Politica & ambiente

Parco del Matese, M5S chiede un Consiglio monotematico

Dopo le associazioni ambientaliste Falco e Legambiente, anche il Movimento 5 Stelle chiede chiarimenti sulla proposta di perimetrazione del Parco del Matese. I confini sono stati definiti in una delibera (la numero 558) votata dalla giunta Toma lo scorso 30 dicembre e spedita al Ministero dell’Ambiente.

Una proposta definita “insufficiente” dai consiglieri regionali pentastellati Angelo Primiani e Vittorio Nola, che hanno chiesto una seduta monotematica dell’assise di via IV Novembre.

“Consideriamo – dicono – il Parco Nazionale del Matese un’opportunità per tutto il Molise” ma “riteniamo insufficiente la proposta di perimetrazione fatta dalla Giunta regionale, contenuta nella delibera 558 del 30 dicembre. Una proposta che non tiene conto dei suggerimenti dello stesso Servizio regionale preposto; una proposta al ribasso dalla quale si evince che la Regione non crede affatto nel Parco quale strumento di crescita economica e tutela ambientale del nostro territorio; una proposta, quindi, che mette in luce la mancanza di coraggio da parte dell’assessore regionale al ramo, Nicola Cavaliere”.

Per gli esponenti del Movimento 5 Stelle, bisogna “includere nell’area parco le zone che davvero rappresentano un valore aggiunto” e ricomprendere “anche zone a basso impatto ambientale, le cosiddette ‘Zone 3’, aree di tutela ma non sottoposte alle norme più stringenti”.

Tra le proposte, anche la realizzazione di “un corridoio che metta in diretta connessione Parco del Matese e Parco Nazionale di Lazio, Abruzzo e Molise, quindi connettendo i territori di Montaquila e Monteroduni, un collegamento ritenuto fondamentale addirittura già in epoca sannita”.

Il Consiglio regionale monotematico consentirà di fa chiarezza anche su Roccamandolfi, dove è previsto l’ampliamento degli impianti sciistici finanziati con il contratto istituzionale di sviluppo (il Cis Molise), e su Campitello Matese, tagliato fuori dalla perimetrazione della Giunta.

“A tal proposito – concludono Primiani e Nola – da una parte la Regione non inserisce Campitello in area parco pensando magari alla sua vocazione turistica, dall’altra non fa nulla per valorizzare questa vocazione come confermano gli impianti di risalita chiusi anche quest’anno. È ora che la Regione decida una volta per tutte, anche in considerazione del continuo innalzamento della quota neve, se concepire Campitello come stazione sciistica o come zona ambientale, visto che anche questa Giunta finora ha dimostrato di non saper sfruttare le peculiarità dell’area sotto nessuno dei due aspetti”.

Dunque per il MoVimento 5 Stelle la proposta della Giunta va modificata “coinvolgendo il Consiglio regionale nella stesura di una proposta che ha ricadute su tutto la regione e fare la giusta informazione sui benefici, ad ogni livello, che il Parco porta con sé”.

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