’emergenza epidemiologica in atto, non possono accedere ad altre misure di ammortizzatore sociale.

Durante la sessione di lavoro sono state acquisite e valutate tutte le sollecitazioni avanzate dalle organizzazioni, sindacali e datoriali, che dovrebbero portare oggi alla stesura dello schema definitivo di Accordo che sarà sottoscritto dalle parti e reso esecutivo in tempi brevi.

Alla stesura dell’Accordo e, a decorrere dalla data e dall’ora che saranno indicate nel documento, i datori di lavoro (o consulenti, commercialisti e studi professionali da loro delegati) di attività aziendali con un numero di dipendenti superiori a cinque potranno formalizzare alla Regione Molise la domanda di riconoscimento del trattamento di Cig in deroga, secondo le istruzioni operative che saranno fornite e adeguatamente pubblicizzate.

La prima tranche assegnata dal Governo al Molise è di 6 milioni 207 mila e 360 euro. “A seguito delle domande di adesione – assicura l’Assessore Mazzuto – saranno richieste al Governo, così come d’impegno con il Ministro Catalfo, le risorse necessarie per far fronte a tutte le esigenze. I fondi saranno ripartiti alle Regioni con una seconda e terza tranche per poter dare risposta a tutti”.

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