Controesodo

Code per carreggiate ridotte sulla A14, altra giornata di disagi. Ma si può chiedere il rimborso

Autostrade per l'Italia ha annunciato che chi subirà pesanti ritardi a causa di incolonnamenti in A14 potrà chiedere di avere indietro il costo del pedaggio

Controesodo, lunghe code e possibili gravi ritardi. Ma stavolta almeno si potrà chiedere il rimborso. E’ di queste ore la novità annunciata da Autostrade per l’Italia, visto che anche oggi ci sono incolonnamenti lungo l’A14.

Quella di oggi potrebbe essere un’altra giornata molto difficile per chi si mette in macchina e percorre l’autostrada A14 con l’intenzione di fare rientro nelle rispettive sedi di lavoro o studio. Siamo infatti in quelle che vengono considerate giornate di controesodo, quando la maggior parte dei vacanzieri decide di tornare verso Nord.

Già da stamane, domenica 5 gennaio, sono segnalate code sulla A14, l’autostrada che collega Bologna a Taranto. In particole un chilometro di coda tra Pescara sud e Pescara ovest, quindi tra l’uscita di Francavilla e quella di Chieti, a causa della carreggiata ridotta.

Identico problema pochi chilometri più a sud, tra Lanciano e Val Di Sangro. Anche lì è segnalato un chilometro di code per carreggiata ridotta. Nelle prossime ore, quando si prevede ancora un maggiore afflusso di mezzi sulla A14, la situazione potrebbe peggiorare aumentando quindi a dismisura il tempo di percorrenza.

I disagi si erano già verificati a ridosso del Natale, specie nelle giornate fra il 20 e il 23 dicembre, quando fra Molise, Abruzzo e Marche le code erano arrivate diversi chilometri, costringendo gli automobilisti di rientro nelle proprie zone di origine per le festività natalizie, a viaggi interminabili di diverse ore, incolonnati in mezzo al traffico.

Ma una buona notizia c’è. Autostrade per l’Italia (Aspi) ha infatti dato il via a un Piano straordinario per assistere e informare gli automobilisti nei giorni di rientro dalle festività proprio a causa del traffico autostradale intenso in direzione nord, soprattutto a causa dei viadotti sequestrati dall’autorità giudiziaria sull’A14, in particolare tra Vasto (Chieti) e Porto Sant’Elpidio (Fermo).

In una nota, Autostrade per l’Italia fa sapere che “il Ministero dei trasporti e gli enti interessati sono stati allertati dalla società in caso di code significative per i restringimenti, dall’8 gennaio sarà possibile chiedere rimborsi del pedaggio”.

Interessati tutti gli automobilisti che “dovessero subire ritardi significativi nei tempi di viaggio lungo le tratte della A14 oggetto di provvedimento da parte dell’Autorità Giudiziaria”.

In che modo chiedere i rimborsi? “Gli automobilisti potranno inviare una richiesta di rimborso alla casella di posta elettronica info@autostrade.it, allegando copia dell’attestato di viaggio. La società erogherà i relativi rimborsi di pedaggio, valutando le richieste pervenute in funzione dei disagi effettivamente subiti».

La stessa Aspi aveva messo in guardia gli automobilisti prevedendo “un considerevole aumento dei volumi di traffico sulla rete di Autostrade per l’Italia lungo le principali direttrici da Sud verso Nord” e lunghe code “con tempi di percorrenza significativamente superiori alla media sono previsti in A14, tra Vasto Nord e Porto S. Elpidio verso Ancona/Bologna, per alcuni restringimenti di carreggiata disposti dall’Autorità Giudiziaria». Le giornate del 5 e 6 gennaio sono quelle considerate più a rischio dalla mattina fino alle prime ore della serata.

“I giorni di viaggio per i quali sarà possibile chiedere i rimborsi in caso di criticità delle condizioni di traffico sulla A14 – fanno sapere sempre da Autostrade per l’Italia – saranno il 5, 6 e 7 gennaio, in cui sono previsti i maggiori incolonnamenti. Già dal giorno 8 sarà possibile per gli automobilisti presentare la richiesta di rimborso, che sarà poi valutata da Aspi in funzione dei disagi effettivamente subiti”.

Inoltre società ha proposto al Mit “una soluzione per rimodulare temporaneamente il posizionamento dei restringimenti, riducendone sensibilmente l’effetto sulla circolazione” inoltrando una istanza all’Autorità Giudiziaria.

Il Piano Aspi per il rientro lungo l’A14 prevede oltretutto il potenziamento di uomini e mezzi sulla strada e un presidio permanente della Protezione civile, con sette squadre su tutta la tratta per offrire assistenza agli utenti.

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