San martino in pensilis

94 anni a testa, oggi festeggiano 77 anni di nozze. Lui le prenota il parrucchiere, lei fa la pasta in casa per figli, nipoti e pronipoti

Verino e Maria Travaglini oggi 10 gennaio festeggiano i 77 anni di matrimonio: un vero record a coronamento di una vita in simbiosi, come giura la famiglia. Lucidissimi e inseparabili: “Non fanno nulla uno senza l’altra”

Quando Verino s’accorge che Maria ha i capelli leggermente in disordine interviene con garbo: “Non devi andare dalla parrucchiera a fare la piega?” Lei magari è alle prese con il ciambellone formato extralarge per tutta la famiglia, o con la pasta di casa: cuzzi o cavatelli incurvati con le abili dita sulla spianatoia infarinata. “Verì, non ho tempo”. Ma è una scusa che non regge. “E te la prenoto io, dai. Quando vuoi andare?”

Scene di straordinaria armonia domestica, con quel pizzico di “eccesso di confidenza” che caratterizza le coppie collaudate. Nel loro caso una confidenza maturata e limata da 77 anni di matrimonio. Non hanno mai dormito in letti diversi dal talamo nuziale, nella loro casa di San Martino in Pensilis. Mai, nemmeno una notte. Non hanno mai pensato a una vita senza l’altro, nemmeno per sbaglio.

Hanno 94 anni a testa, sono entrambi nati nel 1926. L’anno in cui a Londra sono entrati in funzione per la prima volta i semafori, mentre in Italia Gramsci veniva arrestato dal fascismo, che sempre nello stesso anno sostituiva l’elezione del sindaco con la nomina governativa del potestà. Altri tempi, altra Italia. Che oggi appare lontanissima, relegata a un’epoca da chiudere nei libri di storia.

Loro due, Verino e Maria Travaglini, che per un segno del destino hanno lo stesso cognome anche se non sono consanguinei, si sono sposati a 17 anni, nel 1943, in piena seconda guerra mondiale. Hanno attraversato per mano la storia, quella con la S maiuscola.  Hanno messo al mondo tre figli, maschi tutti e tre. Vincenzo, Pietro e Luciano Travaglini hanno fatto due figli a testa. E i sei nipoti dei coniugi Tragalini a loro volta hanno arricchito l’umanità di 10 bambini. Insomma, per farla breve: Verino e Maria hanno 10 pronipoti, tutti ghiottissimi dell’immancabile ciambella domenicale homemade e delle tagliatelle di nonna Maria, come racconta la nipote Mary, che non si ricorda un litigio dei nonni, né di una volta che li ha visti col muso.

Un aneddoto? “Tanti, tantissimi. Continua a colpirmi però la memoria di ferro di entrambi e l’attenzione che hanno l’uno per l’altra. Vivono praticamente in simbiosi…”.

“Nonno Verino – continua – ci tiene molto che la moglie si presenti sempre bene, e le ricorda perfino quando è necessaria una capatina dal parrucchiere per rinfrescare la tinta e fare la messa in piega. E lei, d’altra parte, si prende cura di lui senza sosta, in casa e in cucina”.

Maria Travaglini coltiva da sempre la passione per la pasta in casa, “operazione nella quale è bravissima, insuperabile. Magari esagera con le quantità, ma non è un problema perché se avanza la congeliamo volentieri e la tiriamo fuori dal freezer all’occorrenza. Diciamo che la fa la pasta con la pala” scherza.

La pala, d’altronde, la conoscono entrambi, Verino e Maria. Così come la vanga, l’aratro, la zappa, tutti gli attrezzi in uso a chi coltiva la terra e dalla terra ricava i frutti. Braccianti, decenni di lavoro duro nei campi che ha temprato loro corpo e mente. E non è un luogo comune, visto che non perdono un colpo.

“Nonno gioca a carte con mio figlio e in genere vince” sorride ancora Mary, fortunato membro di una famiglia  che vanta al suo interno un matrimonio talmente longevo da non poter contare nemmeno su una definizione. “Cosa c’è dopo le nozze di diamante?” scherzano in casa, pregustando l’allegria della visita per gli auguri di rito e una festicciola privata senza fronzoli e genuina, come conviene a chi non perde tempo con gli interminabili pranzi al ristorante, specie dopo le abbuffate delle feste, consapevole che ad allungare la vita e l’amore non sono i taglieri di salumi e formaggi ma altre pietanze, impossibili da procacciarsi a pagamento.

E allora, tanti auguri!

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