L'iniziativa

Verità per Regeni, il Comune di Campobasso sostiene la battaglia di Amnesty

A quattro anni dalla tragica morte di Giulio Regeni e del ritrovamento del suo corpo martoriato, in Egitto, il Comune di Campobasso ha deciso di organizzare un incontro insieme ad Amnesty International. Tenere alta l’attenzione su una vicenda ancora oscura: questo l’obiettivo dell’appuntamento in programma lunedì 3 febbraio alle ore 15.30, presso la Casa della Scuola in via Roma.

Contestualmente – come fece già nel 2016 l’ex sindaco Antonio Battista aderendo alla campagna internazionale – sarà esposto dal balcone principale dell’edificio posto nel centro città un messaggio che chiede giustizia e verità per Giulio Regeni.

Giulio Regeni, scomparso improvvisamente il 25 gennaio 2016, era un ricercatore universitario, dottorando italiano a Cambridge che si era trasferito in Egitto per proseguire la sua esperienza di studio e ricerca.

Da quattro anni la famiglia di Regeni cerca di sapere cosa accadde e perché a Giulio, ma depistaggi di vario genere hanno impedito ad oggi di attribuire le responsabilità della sua morte ai veri colpevoli.

“Ciò che accadde a Giulio Regeni ha bisogno di essere definitivamente chiarito perché si tratta di non far cadere nell’oblio non solo la sua storia personale, ma anche i diritti che un paese civile come il nostro è chiamato a difendere in ogni contesto, nazionale ed internazionale. – ha dichiarato il sindaco Gravina – È importante per le istituzioni che rappresentiamo ad ogni livello, sostenere la ricerca della verità fino in fondo, accontentarsi di ricostruzioni parziali e di facciata sarebbe deleterio ed è fin troppo semplice intuire il perché. La fiducia nella giustizia va alimentata nei cittadini attraverso l’esempio concreto di quanto si fa e nei modi più opportuni, per garantire i diritti di ogni cittadino”.

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