Guerra ai clan

Lotta a bombe, omicidi e traffico di droga: a due passi da casa nostra arriva la Dia

Dopo gli ultimi attentati, compresa l’uccisione di un commerciante d’auto, lo Stato risponde con blitz, arresti e sequestri a Foggia e dintorni. E nei prossimi mesi una sezione della Direzione investigativa antimafia diventerà operativa, per indagare sui clan infiltrati anche in Molise

La Direzione investigativa antimafia, il più alto organo esistente in Italia contro la criminalità organizzata, si prepara a diventare operativa a Foggia. A due passi dal Molise, come è ormai noto, diversi clan del foggiano e della zona garganica sono così potenti da permettersi uccisioni in pieno giorno, come accaduto il 2 gennaio scorso quando il commerciante d’auto Roberto D’Angelo è stato freddato mentre era alla guida della propria vettura.

Per rispondere a quell’omicidio, e a una quantità di delitti inimmaginabile per il tranquillo Molise, i blitz non bastano più. Nel giorno dell’Epifania Carabinieri e Guardia di Finanza hanno effettuato circa cento perquisizioni trovando droga e soprattutto armi. Una bomba da tre chili è stato il ritrovamento più importante di un’operazione che ha portato anche all’arresto di tre uomini.

Ma è ormai chiaro che non possono bastare, in una vera guerra con armi di questo tipo e una tale quantità di criminali presenti sul territorio, le sole forze dei magistrati della Procura di Foggia, guidati da Ludovico Vaccaro che in precedenza aveva guidato la Procura di Larino.

Bancomat Termoli

Servono magistrati che si occupino solo di criminalità organizzata, che focalizzino la lotta ai clan, che sono tanti, diversi e soprattutto agguerriti, come dimostrano efferati omicidi, attentati incendiari all’ordine del giorno, traffici di stupefacenti e sfruttamento della prostituzione a livelli strutturali.

Nei mesi scorsi c’era stato l’annuncio del Viminale e la ministra Luciana Lamorgese ha avuto modo di confermare sia prima di Natale che nelle scorse ore. A Foggia sta per iniziare un nuovo capitolo e il Molise non può essere indifferente.

A ogni relazione semestrale della Dia vengono messi in evidenza i tentativi di infiltrazione che i clan mettono in atto tramite spaccio di droga e attività di riciclaggio di denaro sul nostro territorio, specie sulla costa molisana. Un territorio troppo spesso visto come un supermercato da criminali che hanno agito in questi anni con furti, rapine e assalti ai bancomat. L’arrivo della Dia non può che essere una buona notizia anche per chi crede allo Stato e alla sua efficienza, persino nella più dimenticata delle regioni d’Italia.

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