Campobasso

Coronavirus, negativo test sul 65enne in Malattie Infettive. Allerta alta, nuova ordinanza per chi arriva da fuori regione

L'uomo è un paziente oncologico ricoverato in Malattie Infettive domenica sera per febbre alta: era rientrato dal Veneto, una delle regioni che presenta i focolai del contagio. Negativo il test al quale è stato sottoposto all'ospedale Cardarelli.

Il 65enne che ieri sera – domenica – è stato trasferito a Campobasso da Termoli per una febbre alta, dopo essere rientrato dal Veneto, non ha il coronavirus. Questa mattina l’esito del test nel laboratorio del Cardarelli, dove da diversi giorni ormai si svolgono gli esami sui tamponi per accertare la presenza eventuale del nuovo virus che sta richiedendo misure straordinarie con l’obiettivo di arginare il contagio.

L’uomo, un paziente oncologico e con un quadro clinico compromesso, resta stabile e monitorato dai medici. Al momento in Molise non si registrano casi di Covid-19, pur restando elevata l’attenzione e valide le misure precauzionali imposte dal Ministero per fronteggiare l’emergenza a livello nazionale.

Il Presidente della Giunta Regionale del Molise Donato Toma, sulla scorta delle disposizioni del Ministero della Salute per le misure profilattiche contro la diffusione della malattia infettiva COVID-19, ha emanato una seconda ordinanza a integrazione e chiarimento della prima, che risale a sabato.

Obbligo di comunicazione alle autorità per chi arriva da fuori regione

I soggetti provenienti dalle aree nelle quali risulta positiva almeno una persona o nelle quali vi è comunque un caso riconducibile al coronavirus, o i soggetti che vi abbiano soggiornato negli ultimi 14 giorni che arrivano in Molise per qualsiasi ragione, “sono tenuti a comunicare la loro presenza sul territorio all’Autorità sanitaria locale che provvederà a mettere in atto le adeguate misure di prevenzione della diffusione del virus”.

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Come funziona obbligo di segnalazione

Sempre nell’ordinanza di Toma viene precisato che “la segnalazione dovrà essere effettuata non oltre due ore dall’ingresso nel territorio regionale al proprio medico curante, oppure al numero 1500 del Ministero della salute, oppure al numero 118 del Sistema territoriale che provvederà a darne comunicazione al Servizio di medicina pubblica competente ad avviare la Procedura”.

La disposizione riguarda anche tutti i medici, obbligati ad attenersi alle istruzioni operative già diramate dall’Asrem relative alle modalità di gestione dei casi sospetti e “tenuti a consultare costantemente il sito dell’Azienda Sanitaria Locale per tutti gli aggiornamenti che saranno necessari in rapporto all’evolversi degli aspetti clinici ed epidemiologici dell’infezione in corso.

La Protezione civile è preposta a garantire ai soggetti sottoposti a misura di quarantena (al momento in Molise non c’è nessuno in isolamento) la massima assistenza logistica, provvedendo alla fornitura di quanto necessario per il loro sostentamento.

Dovranno inoltre essere preventivamente segnalati all’autorità di protezione civile della Regione Molise i trasferimenti, disposti da altre Istituzioni, anche a titolo precauzionale, di gruppi di soggetti che per qualsiasi motivo abbiano soggiornato negli ultimi 14 giorni nelle aree in cui è stato registrato almeno un contagio da coronavirus.

Per ora l’ordinanza è in vigore per 90 giorni. Potrebbe essere revocata o subire variazioni: questo dipende dall’evoluzione dell’infezione in corso.

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