Campobasso

Tenta di stuprare una 70enne e pesta un maresciallo, la polizia arresta il pakistano

L'extracomunitario, braccato dalla squadra volante mentre era diretto alla “Casa degli angeli”, aveva cercato di violentare la donna tra via Emilia e via Romagna. Il sottufficiale, che non era in servizio, accortosi di quanto stava accadendo è intervenuto per difenderla ma il giovane gli ha sferrato un pugno in piena faccia ed è fuggito. Nei giorni scorsi aveva aggredito un'altra persona

Durante la notte gli agenti della squadra volante di via Tiberio lo hanno sorvegliato nella stanza dell’ospedale Cardarelli dove è ricoverato in osservazione. Il pakistano, autore di un ipotetico scippo, accaduto nel primo pomeriggio di ieri giovedì 20 febbraio, è in stato di arresto con l’accusa di violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

La misura a suo carico è arrivata dopo qualche ora dall’accertamento dei fatti, su richiesta del sostituto procuratore Vittorio Gallucci d’intesa col Gip Veronica D’Agnone.

A far scattare il provvedimento almeno due elementi: l’aggressione – violenta – e la resistenza al sottufficiale dell’Arma che era intervenuto per difendere la signora di 70 anni sulla quale l’extracomunitario si era accanito.

Accertato questo quadro probatorio, le indagini sono tutt’altro che chiuse. Anzi, le ipotesi che trapelano, se confermate nelle prossime ore dall’attività investigativa condotta dalla squadra volante, sono gravissime e lasciano senza parole.

Una brutta storia che ha inizio poco prima delle 14 di ieri quando la 70enne sta rientrando a casa e si trova tra via Emilia e via Romagna. Qui ha la sfortuna di incontrare questo cittadino pakistano, descritto da chi ha già avuto modo di intercettarlo per le strade del capoluogo come “un omone alto e robusto”.

Per le forze dell’ordine, invece, è un migrante regolare sul territorio italiano ma è anche lo stesso soggetto che nei giorni scorsi si è reso autore di un’altra aggressione. E che di solito trova ricovero presso la “Casa degli Angeli”.

Quindi i fatti sarebbero andati in modo diverso da come era sembrato nell’immediatezza: non uno scippo ma un tentativo di violenza sessuale.

Non un previsto tentativo di fuga rispetto al carabiniere che gli aveva intimato di liberare quella donna, ma un’aggressione feroce e brutale che al maresciallo (peraltro prossimo alla pensione) è costato un grave trauma oculare e la frattura delle ossa facciali.

Trauma facciale, lesioni alla milza, ecchimosi e contusioni varie anche per la 70 enne.

Quaranta giorni di prognosi per entrambi.

Polizia Carabinieri ospedale Cardarelli Campobasso

Ed eccola una ipotetica ricostruzione dell’accaduto fatta in base alle prime indiscrezioni: il pakistano incrocia la 70enne in zona San Giovanni. La trascina in un posto seminascosto tra via Emilia e via Romagna. La colpisce ripetutamente con calci e pugni e mentre prova a tirarle via i pantaloni, le strilla della signora attirano l’attenzione del carabiniere che – libero dal servizio – si trova da quelle parti.

Il militare corre verso quelle urla disperate, si qualifica, intima al malvivente di lasciar andare la donna ma il migrante si gira rapidamente e – quasi di sorpresa – con tutta la forza della sua stazza, gli sferra un cazzotto in pieno volto provocandogli un brutto trauma oculare che lo tramortisce.

Il pakistano scappa, il maresciallo chiama i soccorsi e lancia l’allarme. Sul posto arriva il 118 che porta i feriti al Cardarelli, nel frattempo una pattuglia della squadra volante intercetta il fuggitivo e lo bracca.

Lui, davanti ai poliziotti  che gli ordinano di fermarsi, sostiene di sentirsi poco bene e quindi decidono di portarlo al pronto soccorso dove i medici lo ricoverano in osservazione, sotto la sorveglianza della polizia perché da lì a qualche ora lo stato di fermo si trasforma in arresto per l’aggressione al maresciallo.

Nelle prossime ore, però, al reato di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, potrebbero aggiungersi nuove accuse. Per questo sono al lavoro gli uomini della questura di Campobasso.

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