L'emergenza

A Termoli i contagiati salgono a 11, fra loro 6 operatori sanitari. 2 in Terapia intensiva. Positivo anche un dipendente comunale

Tutti gli aggiornamenti - Aumenta il numero dei contagiati in cura in Molise, mentre altri due si trovano a Roma. Due in terapia intensiva al Cardarelli. Tra i 14 positivi in regione ci sono 6 operatori sanitari. I nuovi casi arrivano tutti da Termoli. Sempre gravi le condizioni del medico termolese 61enne. Completati gli accertamenti sui tamponi. Intanto l'ospedale resta chiuso e l'ingresso al Pronto Soccorso presidiato dalle forze dell'ordine

Coronavirus a Termoli, dove è scoppiato il caso collegato soprattutto ai contagi all’interno del San Timoteo

Venerdì 6 marzo, alla fine di un’altra giornata difficile, la situazione è questa: sono 11 complessivamente a Termoli le persone trovate positive dall’esame dei campioni. Di queste sei lavorano all’ospedale San Timoteo, al momento interdetto proprio per questa situazione. Degli altri 5 uno svolge il ruolo di dipendente comunale al servizio delle amministrazioni di Larino e Ururi, pur essendo residente a Termoli. Il bilancio complessivo dei molisani che risultano positivi al covid-19 è di 14 persone e annovera anche i tre di Montenero di Bisaccia, una dei quali in fase di guarigione a casa, la dottoressa residente a Venafro in quarantena a Roma e l’anziano di Sesto Campano che si trova ancora ricoverato all’istituto Spallanzani di Roma.

Due termolesi in terapia intensiva al Cardarelli

Si sarebbero aggravate le condizioni di un altro termolese positivo al coronavirus. È stato trasferito nel pomeriggio odierno in terapia intensiva, dove già si trova il medico 61enne dell’ospedale San Timoteo che era stato portato al Cardarelli mercoledì. Gli altri pazienti sono in condizioni giudicate stabili. Tre le persone che si trovano ricoverate nel reparto di Malattie Infettive.

Termolesi positivi dopo la gita in Trentino

Tutti i termolesi positivi fanno parte della stessa comitiva o comunque hanno avuto contatti stretti e diretti con le persone del gruppo che ha trascorso un periodo di vacanza in Val di Fassa, in Trentino Alto Adige, facendo rientro a Termoli lo scorso 29 febbraio. Notizia, questa, che fa tirare un sospiro di sollievo, pur nella gravità della situazione, alle autorità sanitarie dal momento che si tratta di persone appartenenti allo stesso cluster.

6 gli operatori del San Timoteo contagiati

Nel tardo pomeriggio di oggi, al termine della elaborazione della seconda parte di tamponi effettuati nell’arco della giornata di ieri, è stata riscontrata la positività al virus anche per un sesto operatore sanitario in servizio al San Timoteo. Sono complessivamente 6 infatti, tra medici infermieri e operatori, i contagiati che lavorano nel presidio ospedaliero di Contrada Mucchietti, interdetto almeno fino al 15 marzo e in attesa di disposizioni ufficiali. Ci sono il medico 61enne che si trova in condizioni molto serie nel reparto di terapia intensiva, un congiunto medico anche lui, una dottoressa di rianimazione, il marito tecnico di sala operatoria, una dottoressa del 118 e un altro operatore sanitario. Sono 9 i pazienti positivi a casa, 150 le persone in isolamento e 144 sotto sorveglianza. 

Pronto soccorso chiuso perché quasi tutto il personale è in quarantena

Per il rischio di contrarre il virus in seguito ad una intera giornata trascorsa nello stesso ambiente chiuso con la dottoressa del 118 risultata positiva, l’intero contingente in dotazione al pronto soccorso e medicina d’urgenza è stato messo in quarantena e il reparto chiuso fino a nuove disposizioni. I due medici e i 6 infermieri che non hanno avuto contatti con la dottoressa né con altri contagiati in servizio in ospedale non costituiscono un fabbisogno medico e infermieristico sufficiente a garantire i turni di servizio.

 

Sanità privata mette a disposizione altri posti letto in Terapia Intensiva

Sono in tutto 19 i posti letto in Terapia Intensiva di cui dispone la sanità pubblica molisana. I numeri li ha forniti direttamente il presidente Donato Toma ai microfoni del Tgr Molise. “Abbiamo 8 posti al Cardarelli, 6 al Veneziale e 5 al San Timoteo”.

Tuttavia, come è noto, i posti di Termoli sono attualmente inutilizzabili per la chiusura temporanea del nosocomio. Ed ecco perché la Regione Molise si è dovuta rivolgere nuovamente alla sanità privata, nello specifico il Gemelli di Campobasso e il Neuromed di Pozzilli.

