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Lavori di utilità diffusa, opportunità per 518 disoccupati del Molise: contratto per sei mesi

I progetti sono caratterizzati da straordinarietà e temporaneità e potranno avere una durata massima di 6 mesi, eventualmente prorogabile di ulteriori 6 mesi. Ogni destinatario può partecipare a un solo progetto di pubblica utilità, o a più di uno, purché, complessivamente, non superino i 12 mesi e il valore finanziario individuale di 6500 euro

La giunta regionale ha approvato l’avviso pubblico relativo alla “manifestazione di interesse finalizzata alla presentazione di candidature da parte di lavoratori disoccupati per l’inserimento e il reinserimento sociale di soggetti maggiormente svantaggiati attraverso la realizzazione di progetti di utilità diffusa”.

E’ stato quindi approvato anche lo schema di convenzione che dovrà essere sottoscritto con le Amministrazioni comunali che sono i soggetti utilizzatori e il modulo di domanda riservato ai potenziali lavoratori.

Questa mattina in unna conferenza stampa, il governatore Donato Toma assieme all’assessore al Lavoro, Luigi Mazzuto hanno illustrato la nuova delibera adottata dalla giunta.

“E’ un provvedimento – ha detto Toma – che si inserisce nell’ambito del Piano regionale per le politiche attive e ha una duplice finalità: da un lato, stimolare la collaborazione tra soggetti pubblici e privati che operano sui territori attraverso la chiamata a progetto per attività di utilità diffusa, in grado di aumentare il livello dei servizi; dall’altro, sostenere il processo di inserimento e reinserimento sociale dei soggetti maggiormente svantaggiati, per la valorizzazione del bene comune e del benessere sociale. In altri termini, si è inteso indirizzare la spesa pubblica in senso produttivo, superando modelli meramente assistenziali, attraverso la realizzazione di progetti caratterizzati da utilità diffusa che hanno l’obiettivo di assicurare, in via temporanea, anche un sostegno al reddito alle persone disoccupate che vivono in uno stato di disagio, rispetto alla loro partecipazione attiva all’interno di progetti  che vanno a beneficio delle comunità locali”.

Toma ha poi puntualizzato che si tratta di lavori di utilità diffusa (LUD) e non di lavori socialmente utili (LSU) perché su questo aspetto c’è stato un lungo e complicato confronto tra la nostra Struttura e i tecnici ministeriali.

I progetti che sono pervenuti dalle amministrazioni comunali, dal Consorzio di Bonifica  Assomab Alto Molise  e da Molise Acque riguardano i seguenti ambiti di intervento: valorizzazione del patrimonio ambientale, tutela degli assetti idrogeologici, bonifica delle aree industriali dismesse e interventi di bonifica dall’amianto; valorizzazione del patrimonio pubblico urbano, extraurbano e rurale, compresa la relativa manutenzione straordinaria; valorizzazione dei beni culturali e artistici anche mediante l’attività di salvaguardia e promozione; allestimento e custodia di mostre relative a prodotti, oggetti, attrezzature del territorio, nonché riordino o recupero e valorizzazione di beni archivistici, librari e artistici di interesse storico e culturale; riordino straordinario di archivi e recupero di lavori arretrati di tipo tecnico o amministrativo; attività ausiliarie di tipo sociale a carattere temporaneo.

I progetti sono caratterizzati da straordinarietà e temporaneità e potranno avere una durata massima di 6 mesi, eventualmente prorogabile di ulteriori 6 mesi.

Ogni destinatario può partecipare a un solo progetto di pubblica utilità, o a più di uno, purché, complessivamente, non superino i 12 mesi e il valore finanziario individuale di 6500 euro.

Il finanziamento regionale è pari a 6500 euro per ciascun lavoratore coinvolto nel progetto e verrà corrisposto  in relazione ad un impegno orario settimanale di 20 ore e di una durata contrattuale di 6 mesi. In caso di orario settimanale inferiore a 20 ore o di durata contrattuale inferiore a 6 mesi, tale importo dovrà essere proporzionalmente ridotto in funzione dell’effettiva durata.

La somma di 6500 euro rappresenta la quota massima finanziabile dalla Regione per ogni lavoratore, anche in caso di orario settimanale superiore a 20 ore.

“Sono pervenute, a seguito di avviso pubblico, 99 proposte progettuali, 6 delle quali escluse perché giunte oltre il termine massimo. In tutto, dunque, sono 93 i soggetti utilizzatori ammessi”.

Il valore dell’intervento finanziario è pari a 3 milioni 367 mila oltre agli oneri Inps per la gestione dei pagamenti ai lavoratori, a fronte di una destinazione iniziale di risorse di  1 milione 750 mila euro. È previsto l’inserimento di 518 lavoratori.

I soggetti beneficiari sono solo quelli – inoccupati o disoccupati iscritti ai Centri per l’Impiego – che non beneficiano di alcun altro strumento di sostegno al reddito, ivi compreso il cosiddetto reddito di cittadinanza.
Si dovrà ora procedere alla stipula delle convenzioni con i soggetti utilizzatori, dopo di che gli aventi diritto potranno rispondere all’avviso pubblico di manifestazione di interesse delle amministrazioni.

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