Anche il Molise ha i propri bonsai autoctoni. Nell’immaginario collettivo, magari, si potrebbe pensare che queste piante in miniature siamo prerogativa, o addirittura esclusiva, dei giapponesi che hanno modificato una tecnica di coltivazione nata in Cina. E invece il territorio nostrano può vantare diverse specie di mini-piante e mini-alberi. Dove? Soprattutto nel territorio isernino, ma anche nel campobassano.
Nel pomeriggio dell’8 gennaio è stato tagliato il nastro della mostra dedicata ai bonsai allestita nella sala civica del Comune capoluogo e visitabile fino al 10 gennaio. Monia Rossi, presidente del Molise Bonsai Club (con sede a Isernia, ndr), spiega com’è nata l’idea: “Assieme a Emiliano Neri, vicepresidente del nostro club, abbiamo iniziato questa coltivazione una decina di anni fa nella zona di Isernia, ma anche a Campobasso. Eravamo però in pochi e così ci siamo fermati. Per riprendere l’attività da circa un anno. Ora il gruppo è di una quindicina di persone, e abbiamo già fatto diverse mostre e organizzato corsi. Per esempio a Venafro abbiamo puntato sull’ulivo, a Capracotta nel giardino della flora appenninica abbiamo esposto vari tipi di bonsai”.
Cosa serve per coltivare un bonsai? “Innaffiare le piante e concimarle. La coltivazione è abbastanza facile, il difficile sta nella lavorazione”. In effetti, i bonsai essendo alberi in miniatura e coltivati in vaso hanno bisogno di tecniche molto particolari: “Per realizzare un bonsai ci sono tante regole da seguire che riguardano le proporzioni del tronco, la grandezza dei rami, della chioma, le potature, le filature, oltre a tecniche più invasive per creare rami secchi o tronchi cavi”.
Potenzialmente tutte le piante dei nostri boschi possono essere coltivate come bonsai: “Le specie sono svariate, dal pino nero al ginepro, dall’acero campestre all’ulivo, e ancora il cotognastro, la fillirea, l’olmo, il carpino. Ma anche il biancospino, il faggio. Ecco, per esempio nei luoghi più freddi andrebbe bene il faggio”.
E per quanto riguarda le dimensioni? Monia Rossi spiega che “ci sono varie categorie, si parte dai pochi centimetri a quelli che si possono portare con due persone, che superano il metro e più. La caratteristica principale è la naturalezza, il bonsai deve evocare un paesaggio, la natura”. C’è da aggiungere che negli ultimi anni vanno di moda e diverse persone scelgono i bonsai per le proprie bomboniere da matrimonio come segno di unione e armonia con la natura.
La mostra resterà aperta giovedì 9 e venerdì 10 gennaio dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 in Municipio. FdS
commenta