Sanità

Concorsi ospedali: finalmente nominate le commissioni. Ginecologia: gli aspiranti nuovi medici sono 35

La Commissaria Straordinaria Maria Virginia Scafarto ha proceduto alla nomina delle commissioni per i vari concorsi Asrem previsti da tempo ma di cui finora si erano perse le tracce. Pubblicate anche le liste dei candidati ammessi: per quanto riguarda il concorso da ginecologi questi sono 35

Le acque si smuovono per quanto riguarda i concorsi Asrem per gli ospedali molisani. L’esercito dei candidati, da qualche giorno, ha ripreso a sperare. Le relative commissioni giudicatrici sono state infatti, con Deliberazione della Commissaria Straordinaria Maria Virginia Scafarto n. 1454 del 2 dicembre, composte e nominate.

Stiamo parlando di diversi concorsi pubblici, per titoli ed esami, previsti nel Piano assunzionale 2018-2020 e che, dopo mesi di stand-by, vedono ora la tanto agognata accelerata. I dirigenti medici nelle discipline Medicina trasfusionale, Ortopedia e Traumatologia, Ginecologia e Ostetricia, Pediatria, Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza, Urologia, Chirurgia Vascolare, Neuropsichiatria infantile, Anestesia e Rianimazione (oltre all’incarico di Medicina interna per l’ospedale di Agnone) sul sito della Asrem possono trovare i nomi di chi sarà nella commissione giudicatrice del proprio concorso.

L’attesa – come noto – era stata particolarmente grande soprattutto per il concorso per ginecologi. A lungo i comitati, in primis quelli che hanno ‘alzato la voce’ quando si decise per la chiusura del Punto Nascite di Termoli (poi riaperto dopo la sentenza del Tar che ha ‘congelato’ il tutto fino ad aprile), avevano denunciato come fosse ‘Aspettando Godot’ la tanto attesa nomina della commissione, atto propedeutico imprescindibile. I candidati ammessi alla procedura concorsuale sono stati resi noti il 21 novembre (Deliberazione n. 1396) e sono 35 (due invece sono stati escludi per mancanza dei requisiti).

Difficile dire se i vincitori andranno mai al Punto Nascite del San Timoteo di Termoli, il cui destino appare ancora incerto con il Piano Operativo Sanitario 2019-2021, in particolare se la deroga al ‘famigerato’ Decreto Balduzzi – per cui in Conferenza Stato-Regioni pochi giorni fa ci si sono dati 180 giorni per decidere – resterà lettera morta. La buona notizia però c’è: per i concorsi è tutto pronto.

commenta