La pandemia

Anche il Molise zona rossa, spostamenti solo per “comprovati motivi di salute o lavoro” – Bar e ristoranti, stop alle 18. Scuole chiuse fino al 3 aprile

Il Governo estende a tutta Italia le misure varate per la Lombardia e per 14 Province: ci si potrà muovere solo per "comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità" o "motivi di salute". L'obiettivo è difendere i cittadini dal rischio contagio del coronavirus, che sta mandando in tilt il sistema sanitario. Anche il Molise è zona rossa: i cittadini non potranno spostarsi a meno che non producano certificazioni. Il decreto sarà firmato nelle prossime ore.

“Purtroppo tempo non ce n’è. I numeri ci dicono che stiamo avendo una crescita importante dei contagi e dei deceduti. Da oggi tutta Italia sarà zona protetta”. Sono parole destinate a rimanere nella storia della Repubblica quelle utilizzate in un momento mai così drammatico dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte nella conferenza stampa di stasera, 9 marzo, che anticipa di qualche ora un decreto dalla portata e dagli effetti inediti.
In sostanza tutta Italia diventa zona ‘protetta’ come da pochi giorni Lombardia e 14 province del centro Nord. Si dovrà obbligatoriamente restare a casa, con tre possibili eccezioni. “A meno che non esistano specifiche circostanze, cioè comprovate ragioni di lavoro, casi di necessità o anche per motivi di salute”.
Per farlo occorrerà autocertificarsi e Conte ha ricordato come le false attestazioni costituiranno reato. Alla forza pubblica il compito di controllare. Il provvedimento diventerà effettivo da martedì mattina, 10 marzo.
Il premier ha annunciato in una conferenza stampa di aver “deciso d’accordo con gli altri componenti del governo di adottare misure ancora più forti per riuscire a contenere l’avanzata del coronavirus e tutelare la salute di tutti”.


Il premier Giuseppe Conte ha spiegato che “non c’è tempo” per contrastare l’avanzata del virus: “Occorre rinunciare tutti a qualcosa per tutelare la salute dei cittadini. Oggi è il momento della responsabilità. Non possiamo abbassare la guardia”.

Il testo del decreto — di un solo articolo, che andrà in Gazzetta ufficiale stasera, e in vigore da domattina — estende le misure varate ieri a tutta la penisola.

CRESCITA CONTAGI E DECESSI: CAMBIARE ABITUDINI

“I numeri ci dicono che stiamo avendo una crescita importante dei contagi, delle persone ricoverate in terapia intensiva e subintensiva e anche delle persone decedute. La nostre abitudini quindi vanno cambiate. Vanno cambiate ora. Ho deciso di adottare subito misure ancora più stringenti, più forti”: queste le parole del premier, che ha annunciato di stare per firmare un provvedimento che” possiamo sintetizzare come “io resto a casa”. Non ci sarà più una zona rossa nella penisola. Ci sarà l’Italia zona protetta”.

CONTROLLI PER CHI ESCE DI CASA

Da domani, lunedì 9 marzo, controlli di Polizia per chi esce di casa senza motivi di lavoro, salute o per necessità. Non esiste il divieto di uscire di casa, ma lo si deve fare per esigenze lavorative, sanitarie o di sussistenza (fare la spesa per esempio). Il governo vista l’inosservanza palese e il comportamento irresponsabile di molti, corre ai ripari. Possibili denunce contro chi, come i malati, esce senza motivi di necessità. Stretta anche su aeroporti e trasporti ferroviari. Il comunicato del Ministero dell’Interno dà ai prefetti poteri di controllo tramite i comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica.  L’appello delle autorità è a rispettare le normative, pur dure che siano.