“Dispongono in totale di 22 posti letto che hanno messo a disposizione. Oggi abbiamo dovuto trasferire tre pazienti che erano ricoverati in Terapia Intensiva al San Timoteo per patologie non riconducibili al coronavirus. È bastata una telefonata affinché il Neuomed li accogliesse”. Inoltre il governatore ha annunciato per lunedì 9 marzo la firma di un Protocollo d’Intesa fra sanità pubblica e privata della regione.

A quei posti c’è da aggiungere che il Cardarelli di Campobasso è l’unico presidio ospedaliero molisano a disporre del reparto di Malattie Infettive per un totale di 10 posti letto.

 

Presidente dell’Ordine dei Medici: “Molise è regione più fragile per carenza medici”
In un servizio televisivo trasmesso da Rai Tre nel Tg nazionale delle ore 19 il presidente dell’Ordine dei medici Filippo Anelli ha dichiarato che il Molise è una la regione più fragile dal punto di vista del fabbisogno dei medici. In questa situazione, specie alla luce della chiusura del pronto soccorso del san Timoteo, “il Molise si configura come la regione più vulnerabile per la carenza di personale”. Anelli ha anche suggerito di allestire tende filtro per emergenza e ospedali da campo. Toma ha replicato dicendo che “al momento la situazione è sotto controllo”.

 

Sette persone in quarantena a Larino

Sette persone del Comune  fra cui lo stesso sindaco sono in quarantena a Larino da mercoledì, quando si è diffusa la voce  che un dipendente comunale in servizio a Larino era stato nello stesso albergo della comitiva  partita da Termoli. Poi la notizia della positività al nuovo coronavirus da parte del dipendente comunale che lavora sia nella cittadina frentana che a Ururi. Identico provvedimento era stato adottato già ieri dall’intera Amministrazione comunale guidata da Raffaele Primiani. Da stasera quindi anche il sindaco Pino Puchetti e altri amministratori, che erano entrati in contatto nei giorni scorsi col dipendente contagiato, sono in isolamento volontario.

Ore 19.45 – I CONTAGI AUMENTANO A 14

Sono quattordici i contagi registrati in Molise, di cui 11 a Termoli e 3 a Montenero di Bisaccia. In base agli ultimi dati ufficiali diramati dall’Azienda sanitaria regionale. In base all’ulteriore screening svolto dall’Asrem, sono emersi altri due casi: uno nella seconda tranche di tamponi di cui si attendeva l’esito, il secondo invece è emerso tra il gruppo di persone che si sono recati in Trentino. La situazione è la seguente: 14 persone positive, di queste 2 in terapia intensiva, 3 in malattie infettive, 9 nelle rispettive abitazioni; 150 in isolamento precauzionale; 144 in sorveglianza.

A Isernia 4 medici in isolamento domiciliare

Quattro dottori della guardia medica di Isernia sono in isolamento domiciliare: sono tutti casi legati al medico di continuità assistenziale che domenica scorsa ha prestato servizio all’interno dei locali adiacenti al nosocomio pentro. La dottoressa attualmente è ricoverata a Roma.

Dunque, “non è un focolaio interno al Molise. Tutte le infezioni – precisa il direttore generale Oreste Florenzano – sono state trasmesse di riflesso, derivano tutte da cluster epidemiologici. Non ci sono quindi nuovi veicoli di trasmissione”.

 

ORE 19.30 – L’Asrem: “Attività di prelievo non saranno interrotte”

A seguito della chiusura delle attività di prelievo svolte presso i presidi ospedalieri di Campobasso e Termoli fino al 15 marzo, si informa la cittadinanza che le stesse non subiranno interruzioni in quanto grazie alla riorganizzazione delle strutture aziendali le stesse sono state riversate sulle strutture territoriali dei distretti di Campobasso e Termoli che ne assicureranno l’erogazione”.

 

Ore 19.20 – Positivo al Covid-19 dipendente comunale in servizio a Larino e Ururi 

Un dipendente comunale residente a Termoli che presta servizio nei Comuni di Ururi e Larino e che nei giorni scorsi ha avuto contatti in entrambi i Municipi è risultato positivo al coronavirus. L’uomo era partito per la settimana bianca in Val di Fassa, in Trentino Alto Adige, insieme alla comitiva nella quale ci sono anche 4 dei 5 medici del San Timoteo che hanno contratto l’infezione. Non ha bisogno per il momento di cure ospedaliere e si trova in terapia domiciliare e naturalmente in isolamento.

Ieri l’Amministrazione comunale di Ururi aveva deciso di mettersi in quarantena a scopo precauzionale. La stessa decisione potrebbe ora essere presa anche a Larino.

