Era febbraio 2016 quando la giunta comunale di Campobasso mise nero su bianco la volontà di sostenere la mobilità privata con veicoli elettrici o ibridi al fine di ridurre le emissioni di gas nocivi all’interno del perimetro urbano.
Dopo un anno, grazie alle numerose sollecitazioni da parte di Legambiente, associazioni e cittadini sensibili al tema l’idea riuscì a concretizzarsi e si tradusse in incentivo consistente nell’esentare i proprietari di auto elettriche o ibride dal pagamento dei parcheggi su strisce blu.
Legambiente, pur raccomandando di mettere in campo azioni mirate sulla mobilità collettiva e le piste ciclabili, lo considerò un grande risultato, e i dati lo confermarono: la variazione di immatricolazioni di auto elettriche o ibride in Molise nel 2017 rispetto all’anno precedente registrò un +56% (dati Aci 2017). A questo si aggiunse, nel 2018, l’installazione capillare di colonnine di ricarica per le auto elettriche o ibride plug-in, che rese facile e accessibile la ricarica in molte zone della città.
Non si fecero aspettare nemmeno i dati del rapporto Ecosistema Urbano di Legambiente, che nel 2017 registrarono a Campobasso una diminuzione rispetto al 2016 delle cosiddette polvere sottili a dimostrazione che una buona legge produce buone scelte nei cittadini sensibili. Un’auto elettrica o ibrida costa dai 1.500 ai 10.000 euro in più rispetto ad una pari segmento a gasolio, e di certo la sola esenzione dai costi del parcheggio non ripaga la scelta, tuttavia è un segnale che serve ad incoraggiare i cittadini virtuosi a sostituire vecchie auto euro 0 con veicoli più nuovi, più silenziosi e meno inquinanti.
L’esenzione è scaduta il 31 dicembre scorso e – denuncia il circolo Legambiente di Campobasso – non si sa se verrà rinnovata per le auto ibride. “Il rischio – scrive l’associazione – è che nella scelta i cittadini preferiscano risparmiare sul costo iniziale e optare per un’auto a gasolio, o peggio ancora di non sostituire proprio la vecchia auto, atteso che il costo del parcheggio potrebbe essere identico o molto simile. Incentivare la mobilità con mezzo privato, per quanto poco inquinante, non è la scelta migliore: sarebbe meglio investire sulla mobilità collettiva o alternativa, ma in assenza di mosse concrete in questa direzione ci sembra inaccettabile fare un passo indietro sul sostegno all’auto ibrida o elettrica, e auspichiamo che il Comune e la concessionaria Aj Mobilità riescano a rinnovare l’agevolazione con le modalità finora valide”.
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