La sicurezza al festival

Salvatore, 11 anni da bodyguard a Sanremo: “Il momento clou? Morgan dopo il litigio con Bugo”

Il termolese Salvatore Di Sirio, coordinatore per la sicurezza per gli artisti al Palafiori e sul Red Carpet di Sanremo, racconta il ‘suo’ Festival 2020. “La conferenza di Morgan uno dei momenti più impegnativi. Gli artisti? Con Baccini una bella chiacchierata in autogrill”

Ormai al Festival è un veterano. Potrebbe essere considerato il Pippo Baudo dei bodyguard, visto che quella appena conclusa è stata la sua undicesima partecipazione consecutiva a Sanremo. Salvatore Di Sirio, napoletano trapiantato a Termoli, è appena tornato in Molise quando accetta di raccontare le sue sensazioni a Primonumero.it.

Da qualche tempo è libero professionista nell’ambito della sicurezza, oltre che essere istruttore di arti marziali e di difesa personale. Cinquantadue anni, da trenta è nel campo della sicurezza privata. Anche quest’anno è stato scelto come coordinatore della sicurezza per la tutela degli ospiti sul Red Carpet e al Palafiori, occupandosi di tutti gli aspetti per tenere al sicuro gli artisti, i presentatori e gli ospiti della settantesima edizione del Festival più amato degli italiani.

“Collaboro col Gruppo Eventi Casa Sanremo e quest’anno grazie alla partnership con la Rai abbiamo avuto il compito di badare alla sicurezza al Palafiori” dice Di Sirio, che nel curriculum vanta esperienze come buttafuori, la guida di una agenzia di investigazione, specializzazione in security manager con indirizzo criminologico e strategia e politica per la sicurezza urbana.

È al rientro da una settimana di duro lavoro. “Quest’anno è stato molto più impegnativo per via della collaborazione con la Rai. Prima il Festival era solo all’Ariston, quest’anno tutte le attività correlate erano al Palafiori. Basti pensare che i programmi ‘I Fatti Vostri’, ‘La vita in diretta’ e ‘Altro Festival’ erano tutti sistemati lì. È stato impegnativo ma soddisfacente”.

Di sirio bodyguard Sanremo

Più di qualcuno lo ha visto in tv mentre ‘teneva a bada’ la folla al passaggio di Amadeus o gestiva i momenti più concitati coi cantanti e gli ospiti, fra richieste di autografi e affollatissime conferenze stampa.

Proprio una di queste gli è rimasta impressa. “Uno dei momenti più importanti è stata la conferenza stampa di Morgan dopo il litigio con Bugo. C’era molto interesse, tutti i giornalisti volevano sapere, mentre il pubblico chiedeva autografi. Al di là di come è andata – aggiunge – penso che Morgan sia un artista”.

Di sirio bodyguard Sanremo

Gli piace citare anche un altro momento molto emozionante. “Con Amadeus sul Red Carpet. Era il numero uno del Festival, è stato molto importante”.

Anche lui ha avuto un po’ di pubblico. “Tanti mi hanno chiamato o scritto, perché mi hanno visto su Rai Uno. È una grande soddisfazione quando la gente ti stima, che siano adulti, bambini o la mia famiglia”.

Ma c’è qualcuno con cui Salvatore è entrato maggiormente in confidenza. “Al di fuori del Festival ho incontrato Francesco Baccini in autogrill sulla strada del ritorno. L’avevo conosciuto a Sanremo e ci siamo fermati a parlare per una buona mezz’ora”. Un altro dei tanti episodi da raccontare, per uno che a Sanremo è ormai di casa.

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