Baranello

Nuova ondata di furti, nascono i gruppi Whatsapp anti-ladro: “Non restiamo a guardare”

La popolazione ha creato un gruppo in rete dopo gli ultimi episodi. Un modo per informare e fare prevenzione. Intanto i testimoni raccontano l'ultima razzia: "Quando hanno aperto la porta finestra del terrazzo in casa c'erano mia moglie e mia figlia piccola"

Tre furti consumati e due falliti in poco meno di due ore non sono pochi. E la paura è tornata tra la popolazione dopo l’ondata di angoscia e inquietudine che ha colpito molti comuni della provincia di Campobasso a cavallo tra dicembre e gennaio a causa delle scorribande di bande organizzate che agivano a macchia di leopardo svaligiando case, spesso anche con i proprietari all’interno.

E così è stato domenica nel tardo pomeriggio a Baranello, in località stazione.

I cittadini si sono trovati di fronte ad una nuova impennata del fenomeno che sembrava quietatosi in questi ultimi giorni di febbraio.

“In casa c’erano mia moglie e mia figlia piccola – racconta una delle vittime – quando i ladri si sono accorti che l’abitazione non era vuota hanno quindi preferito svignarsela, saltando dal terrazzo e fuggendo verso il bosco di fronte. Erano in tre e avevano il volto coperto”. Hanno però scardinato la porta finestra, quindi al di là della riuscita del colpo, il danno comunque c’è. E poi il terrore. Quello che possano tornare di nuovo e compiere un’altra serie di furti uno dietro l’altro come accaduto finora.

Le zone più colpite restano dunque le contrade dei centri, quelle isolate e che distano una manciata di chilometri dalle principali strade di collegamento (poi utilizzate per fuggire) che non è escluso raggiungano a piedi o con l’aiuto di un complice che li attende nelle vicinanze.

I danni maggiori, tendenzialmente, non sono soltanto economici ma soprattutto psicologici, con la sensazione di sicurezza, degli abitanti che viene spesso minata da questi eventi.

Le precauzioni adottate dagli abitanti (a Baranello per esempio, dopo quest’ultima raffica di furti, molti hanno provveduto ad ordinare un sistema di videosorveglianza per le proprie abitazioni) ed il pattugliamento delle Forze dell’ordine per impedire le effrazioni non sempre sono sufficienti, per questo la popolazione ha deciso di creare un gruppo whatsapp per raccogliere le segnalazioni in caso di furti subiti, presenza di individui sospetti o di strane attività nella zona.

Un’iniziativa che accomuna il centro di Baranello a quello di Vinchiaturo e Cercemaggiore. Dove molti hanno pensato di organizzare la stessa strategie mettendosi così in rete tra di loro e quindi provare a prevenire le prossime razzie. “Non possiamo restare fermi a guardare o ad aspettare il prossimo colpo – dicono i residenti – magari un’allerta lanciata per tempo può aiutare le forze di polizia ad intervenire per tempo e a fermarli subito dando finalmente una lezione a questa gente che mina alla serenità delle persone”.

Si tratta di un gruppo con persone che cercano di aiutarsi e aiutare anche le forze dell’ordine a fermare queste irruzioni da parte – si desume – di forestieri che arrivano dalle regioni limitrofe. Probabilmente dai campi rom della Campania, perché finora, le persone sospette che sono state fermate e in alcuni casi intimate anche di allontanarsi dal territorio molisano con il divieto di tornare, sono romeni o rom dei campi al confine con il Molise.

 

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