Termoli

Vicky, le segnalazioni sono due. “Ho visto una donna di colore vestita come lei il 20 dicembre”. Chi altri l’ha vista?

Mentre stanno per iniziare gli accertamenti irripetibili sul corpo e sull’auto, oltre a una perizia sulle correnti marine, spunta una nuova segnalazione dopo quella dell’ospedale san Timoteo. La barista del distributore Ip sulla Ss 647 la sera dello scorso 20 dicembre, 2 giorni dopo la scomparsa, ha chiamato i carabinieri segnalando di aver visto alle 3 di pomeriggio una donna di colore vestita con un cappotto nero allacciato in vita, sola, che camminava sul piazzale sul retro dell’edificio. I carabinieri hanno fatto controllare la videosorveglianza di quel giorno, che però filma solo le pompe di benzina.

Erano da poco passate le 3 del pomeriggio quando Antonella, giovane barista che lavora al distributore Ip sulla Statale 647, è uscita fuori per andare a buttare la spazzatura nei bidoni sul retro dell’edificio. Era il 20 dicembre, due giorni dopo la scomparsa di Victorine Bucci, la donna di 42 anni di Larino ritrovata senza vita nella sua Panda rossa, nelle acque della darsena di Termoli, esattamente una settimana fa. Mentre gettava le buste nei cassonetti, Antonella si è girata e ha visto una donna di colore che camminava sullo spiazzale in parte sterrato alle spalle del bar.

“Mi ha colpito perché era sola, non c’era nessun altro con lei e non ho visto auto. Ma non ho insistito più di tanto a osservarla”

“Non sapevo ancora che la stavano cercando, non avevo ancora visto una sua foto” chiarisce lei a Primonumero.it, fornendo però una descrizione sommaria di quella persona notata in una manciata di secondi, “che mi ha colpito perché si trovava in un punto insolito, completamente sola”.

Questo il punto del’avvistamento

Vicky distributore ip ss 647

La cosa è finita lì, “sono rientrata dentro e non l’ho più vista, non ci ho nemmeno più pensato”. Ma quando la sera Antonella è rientrata a casa e si è messa a navigare su facebook, si è imbattuta negli articoli di cronaca locale che proprio quel giorno avevano pubblicato l’immagine di Victorine Bucci e i dati della scomparsa. Erano i giorni delle ricerche in mare coi sommozzatori dei Vigili del fuoco, che avevano perlustrato proprio le acque a ridosso della scogliera del vecchio molo senza trovare nulla, tantomeno l’auto che invece sarebbe stata trovato lì quattro settimane dopo dai Subacquei dei carabinieri.

Vicky varie foto da porto

“Ho letto alcuni articoli, ho visto la fotografia, ho appreso la descrizione degli abiti e mi sono improvvisamente ricordata, come in un flash, di quella signora che camminava sola il primo pomeriggio”. Ricorda l’abbigliamento: “Aveva un cappotto nero pesante allacciato in vita e jeans”. Ma il volto non lo ha memorizzato: “I capelli erano neri, ma non l’ho vista bene in faccia anche perché teneva il collo del cappotto su con le mani, come per proteggersi dal freddo. Non posso essere sicura che fosse lei, e l’ho detto anche ai carabinieri”.

victorine bucci

Già, perché Antonella la segnalazione l’ha fatta. La sera stessa, dopo averci rimuginato su, combattuta proprio per l’incertezza, ha comunque deciso di chiamare i carabinieri. Alle 23 ha telefonato al 112, e il giorno della vigilia di Natale è stata sentita nella caserma dei carabinieri di Larino, che hanno provato a verificare la presenza della donna quel 20 dicembre attraverso le telecamere private dell’area. Ma non è stato ottenuto alcun risultato. “Ho trascorso diverse ore a visionare i filmati di quel giorno, nella fascia oraria indicata” racconta il gestore della stazione di rifornimento “Ma non ho trovato nulla. Né auto né donna”.

Vicky distributore ip ss 647

Il motivo è spiegato dall’angolazione delle 4 telecamere a circuito chiuso, tutte puntate sulle pompe di benzina e sul piazzale di rifornimento. “Vedo le auto che passano qua, non altro” chiarisce lui. La donna di colore con un cappotto nero al ginocchio potrebbe essere arrivata fino a dietro il bar senza essere ripresa da alcuna telecamera, quindi. “Non posso essere certa che fosse lei” ribadisce Antonella, che rimpiange di non aver saputo prima della scomparsa. “Avrei potuto verificare di persona, avrei potuto dare una mano”.

Dare una mano, dare un contributo concreto in ordine ad eventuali avvistamenti di Vicky nell’immediatezza della scomparsa e nelle ore successive è esattamente ciò di cui c’è bisogno. Il Procuratore Isabella Ginefra, attraverso la trasmissione Chi l’ha Visto?, ha lanciato un appello: “Se qualcuno ha visto qualcosa, se qualcuno è a conoscenza di qualcosa, chiami i carabinieri”.

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Ma le segnalazioni su Victorine non sono arrivate, ad eccezione dell’unica ritenuta credibile relativa al presunto avvistamento della donna alle 10 e 30 la mattina del 18 dicembre in ospedale. Una segnalazione fatta da due diversi dipendenti Asrem, un usciere di Pronto Soccorso e una funzionaria Urp, entrambi certi che si trattasse proprio del 18 e proprio di Victorine perché, ha riferito l’uomo a Primonumero.it, “ha scritto il suo nome e cognome su un bigliettino e quel bigliettino l’ho consegnato alla signora dell’Urp”. Una versione che contrasta col ricordo del medico interpellato dall’usciere (“non ricordo la vicenda, quindi non ero io di turno, impossibile”) e che finora non ha trovato riscontro né nelle telecamere (incredibilmente in ospedale la videosorveglianza non c’è) né in altre testimonianze. Possibile che in un luogo come l’ospedale, con decine di persone in attesa in Pronto Soccorso e altre decine nell’area di attesa vicino l’Urp, sempre molto trafficata, nessuno si ricordi di una giovane donna di colore, benvestita e di bella presenza?

Nel giorno in cui sono stati affidati gli incarichi per gli accertamenti tecnici irripetibili su corpo e auto, con la speranza di ricostruire il “rompicapo”, l’appello a parlare, per eventuali testimoni, resta più che mai valido.

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