Campobasso

Rosa corta, cambi affrettati e nessun rinforzo: che botta il 2-2. Cudini: “Gestione palla sbagliata”

Il pareggio clamoroso subito nel finale di recupero contro l’Avezzano fa tornare a galla polemiche e temi mai sopiti. L’allenatore parla anche di “cose che purtroppo succedono nel calcio”. Diversi sostenitori se la prendono con le sostituzioni fatte, molti altri con una panchina non all’altezza della situazione per via del mancato intervento sul calciomercato da parte del patron Gesuè. Sullo sfondo, il match di Notaresco di domenica prossima e l’obiettivo playoff che non può essere fallito: il club ha annunciato che proverà anche la via del ripescaggio.

Rabbia, delusione, senso di vuoto. Sensazioni forti, ma in senso negativo, al triplice fischio per i tifosi del Campobasso che hanno resistito al vento gelido pur di esultare. E invece è arrivato una sorta di pugno in pieno viso sul gong, quando si stava per gioire per la sesta vittoria consecutiva. Un uno-due subito dall’Avezzano in un minuto e mezzo, al termine del recupero, che ha pochissimi precedenti. Anche questo fa parte del calcio, ovvio, anche se questa squadra non sa gestire le situazioni più delicate. Stava per accadere col Vastogirardi, è successo contro il Cattolica, il Fiuggi e contro lo stesso Matelica.

 

Lo sa bene anche Mirko Cudini: “La partita era praticamente finita ma a volte nel calcio capitano cose imprevedibili. Sicuramente è un nostro difetto, al di là di com’è andata la partita contro l’Avezzano, la gestione nei momenti cruciali di alcune situazioni e di alcuni palloni. Su questo dobbiamo migliorare ancora molto, ma faccio fatica ad analizzarla, potevamo stare più attenti, ma in un minuto si fa fatica a pensare che si possa rimettere in discussione una gara chiusa al 94’ e contro un’avversaria in dieci. Gli episodi nel calcio sono spesso determinanti”. D’altronde, al di là delle due azioni che hanno portato gli abruzzesi all’incredibile pari, sul 2-0 Musetti si era divorato il tris. Lì davvero il match sarebbe stato chiuso con il lucchetto.

 

A fine partita molti tifosi si sono scatenati sui social. Molti imputano ai cambi sbagliati il pareggio: ‘Non si può sostituire Brenci con Giampaolo e mettere La Barba per Vanzan in pieno recupero’. Altri se la prendono con una panchina corta e non competitiva: ‘Cudini deve fare pur qualche cambio ma chi entra non è all’altezza…’. E poi c’è chi se la prende a muso duro proprio con l’allenatore invitato a fare le valigie.

 

È chiaro che è caldo se ne sentono tante. Ma un fatto è certo: la società non è voluta tornare sul mercato di serie D. Lo farà adesso? Può darsi, ma bisognava battere il ferro quando era caldo. Ora si è intiepidito di brutto. Per esempio, il ruolo di regista è rimasto scoperto. Brenci è sempre tra i migliori, ci mette quantità e pure qualità. Ma non può gestire palla e decidere quanto rallentare o aumentare i giri. Si è ovviato contro l’Avezzano con il mancino di Dalmazzi, che spesso porta palla fino al cerchio di centrocampo. Ma non basta.

 

Dopo sette vittorie e tre pareggi nelle ultime dieci giornate sarebbe ingiusto attaccare a testa bassa. Diciamo che la squadra è andata anche oltre le aspettative, avendo limiti sia a livello numerico che qualitativo. E che ci si attendeva qualche segnale concreto dal patron Gesuè che invece non è arrivato in sede di calciomercato. Naturalmente, se si ingaggia un bel regista dalla C saremmo in ogni caso tutti contenti, pur rimanendo col rammarico.

 

Che aumenta a dismisura considerando che domenica prossima si gioca a Notaresco, in casa della capolista che ora ha 14 punti in più dei Lupi. Con i presupposti prima descritti diventa quasi impossibile pensare a un’ulteriore scalata verso il primo posto. E si spera che non ci sia un contraccolpo psicologico: “Mi auguro di no e credo di no – dice il mister –. È chiaro che la delusione è stata tanta, due punti persi così… Ma domenica abbiamo una partita altamente stimolante contro la prima in classifica”.

 

Purtroppo sarà squalificato Alessandro, ma il mister non sembra preoccupato: “Sì, perdiamo Alessandro per squalifica. Sappiamo le sue qualità ma ne abbiamo altrettante importanti in rosa. Ci sarà modo per dimostrare il proprio valore per chi va in campo. Dobbiamo tramutare in rabbia positiva la delusione per il pareggio. Noi siamo chiamati a vincere sempre e andremo a Notaresco per prenderci i tre punti, questo è sicuro”.

 

In attesa del match in terra abruzzese, a freddo bisogna ribadire che l’obiettivo minimo è raggiungere i playoff. La proprietà ha fatto intendere che in un modo o nell’altro tenterà il tutto per tutto per il salto di categoria, compreso quel ripescaggio di cui si parla ogni benedetto anno a partire da questo periodo. Anche se non si riesce a capire il motivo per il quale non si è agito in maniera decisa e poderosa nella finestra dicembrina del mercato. Chi vivrà vedrà.     FdS

18^ GIORNATA: Campobasso-Avezzano 2-2, Cattolica-Matelica 1-2, Chieti-Vastese 0-2, Fiuggi-Pineto 2-1, Montegiorgio-Olympia Agnonese 0-1, Real Giulianova-Porto Sant’Elpidio 1-1, Recanatese-Jesina 3-2, Sangiustese-Tolentino 1-2, Vastogirardi-Notaresco 1-3.

CLASSIFICA: Notaresco 46, Matelica 37, Recanatese 36, Campobasso 32, Montegiorgio 30, Vastese 29, Pineto 27, Olympia Agnonese 26, Fiuggi 24, Vastogirardi 22, Tolentino 21, Porto Sant’Elpidio 19, Real Giulianova 18, Chieti e Sangiustese 17, Avezzano 15, Cattolica e Jesina 12.

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