Riforma bonafede

Giachetti in Molise risponde a Conte: “Non siamo sudditi ma alleati, chi non lo capisce cambi lavoro”

Il parlamentare di Italia Viva a Campobasso per parlare della riforma della giustizia dopo il consiglio dei ministri di giovedì sera. "Contrari al lodo Conte sulla prescrizione e sulla riforma del processo penale non sappiamo di cosa parlano perché ai tavoli sono arrivati atti che non conosciamo"

Allarme giustizia: problemi e prospettive. Questo il tema della riflessione che ha fatto ritrovare a Campobasso, avvocati magistrati e politici.

Il convegno, organizzato dall’ordine degli avvocati, la camera penale del Molise e la scuola forense del Molise ha visto come ospite d’eccezione il parlamentare del partito “Italia Viva”, Roberto Giachetti accompagnato in città dall’onorevole Giuseppina Occhionero.

Giachetti arriva a Campobasso qualche ora dopo il consiglio dei ministri in merito alla riforma Bonafede, consiglio disertato proprio da Italia Viva che della riforma non condivide molteplice aspetti (conosciuti) e soprattutto contesta quelli che sono arrivati sul tavolo senza alcun incontro interlocutorio precedente.

“Con il provvedimento approvato in Cdm – spiega infatti  l’onorevole Giachetti – andiamo incontro ad una involuzione della giustizia per quanto riguarda la prescrizione. Per la riforma del processo penale dobbiamo vedere ancora la proposta perché nessuno l’ha vista ancora. Quindi dobbiamo vederlo per giudicarlo”.

La riforma della prescrizione è sbagliata perché “mette in crisi decenni di civiltà giuridica di questo paese che combatteremo fino alla fine” aggiunge rimarcando che il “il lodo Conte rende incostituzionale due volte un provvedimento che era quello della sospensione di prescrizione perché distingue tra coloro che in primo grado sono giudicati  colpevoli e innocenti, dimenticando che si è innocenti fino il terzo grado di giudizio. Quindi qualunque intervento che apre una distinzione ovviamente è incostituzionale. D’altra parte con i provvedimenti del ministro Bonafede siamo abituati all’incostituzionalità,  solo 48 ore fa è stata dichiarata incostituzionale una parte importante dello spazza corrotti”.

Quindi non garantisce sui prossimi cambiamenti della giustizia che però, sottolinea: “in questo Paese è malata da 30 anni. E lo è a causa di mali strutturali. Dunque, forse, piuttosto che piantare bandierine bisognerebbe affrontarli, magari insieme a magistrati, avvocati e politici e dare una svolta ad un Paese che è stato più volte condannato per questo anche  dalla comunità europea”.

Non cambia la posizione rispetto al Governo perché dice l’onorevole Giachetti: “questo Governo noi  lo abbiamo fatto:  se non ci fosse stato Renzi non ci sarebbe stato Conte a fare il presidente del consiglio. Però abbiamo chiarito che non siamo sudditi bensì alleati e se si pensa che stiamo a scuola e per questo di metterci dietro la lavagna, allora è ovvio che qualcuno deve cambiare mestiere e non fare il presidente del Consiglio. Con questo ci si metta all’opera per risolvere i tanti tavoli aperti e si trovi la soluzione per far risalire la china a questo Paese che sta precipitando”.

Sulla tenuta del governo è categorico: “Abbiamo garantito la maggioranza anche durante la manovra economica. Quindi per quanto ci riguarda siamo disponibili al confronto e alla sintesi, va da se , però che  se si fanno forzature noi risponderemo con relative forzature”.

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