Palleggi e sorrisi per il match più importante: battere il Covid-19. Ma se non si può uscire come si fa? Semplice: l’allenamento si fa in casa.
Non soltanto la scuola, anche le scuole calcio si cimentano in iniziative lodevoli per accompagnare (seppure a distanza) i loro piccoli atleti in questi giorni difficili. Chiusi in casa rischiano di perdere il ritmo degli allenamenti ma soprattutto di appiattirsi davanti alle play station o alle TV dopo una mattinata al PC per recuperare le ore di didattica.
E allora si prova di tutto per stimolarli a mantenere la tonicità del fisico, la vivacità della fantasia e l’importanza dell’essere sempre attenti al rispetto delle regole per un domani (speriamo vicino) che li vedrà di nuovo abbracciarsi al gol della vittoria o catapultarsi a sostenere con una stretta di mano l’avversario “messo a tappeto”.
L’idea della Scuola Calcio ‘Acli’ di Campobasso per combattere il momento di stop è una sfida che ha appassionato i più piccoli. Un contest: foto o piccoli video da inviare alla società per mostrare come si allenano e per lanciare un messaggio di speranza e di fiducia.
Un concorso che la scuola lancerà su Facebook, e l’autore dell’immagine o del video con più like riceverà in premio una felpa. “Perché le sfide appassionano i ragazzi – spiega Andrea Lupo – e stimolarli ad una vittoria è spesso una strategia che riesce. Loro si allenano, mettono in funzione la fantasia con un messaggio da lanciare, coinvolgono anche i genitori o i fratelli, si cimentano a fare qualcosa utile per loro e per gli altri”.
Così il pallone se non rotola sui campi lo fa nei giardini di casa (per i più fortunati) e finanche negli appartamenti (per i più sfrontati). Nella foto sopra alcuni scatti di chi si è già messo all’opera, coinvolgendo anche le mamme non proprio ‘avvezze’ al palleggio o, perchè no, i propri amici a quattro zampe.
Si moltiplicano anche gli hasthag: dal classico #stetvalacasa a quelli più nuovi che pur ispirandosi al calcio non mancano di divulgare pensieri e regole da rispettare, speranza e condotte da mantenere per farcela. E allora #iovincoincasa #covidaterra #uncalcioalcovid… E se lo dicono i ragazzi c’è da crederci.
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