Campobasso

L’opposizione boccia il Natale di Campobasso: “Eventi e luminarie scadenti”

Salvatore Colagiovanni e Carla Fasolino criticano duramente i metodi utilizzati dal governo cittadino guidato da Roberto Gravina: "Finora solo annunci e consiglieri di maggioranza allineati a ciò che si decide al vertice".

Clima rovente a palazzo San Giorgio. Con le festività natalizie agli sgoccioli, si riaccendono le polemiche. Sono i consiglieri comunali di opposizione Salvatore Colagiovanni e Carla Fasolino ad accusare duramente l’amministrazione guidata da Roberto Gravina. 

La prima critica riguarda gli eventi e le luminarie di Natale, segno di una “scarsa programmazione“. Infatti, spiegano gli esponenti dei Popolari, “mai come quest’anno l’atmosfera natalizia si è sentita davvero poco in città. Per proseguire con le luminarie, la cui gestione è stata delegata dal vice-sindaco, nonché assessore alla Cultura e alle Attività Produttive, Paola Felice, al dirigente al ramo”. A loro dire, “l’illuminazione natalizia non ha tenuto conto delle esigenze dei commercianti del centro storico e di via Mazzini”.

La seconda critica è politica e riguarda l’assenza di un confronto tra maggioranza e opposizioni. “Dibattito impoverito” e “ventuno consiglieri comunali di maggioranza allineati a ciò che si decide al vertice”.

Colagiovanni e Fasolino ricordano quanto avveniva nella scorsa consiliatura, quando lo stesso Colagiovanni era assessore al Commercio e più volte è stato contestato dai 5 Stelle che hanno presentato in Procura una serie di esposti per denunciare presunte irregolarità sulla sua attività. “Il sindaco Gravina e i suoi assessori, quando erano consiglieri d’opposizione erano pronti, come schegge, a portare tutto e tutti in Procura”, sottolinea l’esponente dell’opposizione. “Oggi, si trovano al governo della città e quali metodi utilizzano? Quelli della politica”.

Emblematico il caso della nomina dell’amministratore unico alla Sea, a detta dei rappresentanti dei Popolari: “Prima la decisione, unilaterale, di propendere per l’amministratore unico. Poi, la nomina. Quando? Il 31 dicembre. Una data insolita, anche considerando che il Consiglio d’Amministrazione uscente dovrà essere ancora chiamato ad approvare il bilancio e, per normative in vigore, per l’assemblea dei soci c’è tempo nel primo quadrimestre dell’anno successivo a quello di riferimento, così come è successo l’anno scorso, quando il bilancio fu approvato il 10 aprile 2019.

Tornando alla Sea, giustamente, vista l’allerta meteo, ha provveduto allo spargimento del sale. Allerta di un paio di giorni, prima di giornate con temperature miti. I cittadini hanno lamentato la presenza per le strade di un quantitativo di sale (di per sé corrosivo) abnorme con le strade non pulite dopo la passata emergenza”.

Colagiovanni e Fasolino bocciano dunque i primi sei mesi di legislatura: “Solo annunci” e “una maggioranza pentastellata, che, come è successo, a Roma si è chiusa nel palazzo, lontano dai cittadini. Quello che era un Movimento è un lontano ricordo. Sono stati sufficienti sei mesi di gestione della cosa pubblica per rinnegare quanto veniva predicato per strada, nei Consigli comunali, nelle Commissioni Consiliari e nelle Procure”.

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