Fra i comuni che martedì mattina 11 febbraio hanno chiuso le scuole dopo la scossa di magnitudo 2.9 con epicentro a Rotello non c’è San Giuliano di Puglia. L’informazione è stata smentita dal sindaco Giuseppe Ferrante che ha voluto anche frenare sul nascere possibili polemiche dovute al fatto che il plesso della ‘Jovine’ è considerato il più sicuro d’Italia.
Ricostruito all’indomani della tragedia del 31 ottobre 2002 con i fondi della Protezione civile e costato dieci milioni di euro, oggi rappresenta una sorta di cattedrale nel deserto per l’esiguo numero di alunni che ospita tutti i giorni.
Ma in quanto a sicurezza non ci sono dubbi. “Non chiudo la scuola più sicura d’Italia per una scossa di così lieve entità – ha affermato il primo cittadino -. All’interno del plesso il terremoto non è stato affatto avvertito” ha aggiunto.
La notizia era stata data in tarda mattinata dall’Ansa Molise, una fonte primaria per gli organi di informazione. Notizia che però si è rivelata infondata.
Tutto nella normalità quindi, mentre negli altri comuni i sindaci hanno avviato i classici controlli sugli edifici pubblici. Sopralluoghi e verifiche sul posto per cautelarsi ed essere sicuri che la scossa registrata a dieci chilometri di profondità non abbia fatto danni.
“Il sopralluogo dei tecnici addetti alla verifica non ha evidenziato alcuna problematica di sicurezza negli edifici scolastici – ha fatto sapere il primo cittadino di Guglionesi, Mario Bellotti -. Pertanto, nella giornata di mercoledì 12 febbraio le attività didattiche si svolgeranno regolarmente nelle proprie sedi, come da orario scolastico”.
Identica situazione anche negli altri comuni della zona del cratere sismico e dintorni, dove stamane gli alunni sono usciti dalle aule in tutta fretta. Domani però, si torna a scuola.
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