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L’Italia sia modello per il contrasto alla crisi climatica

Con l’intenso lavoro messo in campo dal MoVimento 5 Stelle e da tutto il Governo, l’Italia ambisce a diventare un modello per gli altri Paesi nelle politiche di contrasto alla crisi climatica. Un concetto che ho potuto ribadire alla Cop25, la Conferenza mondiale sul Clima alla quale ho partecipato martedì scorso in rappresentanza di tutto il Parlamento italiano.

A Madrid ho partecipato ad un incontro bilaterale con i rappresentanti del Senato francese con i quali abbiamo discusso e comparato i rispettivi strumenti legislativi messi in campo sul tema ambientale e sono intervenuto all’assemblea dell’Unione Interparlamentare dove ho ribadito la determinazione dell’Italia nel contrasto ai cambiamenti climatici.

In ambito Ue l’Italia ha già centrato gli obiettivi fissati per il 2020 e ha rilanciato l’impegno verso traguardi più impegnativi al 2030. Inoltre ci siamo impegnati ad elaborare, entro la fine del prossimo anno, una ulteriore strategia per la neutralità climatica di lungo termine al 2050.

Un impegno confermato sempre martedì scorso con la conversione in legge del Decreto Clima, un decreto voluto con determinazione dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa e totalmente incentrato sulle politiche ambientali, in particolare mobilità sostenibile e condivisa, riforestazione urbana, riduzione dei rifiuti, insegnamento nelle scuole dell’educazione civica ambientale e rispetto dell’ambiente come volàno di una nuova economia green.

Sono interventi che coinvolgono cittadini, scuole, istituzioni e aziende per condurli ad un cambio culturale che si traduce in buone pratiche quotidiane.
Forti, quindi, del ruolo di avanguardia del nostro Paese nel contrasto al cambiamento climatico, ho annunciato con orgoglio l’organizzazione in Italia dei più importanti incontri preparatori alla Cop26 del 2020, quindi la cosiddetta ‘pre-COP’, la riunione preparatoria della Conferenza in formato ristretto, il segmento parlamentare e la ‘Youth-COP’ dedicata alle giovani generazioni che per la prima volta nella storia potranno presentare ufficialmente le loro proposte.

Il 2020 sarà quindi un anno importante per l’Italia e per tutto il Mondo, perché diverrà operativo l’Accordo di Parigi sulla base delle regole applicative approvate lo scorso anno alla COP24 di Katowice, in Polonia. Il nostro Paese sta già guardando oltre quegli obiettivi ed ha ben chiara la strada da percorrere. È la stessa strada che speriamo vogliano seguire tutti i Paesi del mondo.

on. Antonio Federico (parlamentare M5S)

 

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