Prime manifestazioni annullate

Cosa deve fare chi torna dal Nord caso per caso: l’ordinanza della Regione. Attivo numero verde per coronavirus

Gli aggiornamenti sulla emergenza sanitaria da Covid-19 in Molise. Oggi incontro della task-force in Prefettura, prime manifestazioni annullate. Intanto stanno per arrivare in Molise, a Campobasso, gli allievi agenti della scuola di Polizia di Piacenza

Isolamento solo per chi ha febbre o tosse, gli altri di rientro da Lombardia, Veneto, Piemonte eccetera devono solo comunicarlo al 118. “Per chi ha avuto contatti con le zone rosse attiviamo immediatamente la sorveglianza sanitaria domiciliare e si devono mettere in isolamento” chiarisce il presidente Donato Toma a Primonumero.it. Entro oggi sarà attivo un numero verde dedicato.

Entro oggi – chiarisce il presidente Toma – sarà attivato in Molise un numero verde dedicato alla gestione dell’emergenza del coronavirus”

Attivo dalle ore 19 del 24 febbraio il numero verde per la gestione del  coronavirus
Ecco i numeri da chiamare: 0874/313000 – 0874/409000
chi ha bisogno di informazioni o sospetta casi di infezione deve chiamare questi numero per non intasare il 118.

Tre casi per chi rientra dal nord Italia

La nuova ordinanza del presidente della Giunta regionale Donato Toma emanata oggi 24 febbraio stabilisce: “I soggetti provenienti dalle aree nelle quali risulta positiva almeno una persona o nelle quali vi è comunque un caso riconducibile al coronavirus, o i soggetti che vi abbiano soggiornato negli ultimi 14 giorni, ove giungano in Molise per motivi di lavoro, di studio, familiari o per qualunque altra ragione, sono tenuti a comunicare la loro presenza sul territorio all’Autorita’ sanitaria locale che provvederà a mettere in atto le adeguate misure di prevenzione della diffusione del virus.

La segnalazione dovra’ essere effettuata non oltre due ore dall’ingresso nel territorio regionale al proprio medico curante, oppure al numero 1500 del Ministero della salute, oppure al numero 118 del Sistema territoriale che provvederà a darne comunicazione al Servizio di medicina pubblica competente ad avviare la procedura”.

Coronavirus tavolo Prefettura

 Sono tre i casi possibili, che abbiamo chiarito sentendo lo steso Governatore Toma.

Chi torna dalle aree del Nord Italia che non rientrano nella zona rossa

  • Gli asintomatici che non hanno avuto contatti significativi con persone a rischio (per essere considerato contatto significativo non basta essere stati su un vagone ferroviario o in un centro commerciale) hanno solo l’obbligo di comunicare alla Asrem con una telefonata al 118 o al proprio medico di base.
  • Coloro che rientrano dal nord Italia ma non dalle aree rosse e accusano invece stati febbrili o altre sintomatologie devono comunicarlo sempre chiamando il 118 o il proprio medico di famiglia ma senza recarsi in Pronto Soccorso. “Per loro viene attivata la sorveglianza sanitaria passiva, vale a dire che il soggetto prenderà contatti con la Asrem e sarà la Asrem a prenderlo in carico e dirgli cosa fare. Se si rilevano sospetti oltre al tampone classico viene attivata la sorveglianza domiciliare”.

Chi ha avuto contatti con le zone rosse

  • Per chi torna dalle zone rosse, i focolai del contagio, oppure ha auto contatti con le zone rosse, oltre all’obbligo di comunicazione viene attivata immediatamente la sorveglianza sanitaria domiciliare e si devono mettere in isolamento volontario.  Vale anche per gli  asintomatici che hanno avuto contatti significativi con persone provenienti dalle zone rosse (o che siano partiti dalle zone rosse prima del divieto di lasciare le stesse aree): c’è l’obbligo dell’isolamento fiduciario domiciliare con sorveglianza sanitaria attiva.

Restano valide, per tutti, le indicazioni dei giorni scorsi: non recarsi autonomamente nei pronti soccorso (per evitare la potenziale diffusione di un eventuale contagio), ma rivolgersi sempre prima telefonicamente al proprio medico di famiglia o al 118, che attueranno un triage telefonico e solo eventualmente attiveranno il protocollo di presa in carico ospedaliera, che sarà gestito in sicurezza dal 118.

