Termoli

Parco, Comune revoca convenzione con associazione ambientalista: “Telecamere e dog park, non hanno fatto nulla”

Il dirigente all'Ambiente Silvestro Belpulsi spiega le ragioni che hanno portato alla decisione del Comune: "C'erano lavori da fare mai realizzati"

Il Comune di Termoli ha revocato all’associazione ambientalista Anpana la convenzione per il controllo e la manutenzione di alcune aree del parco di Termoli. La convenzione era stata firmata con l’Amministrazione Sbrocca, nel marzo 2019, ma è stata revocata nei giorni scorsi dall’Amministrazione Roberti “causa inadempienza” spiega una nota del Comune.

La vicenda sta creando parecchie polemiche fra il Comune e l’Anpana, associazione che vede come presidente l’avvocato Maria Morena Suaria, per altro candidata alle scorse comunali proprio a sostegno di Francesco Roberti. Di recente infine alcune nuove guardie ecologiche formate dall’associazione avevano prestato giuramento in Comune proprio alla presenza del primo cittadino.

“La revoca delle aree del parco comunale “Girolamo La Penna” affidate all’Anpana è avvenuta solamente per inosservanza delle condizioni previste nella convenzione” afferma il dirigente del settore Sicurezza Ambientale del comune di Termoli Silvestro Belpulsi.

“La convenzione era stata siglata nello scorso mese di marzo e prevedeva determinati lavori che dovevano essere eseguiti dall’Associazione Nazionale Protezione Animali Natura Ambiente a partire dal trentesimo giorno dalla stipula dell’accordo e da ultimarsi nei successivi sessanta giorni” spiega ancora il dirigente.

Anpana

Quindi nel dettaglio ciò che l’associazione avrebbe dovuto fare e a quanto pare non ha mai realizzato. “Dovevano essere installate dieci telecamere di videosorveglianza e monitoraggio del parco entro tre mesi dalla convenzione, la gestione e la riqualificazione dell’area “Dog park”, il ripristino e la messa in sicurezza del recinto della stessa, il ripristino e la manutenzione dei cestini dei rifiuti esistenti per la raccolta delle deiezioni canine e la collocazione di un elemento per la distribuzione di sacchetti, il ricompattamento del terreno, il ripristino del manto erboso superficiale con semina rigenerante di prato resistente al calpestio, la riqualificazione dello spazio circostante il punto di erogazione dell’acqua già esistente mediante l’istallazione di pavimentazione per verde urbano e la sanificazione dello stesso punto d’acqua.

Inoltre, era anche prevista l’istallazione di tre pannelli che dovevano riportare le norme di comportamento da tenersi all’interno dell’area in questione”.

Il Comune ribadisce di aver atteso i tempi previsti e anzi, di aver avvisato anche l’Anpana prima di agire. “Prima di procedere con la revoca della convenzione, la struttura comunale ha anche provveduto ad eseguire alcuni sopralluoghi constatando che i lavori concordati non erano mai stati realizzati.

Il 5 dicembre scorso è stato comunicato all’avvocato dell’Anpana e al presidente dell’associazione l’avvio del procedimento in quanto l’articolo 6 della convenzione riporta che “Qualsiasi inosservanza delle condizioni previste nella presente convenzione comporta la facoltà di revoca immediata della stessa.”.

Alla nota in questione non è seguito alcun riscontro e, infine, il 24 gennaio 2020 la convenzione è stata revocata con immediatezza proprio richiamando l’articolo 6 della stessa” conclude il Comune.

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