Termoli

Un solo autobus per troppi pendolari: operai Sevel restano a piedi e perdono il turno. Caos al Terminal

Serata complicata al Terminal degli autobus di via Martiri della Resistenza per l’ennesimo disagio relativo al trasporto pubblico. Diversi i pendolari che lavorano in Sevel, la fabbrica di Val di Sangro, che sono rimasti a terra a causa dei posti limitati e del fatto che soltanto uno degli autobus è arrivato a prelevarli.

Un solo mezzo di trasporto a fronte di un numero di viaggiatori ben più elevato dei posti disponibili. In un crescendo di tensione iniziato prima delle ore 20 (il bus sarebbe dovuto partire attorno alle 20 e 30 per trovarsi nella fabbrica in tempo per il turno notturno, che inizia alle 22, dopo le arie soste per caricare altri lavoratori) è stata chiamata la polizia e al Terminal è arrivata la pattuglia del Commissariato.

Grande caos perchè i post disponibili del mezzo Arm (gruppo Larivera) non erano assolutamente sufficienti rispetto al numero dei lavoratori, che hanno protestano con veemenza anche perchè la confusione si è protratta ben otre l’orario della partenza. Alla fine, dopo l’inutile tentativo di ottenere un secondo autobus, il mezzo è partito con diverse persone in piedi, mentre altre sono state fatte scendere. Una cernita avvenuta sulla base degli abbonamenti.

L’autobus si è mosso da Termoli dopo le ore 22, arrivando quindi alla Sevel in forte ritardo. Un ritardo costato soldi in meno in busta paga, come hanno precisato alcuni pendolari ricordando che i ritardi si compensano o con uno straordinario in aggiunta alle 8 ore di lavoro regolamentari oppure con una busta paga decurtata. “E tutto questo avviene non per colpa nostra, ma per un disservizio che si ripropone puntuale” hanno osservato, comprensibilmente arrabbiati.

E’ il secondo giorno consecutivo che al Terminal si registrano disagi legati al trasporto dalla città adriatica alla Sevel, che rientra nel chilometraggio a carico della regione Molise, che con la ditta Larivera sta vivendo uno dei momenti più conflittuali della storia del trasporto pubblico locale. Mercoledì, ieri, la Polizia è stata costretta a fermare il bus in partenza per val di Sangro perchè sprovvisto di apparati di sicurezza e fuorilegge rispetto agli indicatori richiesti.  In quel caso è arrivato un secondo bus in sostituzione. Stasera invece è andata peggio e diversi lavoratori hanno saltato, loro malgrado, il turno di lavoro.

 

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