Termoli

Vicky, tragica svolta: la donna e la sua Panda trovate dai Sub sul fondale del porto fotogallery

Dopo le ore 16 di oggi, 21 gennaio, la perlustrazione dei fondali del porto turistico di Termoli restituisce la Fiat Panda della donna e un corpo all'interno, verosimilmente quello di Vicky. L'area era già tata battuta dai sub dei Vigili del fuoco, che tuttavia non avevano trovato nulla in quel punto. Il caso pieno di stranezze e dubbi sul fatto che la vettura possa essere finita in mare da quel lato: la scogliera lo impedisce. Domani, mercoledì, le operazioni di recupero con l'ausilio di gonfiabili.

Svolta tragica nel giallo della 42enne di Larino scomparsa a Termoli tra il 17 e il 18 dicembre scorsi. Oggi pomeriggio i Carabinieri subacquei del nucleo di Chieti e Pescara hanno individuato la vettura, la Fiat Panda di colore rosso, sul fondale del porto turistico, all’altezza del vecchio molo. Dentro un corpo, di sesso femminile. Nessun dubbio che si tratti di Vicky, anche solo domani – mercoledì 22 gennaio – si procederà al recupero in superficie e saranno disposti tutti gli accertamenti tecnici e le perizie necessarie.

La svolta è arrivata alle 16 oggi, 21 gennaio, quando i Subacquei del Nucleo Subacquei di Pescara e Chieti hanno individuato con lo scandaglio un oggetto voluminoso a pochi metri dalla scogliera del molo e a poca distanza dal punto in cui, la mattina del 18 dicembre scorso, è stato trovato lo smartphone della donna. Una “intuizione investigativa” quella degli inquirenti che hanno deciso oggi di indirizzare le ricerche in quel punto, peraltro già ampiamente perlustrato dai vigili del fuoco con la squadra dei sommozzatori nei giorni 19 e 20 dicembre scorsi, subito dopo la scomparsa. Il fondale era stato passato al setaccio ma non era stato trovato nulla. Ora invece una scoperta sorprendente. In breve è stato capito che si trattava proprio dell’auto di Victorine, e che all’interno c’è un corpo, verosimilmente quello della donna.

Un epilogo terribile, che non chiarisce peraltro cosa possa essere accaduto davvero. Domani, con condizioni di luce ideali, si provvederà al recupero del mezzo e del corpo, e si avvieranno gli esami tenici e biologici per ricostruire il dramma e chiarire se si tratti di incidente, suicidio o altro.

Le  operazioni di recupero erano iniziate attorno alle 17 ma si è preferito rimandare quando ci si è accorti della grande difficoltà a portarle a termine con l’ausilio dei gruppi elettrogeni. Verranno utilizzati gonfiabili e strumentazioni idonee a riportare in superficie l’auto.

Il procuratore capo di Larino Isabella Ginefra e il Pubblico ministero Marianna Meo sono arrivate sul sul luogo del ritrovamento e hanno atteso la conferma insieme con i carabinieri coordinati dal colonnello Iacuzio, la guardia costiera e diverse forze dell’ordine.

In mattinata, proprio mentre erano entrate nel vivo le ricerche avviate dalla parte del porto turistico, la Procura di Larino aveva deciso di rendere noto un dettaglio importante e finora rimasto nascosto. Victorine Bucci sarebbe entrata in un ufficio pubblico di Termoli alle 10 e 30 del 18 dicembre scorso, giorno della sua scomparsa. Avrebbe chiesto informazioni relativamente ad alcuni certificati. È stata, appunto, la Procura stessa a svelare questo particolare un mese dopo la scomparsa della 42enne di Larino sulla quale si sono concentrate ricerche in mare, aeree e a terra ormai da settimane.

La donna, di colore perché originaria del Ciad e adottata da una famiglia di Larino all’età di 5 anni, vestita di nero con un cappottino di panno, è stata riconosciuta dai dipendenti dell’ufficio che hanno informato le forze dell’ordine. Non si conosce in dettaglio di quale ufficio si tratti né quale sia stata la ragione che ha spinto Vicky a entrare in quel luogo, ma la segnalazione non è di oggi.

Vicky subacquei

Gli investigatori riferiscono di esserne stati al corrente da subito, sebbene solo ora abbiano deciso di diffondere questo particolare, probabilmente per esigenze investigative e in parte anche legate al fatto che il mistero sta sfociando nella congettura dell’omicidio anche sui media nazionali. 

Della sua auto, una Fiat Panda di colore rosso, non ci sono state invece segnalazioni di sorta. Oggi l’auto è stata ritrovata in mare probabilmente in seguito a qualche elemento-chiave dell’indagine, complicata anche da reticenze da parte di testimoni e dall’assenza di telecamere funzionanti a Termoli.

Quella del 18 dicembre di Vicky vista alle 10,30 è l’unica segnalazione arrivata agli inquirenti. Da quel momento più nulla. Poco prima, quasi contestualmente all’avvistamento della donna in un ufficio di Termoli, sul molo del porto turistico di fronte la pescheria della famiglia D’Abramo era stato ritrovato lo smartphone con una cover verde fosforescente che appartiene a Victorine.

Vicky subacquei

Da quel telefonino, la notte precedente tra le due e le tre, sono partiti due messaggi minatori inviati all’ex marito della donna e a un suo amico di Roma dall’attuale compagno, un 56enne di Termoli che abita a Rio vivo e che non è indagato.

*riproduzione riservata

 

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