Giovedì 26 dicembre

Transiberiana d’Italia, il treno storico raggiunge il presepe vivente

Un anno intenso per l’Associazione LeRotaie ed il progetto di turismo ferroviario lungo la linea Sulmona-Isernia.

Il 26 dicembre, come da tradizione, il treno storico organizzato in collaborazione con Fondazione FS raggiungerà Carovilli per il presepe vivente, portando così nel borgo altomolisano circa 400 viaggiatori.

Tutte le carrozze d’epoca sono al completo già da diverso tempo, con notevoli richieste da ogni parte d’Europa. La cosiddetta “Transiberiana d’Italia” si avvia verso la fine dell’anno dopo un dicembre da record con sei circolazioni settimanali e oltre 10mila viaggiatori provenienti da molte regioni d’Italia.

transiberiana

Per festeggiare una stagione caratterizzata dalle novità, una su tutte le crociere ferroviarie di due giorni con destinazione Molise realizzate nell’autunno appena trascorso, LeRotaie regalerà una cornice altamente scenografica alla ripartenza del treno storico verso Sulmona: il suggestivo ponte di Carovilli, incastonato in uno scenario unico nella vallata della frazione Fontecurelli, vero le ore 20 e 30 sarà teatro di un colorato spettacolo pirotecnico dedicato a tutti coloro che hanno preso parte a questa entusiasmante stagione turistica.

Solo nel 2019, l’Associazione composta da volontari abruzzesi e molisani ha realizzato sotto la regia della Fondazione FS Italiane 84 circolazioni con finalità turistiche, per un totale di 31500 viaggiatori (+49% rispetto al 2018) ed una serie di servizi esperienziali connessi.

Moltissimi borghi molisani coinvolti nel progetto: Castel del Giudice, San Pietro Avellana, Capracotta, Agnone, Pietrabbondante, Carovilli, Pescolanciano, Carpinone, Isernia e anche Campobasso hanno ospitato gruppi ed esperienze di valorizzazione turistica e culturale anche attraverso l’avvio di una fitta collaborazione tra vari operatori turistici.

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Il nuovo anno si preannuncia altrettanto intenso. Il ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo Dario Franceschini ha infatti annunciato che il 2020 sarà “l’anno del treno turistico” e l’associazione d’intesa con la Fondazione FS Italiane ha programmato circa 90 partenze per il 2020 (di cui quelle invernali dei primi mesi dell’anno già sold out) ed una proposta per un piano strategico con la regione Molise per il rilancio delle stazioni di Isernia e Campobasso anche come punto di partenza turistico per le direttrici sul Sannio e Benevento da un lato e per l’Alto Molise e l’Abruzzo dall’altro.

Nell’ottica esperienziale che caratterizza il turismo attuale, il treno storico nonché il patrimonio ambientale ed i piccoli borghi delle aree interne si stanno trasformando in una risorsa concreta. Le presenze turistiche e le ricadute economiche dirette sono evidenti, la programmazione svolta in questi anni per la creazione delle giuste condizioni d’ospitalità genererà interessanti prospettive da cogliere nel breve e medio termine aprendo un’ipotesi suggestiva anche per linee attualmente chiuse in ottica della legge nazionale sull’enoturismo che ben si presta alla valorizzazione esperienziale dei territori molisani.

 

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