Oltre 130 studenti e un centinaio di ospiti al convegno organizzato dal Coisp per affrontare i temi di sport, cultura e legalità. Quindi lotta alle dipendenze.
“Risultati di questa portata non solo ci rendono molto orgogliosi”, ha detto l’organizzatore del convegno Giovanni Alfano, Segretario Regionale Generale del sindacato di Polizia Coisp, “ma ci spronano ad impegnarci maggiormente per la realizzazione di un’educazione dei giovani nella salvaguardia del futuro di tutti”.
Durante l’incontro si è voluto sensibilizzare i giovani sui rischi della guida in stato di ebbrezza e uso di sostante stupefacenti. Come hanno ribadito gli esperti del settore, purtroppo, il consumo di sostante alcoliche incide seriamente sulla salute pubblica.
Oltre 200 diverse malattie ed il 7,4% di tutte le disabilità e delle morti premature sono riconducibili all’abuso di tali sostanze.
Una piaga sociale che coinvolge non solo un pubblico giovanile, ma bensì si estende fino all’età adulta, alimentata sia dal consumo che dalla vendita. Sono molti i giovani che, ignari delle conseguenze e delle modalità di utilizzo, provocano al loro corpo traumi a volte irreparabili. Drammi che si estendono non solo alla singola persona ma a tutto il nucleo famigliare e affettivo. La decisione giusta, proveniente da una corretta educazione sull’utilizzo e non sul divieto perentorio, possono donare il giusto valore della vita ad ogni nostro singolo futuro individuo.
Filmati, slide ed immagini…ma non solo. Interventi qualificati ci sono stati da parte di Padre Lino Jacobucci della Comunità di recupero “La Valle” di Toro che ha portato una valida testimonianza di quanto male può portare il consumo di quelle che sono le sostanze stupefacenti.
Sia il Questore di Campobasso che il medico della Polizia di Stato Furio Martino Patete, hanno sottolineato che i pericoli legati al consumo di alcool e droga sono molteplici, oltre a rappresentare un serio rischio per la salute a lungo termine favorendo negativamente il deterioramento dell’organismo. Tali sostante quindi rappresentano non solo una delle cause principali di incidenti stradali ma anche lo sviluppo di patologie e di disagio sociale fra i giovani.
Ospite d’eccezione, Giuseppe, ospite della Comunità La Valle di Toro che ha raccontato, ai ragazzi presenti, la sua storia di sofferenze dopo aver iniziato l’assunzione di sostanze stupefacenti, per la prima volta a 14 anni, passando da quelle più leggere al consumo di quelle più pesanti, per arrivare infine al consumo sistematico di cocaina a circa 28 anni. Dopo l’ingresso in comunità ha partecipato ai vari progetti di prevenzione della droga. “Io vi dico di non farlo. Nessuno può obbligarvi a fare uso di sostanze. Quando vi inviteranno a provare…..rifiutate categoricamente e cambiate amicizie, non siate leggeri è in gioco la vostra vita….”.
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