Salgono a 11 i termolesi positivi, restano 3 a Montenero di Bisaccia

 

 

ORE 13 – Ospedale di Termoli chiuso e presidiato

L’ospedale San Timoteo di Termoli e il Pronto Soccorso restano chiusi, inaccessibili ai pazienti di qualunque tipo. Anche oggi, 6 marzo, la situazione è difficile dal punto di vista della sanità territoriale. Chi ha bisogno di cure ospedaliere estranee rispetto alla sintomatologia del virus viene trasportato al San Pio di Vasto dal 118. Un cancello chiude oggi del tutto l’accesso al presidio ospedaliero, al cui interno ci sono medici e infermieri ridotti all’osso per ragioni di isolamento conseguenziali ai risultati dei tamponi che il laboratorio analisi del Cardarelli sta sviluppando.

polizia coronavirus ospedale

Personale sanitario contagiato

Sono complessivamente 5 i sanitari sui quali finora è stata riscontrata la positività al coronavirus. Oltre al medico ricoverato in terapia intensiva a Campobasso, in condizioni molto serie, c’è la coppia, moglie e marito, in quarantena domiciliare. Le loro condizioni sono stabili. Lei è una anestesista, lui un tecnico di sala operatoria. All’elenco questa mattina si sono aggiunti una dottoressa del 118 e un congiunto del dottore ricoverato, medico anche lui. Entrambi hanno avuto contatti stretti con i contagiati che non sapendo di avere contratto il virus hanno prestato servizio in ospedale a partire da lunedì scorso per 3 giorni.

Sui 75 tamponi effettuati 5 nuovi casi positivi

Complessivamente i 75 tamponi effettuati nella giornata di ieri hanno evidenziato 5 nuovi casi di positività. Due sono medici, appunto, altri tre sono invece cittadini che comunque hanno avuto rapporti e contatti ravvicinati con le persone che hanno contratto l’infezione. Si tratta di soggetti appartenenti o gravitanti attorno alla comitiva che ha trascorso un periodo di vacanza sulla neve in Trentino Alto Adige, rientrando in città lo scorso 29 febbraio. La Asrem sta ricostruendo la catena epidemiologica che finora sembra circoscritta allo stesso gruppo di persone. Non ci sarebbe nessun focolaio a Termoli e tantomeno in Molise, tutti i casi sarebbero stati importati e il contagio sarebbe stato favorito all’interno dello stesso cluster.

Polizia municipale impedisce ingresso al Pronto Soccorso

Molto importante tenere alta l’attenzione per evitare il propagarsi del contagio. “Niente panico ma molta cautela”, sostengono gli esponenti delle forze dell’ordine che stanno controllando gli ingressi in ospedale in modo particolare in pronto soccorso, dove nella tarda mattinata di oggi si è recata una donna che accusava problemi respiratori e che è stata vivamente invitata a tornare immediatamente a casa e mettersi in contatto con il proprio medico curante e il 118 per attivare la procedura di controllo come da indicazioni ministeriali. La Polizia municipale è al lavoro davanti il reparto di emergenza proprio per evitare situazioni di questo tipo. Gli agenti con la mascherina spiegano che è impossibile l’accesso al pronto soccorso e le ragioni per le quali non ci si possa rivolgere in questo momento al servizio sanitario con sede a Termoli.

Polizia locale mascherina covid

ORE 11 – Cinque nuovi contagiati a Termoli, salgono a 12 in tutto il Molise

La notizia che si temeva purtroppo è arrivata a metà mattina. Questo il contenuto del bollettino della Regione Molise, inviato alle ore 11. Dei 72 tamponi eseguiti fra ieri notte e stamane ci sono cinque casi positivi al coronavirus. Sono tutti della zona di Termoli, due dei quali fanno parte del personale sanitario dell’ospedale San Timoteo. In particolare dei 5 nuovi casi positivi, 4 sono legati al cluster epidemiologico dei turisti rientrati dal Nord Italia, mentre uno è relativo ad un cluster epidemiologico proveniente sempre da altra regione. Tutti i pazienti sono in isolamento e, attualmente, non ricoverati a Campobasso.

In totale nella giornata di ieri sono stati effettuati complessivamente sul territorio di competenza Asrem 72 tamponi di controllo. La maggior parte sono stati effettuati al San Timoteo di Termoli. Nella nottata, e in step successivi, sono stati sviluppati i relativi test. Al momento quindi cinque positivi, ma è ancora in corso l’ultimazione dei test su tutti i tamponi prelevati.

Su Isernia ci sono 4 pazienti in isolamento domiciliare, che non presentano, per ora, sintomi.

