La ‘banda dell’Audi nera‘ è il nuovo incubo dei molisani. Dopo i sette furti compiuti la notte scorsa a Vinchiaturo, questa sera poco dopo le 18 l’auto è stata vista fuggire a tutto gas dopo un furto portato a segno in una casa di contrada San Giovanni dei Gelsi a Campobasso.
Agiscono perlopiù in ville e case singole un po’ isolate dal centro abitato e senza porsi il problema qualora dovessero trovare qualcuno in casa, come è accaduto a Cercemaggiore, ma anche a Toro.
Pure nell’abitazione di Campobasso hanno portato via il possibile e sono fuggiti dileguandosi. Alle case si accede passando lungo la via che circonda il cimitero e dove ci sono le telecamere che potrebbero quanto meno fornire indicazioni sulla targa della macchina avvistata da alcuni testimoni, anche se molto probabilmente si tratta di auto rubate.
Ad agire dovrebbe essere la stessa banda. Probabilmente gruppi di rom dei campi nomadi del beneventano, soliti eseguire colpi con queste dinamiche ma per ora sono ancora pochi gli elementi a disposizione degli inquirenti.
Difficile anche intercettarli perché non agiscono seguendo un preciso raggio di azione ma lavorano a disorientare le forze dell’ordine. Soltanto la notte scorsa, infatti, i colpi sono stati eseguiti tutti a Vinchiaturo. Qualche giorno prima a Toro. Questa sera (3 gennaio) a Campobasso.
Potrebbe anche non essere la stessa banda ma comunque collegata alle diverse batterie che, per esempio, hanno colpito anche in provincia di Isernia.
Un fenomeno che da circa due mesi ha messo in allarme la popolazione.
Sicuramente si tratta di un gruppo strutturato, di veri e propri professionisti, che in un solo inverno con queste incursioni riescono a guadagnare migliaia di euro. E per eludere eventuali controlli e provvedimenti non è escluso che dopo questi raid facciano ritorno nelle loro terre d’origine fino a far calmare le acque.
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