PERSONE IN QUARANTENA A SCOPO PRECAUZIONALE

E’ convocata per oggi pomeriggio alle 16 la riunione della Task Force regionale per fare in Prefettura il punto della situazione sulle misure necessarie a fermare la possibile diffusione da coronavirus sulla base dei provvedimenti straordinari varati dal Governo Conte. Ci sono tante persone che stanno tornando nel capoluogo molisano dopo essere state nelle regioni del Nord (Veneto, Lombardia e Piemonte) interessate dai primi casi di contagio e nelle quali si sono registrate le prime vittime causate dal Covid 19. Alcune di queste sono in quarantena per precauzione anche se in Molise finora non si registrano casi di contagio.

Dovrebbero arrivare questa sera a Campobasso, 192 allievi agenti dirottati dalla scuola di Piacenza.

I giovani poliziotti di viale Malta sono stati destinati per la stragrande maggioranza  verso il capoluogo di regione molisano, gli altri 49 invece a Cesena. Lo comunica in una nota il segretario del Siap di Piacenza, Sandro Chiaravalloti. A Piacenza finora sono 14 le persone contagiate dal coronavirus. Resta da capire se i test sono già stati eseguiti anche sugli allievi della polizia che stanno per arrivare in Molise, oppure se sarà la “G. Rivera” di via Tiberio ad organizzarsi secondo le disposizioni  ministeriali per far fronte ai relativi accertamenti, vista la provenienza da una zona dove ormai il contagio è accertato.

TRIBUNALE DI LARINO; SOLLECITATI DISPENCER DI DISINFETTANTE PER LAVAGGIO MANI

La raccomandazione di lavarsi frequentemente le mani per arginare possibili fonti di contagio ha spinto il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Larino Oreste Campopiano a scrivere al presidente del tribunale Michele Russo per disporre celermente all’interno del palazzo di giustizia  dispenser di disinfettante a disposizione del personale, degli avvocati e dei magistrati che sono quotidianamente impegnati nelle attività legate alla giustizia. Questo in ossequio alle disposizioni delle autorità sanitarie per contenere la diffusione potenziale del contagio.

IL CONSERVATORIO ‘CHIUDE’ A CHI E’ STATO NELLE AREE DEL CONTAGIO

Intanto anche il conservatorio ‘Lorenzo Perosi’ di Campobasso ha deciso di annullare una serie di precauzioni sulla base delle circolari del Ministero della Salute e del Ministero per i beni e le attività culturali, oltre che dell’ordinanza della Regione Molise. In base al provvedimento firmato dal Presidente Eliodoro Giordano e dal direttore Vittorio Magrini, coloro che negli ultimi 14 giorni hanno soggiornato nelle aree sottoposte a cordone sanitario o che abbiano avuto contatti con persone che abbiano soggiornato in tali aree non dovranno recarsi al Conservatorio. Inoltre viene rivolto l’invito a coloro che si sono recati in Liguria, Piemonte, Lombardia Veneto ed Emilia Romagna “a contattare l’azienda sanitaria locale e a sottoporsi al controllo sanitario previsto dalle circolari ministeriali”.

PRIME MANIFESTAZIONI ANNULLATE

La Casa del Popolo ha deciso di annullare la conferenza stampa di presentazione dell’ambulatorio popolare, mentre la Coldiretti ha rimandato a data da destinarsi la manifestazione di protesta contro l’emergenza cinghiali e le altre criticità di cui soffre l’agricoltura molisana. L’annuncio è stato dato dal delegato confederale e dal direttore regionale della Coldiretti Molise, Giuseppe Spinelli e Aniello Ascolese, questa mattina nel corso di una conferenza stampa nella sede regionale dell’Organizzazione a Campobasso.

“Vista l’emergenza venutasi a creare a causa del rischi di diffusione del Corona Virus e considerando che sarebbero intervenuti, da tutta la regione, oltre quattromila imprenditori agricoli – ha spiegato Giuseppe Spinelli – abbiamo deciso di rimandare a data da destinarsi la manifestazione prevista per il 3 marzo a Campobasso. Essendo la Coldiretti – ci ha tenuto a precisare il Delegato Confederale – una forza sociale che ha a cuore il bene, non solo della categoria agricola, ma dell’intera cittadinanza, il rinvio della manifestazione ci è sembrato un atto di responsabilità”.

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