 

In sofferenza il presidio ospedaliero di Termoli, attesi provvedimenti

Questa mattina alle 8 vertice tra la direzione sanitaria regionale, l’Asrem e la Regione Molise. Ora si dovranno adottare i provvedimenti necessari a garantire, anche se non nell’immediato, il servizio sanitario all’interno del presidio ospedaliero di Termoli, che però sta vivendo una situazione di grande sofferenza soprattutto sul piano del fabbisogno di medici. “Siamo in grande sofferenza” confermano gli stessi operatori sanitari, alcuni dei quali si trovano in isolamento alla luce proprio del contagio.

Le attività dell’ospedale di Termoli sono, al momento, sospese e resta un contingente ridotto di personale per l’assistenza ai pazienti ricoverati.

madonna a lungo termoli

Coronavirus, dal Santuario della Madonna a Lungo di Termoli un invito alla preghiera

La Diocesi di Termoli invita alla preghiera contro il coronavirus. “Fino al 14 aprile, festa della Madonna della Vittoria (Madonn’a  llunghe) ogni sera alle 21 – si legge nella nota della Diocesi – si pregherà il Santo Rosario presso il Santuario per rifugiarci tutti sotto il Suo manto e invocare la Sua protezione.

Ognuno potrà pregare da casa come e quando gli sarà più opportuno, unendosi per   un’unica e corale intenzione: “La Madonna della Vittoria allontani questo virus dalle nostre case, dall’Italia e dal Mondo intero”.

Potremo pregare il Santo Rosario da soli, meglio se insieme a tutta la famiglia, genitori e figli, oppure secondo il desiderio di ciascuno”.

 

A Montenero nessun nuovo caso, sabato sanificazione di edifici pubblici

Nessun nuovo caso a Montenero di Bisaccia, paese che ha avuto le prime persone contagiate in tutta la regione. La conferma arriva direttamente dal sindaco Nicola Travaglini via Facebook. “Ad oggi non si registrano ulteriori novità oltre ai primi casi già noti, sia sul numero dei contagi da Covid-19 e sia sul numero delle persone in isolamento a Montenero di Bisaccia.

Comunico inoltre che nella giornata di domani, sabato 7 marzo, sarà effettuata la sanificazione di tutti gli edifici scolastici monteneresi (comprese le scuole materne), del Municipio, dell’Ufficio Agricolo di Zona, del Mercato Coperto, del locale ufficio del Centro per l’Impiego e del Comando di Polizia Municipale.

Prima di avere un quadro più certo della situazione, attendiamo prudentemente i giorni necessari agli operatori sanitari per dichiarare fuori pericolo anche le persone attualmente in stato di quarantena. Nel frattempo ricordo di seguire sempre le regole indicate dal Ministero della Salute, che potrete trovare anche sul sito web istituzionale e sulla pagina Facebook del Comune di Montenero di Bisaccia”.

 

ORE 8 – 110 persone chiuse in ospedale in attesa dei risultati

Mano a mano che giungono i risultati dei tamponi vengono mandati a casa medici, infermieri e operatori sanitari che da ieri sono chiusi all’interno dell’ospedale San Timoteo di Termoli. Sono tornati a casa dopo l’una di notte molti dei medici e delle infermieri rimasti chiusi in ospedale al San Timoteo di Termoli, ininterrottamente dalle 7 di ieri mattina. Alle 8 di stamane ancora 110 fra pazienti e personale sanitario sono all’interno del nosocomio in attesa di notizie certe. Stamane vertici Asrem e dell’ospedale avranno un incontro per decidere il da farsi.

Per il momento il Pronto Soccorso resta chiuso al pubblico e i pazienti del 118 vengono portati all’ospedale San Pio di Vasto. Visite specialistiche raggi e attività ambulatoriale sono sospesi fino a data da destinarsi. L’ospedale San Timoteo di fatto è chiuso al pubblico.

Coronavirus ospedale Cardarelli malattie infettive

Le richieste di personale al Governo

Il pronto soccorso di Termoli resta chiuso al pubblico come anche gli ambulatori, la sala radiologica, lo sportello prenotazioni. Il contingente sul quale oggi l’ospedale San Timoteo può fare affidamento è minimo e il fabbisogno di personale più che mai impellente.

Intanto, in riscontro alla richiesta di informazione pervenuta dal Ministero della Salute, l’Asrem ha provveduto a comunicare il fabbisogno di medici specialisti, infermieri, operatori socio-sanitari derivante dall’emergenza Covid-19 in Molise.

Questo, nel dettaglio, il fabbisogno di personale: (Medici specialisti) Anestesia e rianimazione 15, Malattie infettive e tropicali 10, Radiologia 10, Medicina d’urgenza 25, Malattie dell’apparato respiratorio 4, Malattie dell’apparato cardiocircolatorio 10, Medicina interna 15; infermieri 50; operatori socio-sanitari 80.

 

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