Ecco il modello di certificato che bisogna compilare per spostarsi

SPOSTAMENTI SOLO PER MOTIVI DI LAVORO O DI SALUTE: SERVE L’AUTOCERTIFICAZIONE
Per spostarsi in Italia  (da domani interamente zona rossa in base al nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte) e quindi anche in Molise, occorrerà un certificato ossia un modulo utilizzato già da ieri (8 marzo) in Lombardia e nelle 14 province della zona rossa. Area estesa ora a tutto il Paese per fronteggiare il contagio da coronavirus.
L’autocertificazione, necessaria dunque per spostarsi, è scaricabile dal sito del Ministero dell’Interno e serve a dichiarare sotto la propria responsabilità la città di provenienza e quella di arrivo e il motivo per cui si viaggia: esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute o rientro presso il proprio domicilio.
Le limitazioni riguardano le persone e non le merci.
L’autocertificazione si deve scaricare e poi compilare ed esibire al momento del controllo. In caso contrario si rischiano sanzioni o la denuncia per non aver rispettato l’articolo 650 del codice penale.

SUPERATE ORDINANZE SINDACI

Alla luce del nuovo decreto le ordinanze firmate oggi da numerosi sindaci, fra cui quello di Campobasso e quello di Termoli, con norme più restrittive per locali, ristorazione, palestre, fiere e mercati, perdono di efficacia e vengono superate dal decreto-coprifuoco del Governo

BAR E RISTORANTI CHIUSI

L’estensione su tutto il territorio nazionale di quanto previsto, fino al pomeriggio di oggi,  solo per Lombardia e per 14 province settentrionali, comporterà automaticamente la chiusura dei bar e ristoranti entro le 18. Divieto di assembramenti, raggruppamenti e “movida”.

Centri commerciali chiusi sabato e domenica

I centri commerciali saranno aperti dal lunedì al venerdì e chiusi nei giorni festivi e prefestivi.

SCUOLA CHIUSA FINO AL 3 APRILE

Regole uguali per tutto il Paese. Dunque con l’estensione a tutta Italia delle restrizioni inizialmente previste solo per la Lombardia e le 14 province di Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna e Marche, si allarga a tutte le regioni lo stop fino al 3 aprile delle lezioni di scuole di ogni ordine e grado e nelle aule universitarie.

La circolare del ministero dell’Istruzione pubblicata l’8 marzo aveva già sospeso tutte le riunioni degli organi collegiali in presenza fino al 3 aprile 2020. Con una spinta alla didattica a distanza: “Nelle istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione sono sospese tutte le riunioni degli organi collegiali in presenza fino al 3 aprile 2020”.

Ora il provvedimento è uguale ovunque. Quindi gli insegnanti saranno invitati fino a quella data a sviluppare didattica a distanza e a presentarsi a scuola solo per attività legate all’attivazione delle classi digitali.

Chi è sottoposto alla quarantena o è risultato positivo al virus subisce invece un “divieto assoluto” di abbandonare la propria abitazione. I trasgressori di questi divieti, come chiarito da una circolare del Ministero dell’Interno dell’8 marzo, rischiano l’arresto fino a 3 mesi o l’ammenda fino a 206 euro (art. 605 c.p.) a meno che la loro condotta non concretizzi reati anche più gravi, come i delitti contro la salute pubblica (art. 452 c.p.). Nel provvedimento del Governo è anche previsto il blocco totale delle manifestazioni sportive.

CHIUDE LO SPORT

Lo sport italiano chiude fino al 3 aprile. È la decisione drastica assunta dal Governo, in accordo con il Coni. E si parla di tutte le attività sportive: calcio in primis, con la serie A che non fa eccezione. Niente più partite, neanche a porte chiuse. La misura non riguarda competizioni internazionali, ovvero Champions ed Europa League. Non fanno eccezione basket, rugby, pallavolo, calcio a 5 e tutto il resto. Nel pomeriggio le stesse indicazioni erano arrivate dal numero uno del Coni, Giovanni Malagò, che aveva incontrato le federazioni sportive.
Decisioni che colpiscono direttamente le competizioni regionali: nessuna gara di serie D per le tre molisane del girone F fino al 3 aprile, fermi completamente pure i tornei regionali, dall’Eccellenza alla Seconda categoria e tutti i campionati giovanili, dagli Allievi ai Pulcini.

coronavirus vademecum

 

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