Politica

Affitti, la Giunta regionale assegna 165mila euro per sostenere le famiglie

I fondi potranno essere utilizzati dai Comuni che, entro il 30 giugno 2020 saranno chiamati ad emanare appositi avvisi pubblici

La Giunta regionale va incontro alle esigenze delle famiglie che non possono sostenere il costo dell’affitto della loro abitazione. Lo scorso 20 marzo, con un’apposita delibera, il governo Toma ha stanziato 165mila euro che sono stati assegnati ai Comuni. Nel dettaglio, sono state riprogrammate e ripartito le risorse del Fondo nazionale per il sostegno ai costi di locazione: circa 106mila euro dell’annualità 2019 a cui sono stati aggiunti altri 58.000.

Si tratta di “somme non utilizzate negli anni precedenti, facendo ricorso alla possibilità prevista dalla legge n. 205 del 27 dicembre 2017 che consente appunto di recuperare e rendere disponibili somme residuali di annualità pregresse del Fondo inquilini per morosità incolpevole”, riferiscono dall’Assessorato alle Politiche sociali.

In totale “sono circa 165.000 euro quindi disponibili nel Bilancio di previsione 2020/2022, pronti per essere utilizzati dai Comuni che, entro il 30 giugno 2020 sono chiamati ad emanare appositi Avvisi pubblici in modo da intervenire in aiuto delle famiglie che, incolpevolmente, non possono sostenere i costi di fitto dell’abitazione di residenza”.

Una boccata d’ossigeno per le famiglie, con un recupero di somme che rischiavano di non essere più utilizzabili, e che si aggiungono alla quota dell’annualità del 2019 del Fondo nazionale per il sostegno alla locazione, somme ripartite tra i Comuni aventi diritto in base al fabbisogno.

“Stiamo approntando – ha spiegato l’assessore di Baggio – una serie di misure in favore della popolazione, di famiglie che hanno qualche difficoltà a sostenere i costi di locazione, convinti che, mai come in questo momento, è necessario mitigare, per quanto possibile, le problematiche di natura economica che già nell’ordinario attanagliano la collettività e che in questo periodo difficile sono enormemente aumentate, intervenendo con ogni misura possibile per arginare eventuali fenomeni di disagio sociale”.

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