Giovani che resistono

Francesca, wedding artist campobassana: “Dipingevo, poi ho deciso di aprire un negozio per sposi”

La sfida dell’artista nonchè mamma 33enne, Francesca Di Maio che ha avviato un'attività in via XXIV Maggio a Campobasso: “Il timore per il futuro c’è, ma sono una persona positiva”. Tutto è iniziato il giorno del suo matrimonio, grazie a sua figlia.

Svuota tutto, attività in liquidazione, cambio gestione, vendesi, affittasi sono tutti cartelli di cui Campobasso è piena e che innescano – sia in chi li appone, che in chi li legge, – un senso di fallimento difficile da debellare.

Ebbene, in un capoluogo di regione con negozi che chiudono con una frequenza preoccupante, arriva il segnale positivo di una 33enne campobassana che ha deciso di mettersi alla prova inaugurando una nuova attività in via XXIV Maggio. Giovane mamma di due dolcissimi bambini, Francesca Di Maio si definisce una “wedding artist” e ha da poco ‘partorito’ la sua creatura “Momenti Wedding&party Planning”.

Cresciuta in una famiglia di artisti, Francesca sente di “essere artista nel sangue”. Una passione che ha alimentato con gli studi. Prima iscrivendosi al Liceo Artistico di Campobasso e poi all’Accademia delle Belle Arti de L’Aquila. “Mi sono appassionata al wedding e ho intrapreso questa strada culminata nell’apertura del mio negozio a dicembre del 2019 – dice – grazie al mio matrimonio. La mia bimba – che ora ha sette anni – aveva 18 mesi quando mi sono sposata. Io e mio marito abbiamo dedicato il nostro matrimonio a nostra figlia creando una cerimonia da favola, stile Disney. Da lì è partito tutto. Prima lavoravo per appuntamenti e dipingevo, ma dipingere non è una strada fortunata, qui, nella nostra realtà”.

Mentre parla, Francesca ha alle sue spalle una parete del negozio interamente dipinta da lei. “Ora – continua – ho aperto un punto per accogliere gli sposi. Sono una wedding artist, ossia curo il lato artistico del matrimonio accompagnando la coppia per tutto l’anno che precede il giorno del sì. Mi occupo soprattutto di allestimenti, partecipazioni, bomboniere: tutto fatto a mano. A volte – scherza – sono anche una sorta di “psicologa” perché aiuto gli sposi – e soprattutto la sposa – in tutte le decisioni, a partire dalla scelta dell’abito”.

“Le coppie che si rivolgono a me sono molto giovani – dice la wedding artist creando stupore in chi l’ascolta. – Si tratta di ventiduenni, ventitreenni, e magari già con figli. Questo sia perché capiscono maggiormente questa nuova figura imprenditoriale, sia perché hanno materialmente bisogno di una mano per via degli impegni quotidiani”.

Oltre al wedding, Francesca cura il lato artistico di tutte le cerimonie. “Una cosa che adesso va tanto – dice – è il “baby shower”, le mamme si riuniscono con le amiche e si scambiano i regali quando il bimbo è ancora nella pancia”. Così come la sua vena artistica, Francesca continua ad esprimerla con il “body painting” per occasioni.

Generico gennaio 2020

Nel suo laboratorio – da lei simpaticamente definito “la mia zona disordine” – realizza tutto a mano in modo da rendere personalizzabile ogni oggetto. Tra le sue particolarità, l’incisione sul vetro e la tecnica dello ‘scrapbooking’ “ancora poco conosciuta. Si tratta di realizzare album dei ricordi fatti a mano. Ad esempio, – spiega Francesca – in occasione di una nascita realizzo album con taschini per il primo body o per i primi calzini. Tutto fatto a mano, ci tengo a ribadire”. Una passione che sembra già prendere sua figlia, che quando può gira per il negozio e apprende l’arte della mamma.

Mentre parliamo, però, poca gente circola a piedi in via XXIV Maggio. “Questa non è una zona di passaggio pedonale – dice Francesca. – C’è poca visibilità. Cambia addirittura da marciapiede a marciapiede. Ci sono state molte chiusure, come il discount Sosty e la banca. Anche se sono nuova nella zona, sento dire che da quando alcune attività importanti e che richiamavano gente hanno chiuso, c’è meno passeggio”.

Ti preoccupa il futuro? “Devo dire che provo un po’ di timore, anche perché il mio non è un campo conosciutissimo. E poi (come spesso accade ndr) c’è molto fai-da-te. Comunque chi apprezza il mio lavoro, lo fa veramente. Dico sempre: teniamoci strette le mentalità più aperte. Come persona – chiude con un sorriso – sono molto positiva”.

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