Speciale centenario

Campobasso, ecco la formazione del secolo. E c’è pure quella di tutti molisani

Inevitabile la massiccia presenza di chi ha scritto le pagine più belle della serie B. Da Ciappi in porta a Scorrano-Progna-Parpiglia in difesa, passando per Perrone e Moretti sulle fasce, Di Risio e Maestripieri a centrocampo e attacco Tacchi-Corona con Biondi trequartista. E questi sono gli undici molisani più forti che hanno vestito il rossoblù: Nunziata, Scorrano, Armanetti, Ruzzi, Minadeo, Di Risio, Scasserra, Bellomo, Cianci, Mitri, D’Ottavio.

Il primo centenario del Campobasso è andato. I festeggiamenti dei tifosi hanno dato un tocco partecipato e popolare all’evento storico, che non è stato valorizzato al massimo da parte della società. Manca ancora qualcosa però. Per esempio, quali sono gli undici calciatori più forti che nell’arco dei 100 anni hanno vestito la maglia rossoblù? Non è un’impresa facile individuarli, considerando la qualità che è stata espressa soprattutto negli anni d’oro. Ma noi ci abbiamo voluto provare, consci del fatto che qualcuno è dovuto restare per forza fuori dalla formazione ideale, anche senza meritarlo.

 

Da dove partiamo? Dalla porta, naturalmente. Nei cuori di quasi tutti i tifosi dei Lupi è rimasto un portiere su tutti: Walter Ciappi. Quattro stagioni nel capoluogo, è stato un ‘estremo difensore’, come si diceva una volta, istrionico, per certi versi atipico. L’altezza non era il suo forte (un metro e 76) ma recuperava tanti punti tra i pali, con scatti felini e con qualche uscita spericolata. Arrivò nel novembre del 1981 per la grande rimonta verso la B, andò via al termine della stagione 1984/1985, collezionando 139 presenze.

 

A governare la difesa c’è sicuramente Domenico Progna. Fu prelevato dal Lecce nell’82 e appena diciannovenne si impossessò di una maglia da titolare che lasciò solo nel 1985, quando si trasferì al Pisa in serie A prima di spiccare il volo verso Bergamo. Testa alta e piedi buoni, era una sorta di regista aggiunto. A dare ancora più forza al reparto arretrato Carmelo Parpiglia, con 178 presenze in 7 stagioni differenti a Campobasso, roccioso difensore, tra i migliori nella serie B anni ottanta. E naturalmente non può mancare il Capitano Michele Scorrano, colonna portante dei rossoblù per quindici stagioni e con 428 partite sulle spalle.

 

Un 3-5-2 per permettere di far esprimere al massimo le due ali. Ovvero, Carlo Perrone da una parte e Vincenzo Moretti dall’altra. Il primo non ha bisogno di presentazioni: oltre cento presenze col Campobasso, tanta serie A e anche coppa Uefa con l’Atalanta, è uno dei calciatori più forti passati per il Molise. Una furia a destra con le sue sgroppate epiche, realizzò l’unico gol dei Lupi contro la Juventus nel 4-1 del ritorno di Coppa, dopo l’apoteosi dell’andata con l’1-0 firmato da Ugolotti. A sinistra uno che la fascia la divorava: quel Moretti che ha fatto impazzire i tifosi con quelle punizioni di sinistro nell’epoca Berardo. Ha giocato anche in B con l’Avellino, oltre che col Genoa nell’anno della C1.

 

In mezzo, nel cuore del centrocampo, non può che esserci Raffaele Di Risio. E poi un campobassano d’adozione che ha attraversato l’intero decennio più bello della storia del Campobasso Calcio: Marco Maestripieri. L’uno instancabile mastino, sempre pronto a dare battaglia e a vincere tanti duelli contro avversari pure più quotati. L’altro con il vizietto del gol: il primo lo realizzò contro un certo Walter Zenga, in uno storico poker contro la Salernitana (1979). Due vere bandiere.

 

E passiamo all’attacco. Dietro alle punte, con la numero 10 sulle spalle, il compianto Guido Biondi. Protagonista della cavalcata dell’81-82 che portò dritto verso il paradiso, era un tiratore di punizioni sopraffino e regalava assist in quantità industriale oltre che realizzare gol a grappoli. E i due ‘arieti’? Oscar Tacchi e Giorgio Corona. Il primo è stato l’emblema dell’attaccante, pur senza essere un bomber nel vero senso del termine. Elegante e forte fisicamente, il secondo prese il volo dal capoluogo per arrivare a esordire in serie A ad un’età abbastanza avanzata. In questo caso, è stata dura lasciare fuori Nicola D’Ottavio, Pietro Maiellaro e Rosario Majella, colui che detiene il record di reti con la maglia rossoblù, ben 59.

 

E questa potrebbe essere la formazione ideale di giocatori molisani che hanno indossato la casacca campobassana. Enzo Nunziata tra i pali, in difesa in sei a giocarsi quattro posti: Michele Scorrano, Mario Ruzzi, Antonio Minadeo, Luigi Pasciullo, Siro D’Alessandro e Ugo Armanetti. La linea di centrocampo a 4 con Raffaele Di Risio, Nello Cianci, Gino Scasserra e Nicola Bellomo. Attacco a due con Nicola D’Ottavio e Orazio Mitri.

commenta