Consiglio comunale

La raccolta differenziata fa lievitare le tasse per i campobassani

Il sindaco Gravina spiega che “è inevitabile che i costi aumentino per la Sea, che gestisce il servizio, avendo dovuto assumere venti persone. Per questo, ci sarà adeguamento delle tariffe tra il 2,5 e il 3%”. Gli aumenti sono anche dettati dalla rimodulazione della tassa sui rifiuti che sarà calcolata sulla base di quanto prodotto e smaltito. Confermate invece le aliquote e le detrazioni su Imu e Tasi: “Quest’ultima sembra sia stata abolita – annuncia l’assessore al bilancio Panichella – quindi la rimodulazione dell’Imu sarà fatta nel 2020”. Nel corso dell’assise è stato approvato anche il nuovo testo dello Statuto comunale elaborato dalla Commissione Statuto presieduta dalla consigliera Antonella Picone.

Tasse. Forse è la parola più odiata dagli italiani. Ma vanno pagate. I campobassani, stando alle prime indicazioni che giungono da Palazzo San Giorgio, dovranno sborsare qualcosina in più di Tari, la tassa sull’immondizia. Se ne è iniziato a parlare ieri sera, 20 dicembre, nel corso del consiglio comunale che ha tirato avanti fino alle 20.00 per poi aggiornarsi a lunedì 23 alle 8.30.

A partire dal 1 gennaio, come spiega l’assessore al bilancio Panichella, “debutta la nuova tassa sui rifiuti che sarà calcolata su criteri di semplicità e trasparenza per i cittadini. Si vuole creare una imposta omogenea tra i Comuni che viene calcolata sulla base dei rifiuti effettivamente prodotti e smaltiti. E le variazioni tariffarie dal 2020 in poi possono essere effettuate solo se si migliora il servizio”. Negli stessi bollettini compariranno varie voci che compongono la tassa, dallo spazzamento al lavaggio, il trasporto, la raccolta, il trattamento, lo smaltimento, la gestione delle tariffe e il rapporto con gli utenti.

Questa la previsione sui costi per il 2020: “Circa 600mila euro per il lavaggio e lo spazzamento, un milione e cento per raccolta e trasporto, quasi un milione e mezzo per il trattamento e lo smaltimento, oltre 2 milioni e 800mila per la raccolta differenziata, quasi un milione per costi generali, e ancora 84mila per trattamenti e riciclo, 147.000 per costi amministrativi, quasi 700mila euro per altre voci”. Per un totale di circa 8 milioni di euro. In un modo o nell’altro, la Tari aumenterà: “Per il nuovo calcolo della Tari c’erano due strade: o basarsi sul 2018 e aumentare la tariffazione del 10% oppure il piano finanziario sulla previsione del 2019 e presentare entro il 30 aprile un piano tariffario ben strutturato. Bisogna dire che c’è stato un incremento dei costi del personale per la raccolta differenziata, ci saranno altre assunzioni, quindi il piano finanziario è costruito in previsione dei costi del 2020”.

Sull’argomento è intervenuto il sindaco Gravina dopo le sollecitazioni provenienti dai consiglieri Battista e Sabusco: “Se si avvia la raccolta differenziata e per questo si sono assunte diverse persone, venti per la precisione, è normale che la Sea che gestisce il servizio ha costi in più e ricavi minori fin quando non ci sono ritorni sullo smaltimento. L’adeguamento delle tariffe della Tari che dovrebbe essere intorno al 2,5-3 percento è dettato anche da ciò che sta accadendo in materia di riorganizzazione delle imposte, come spiegato dall’assessore. In ogni caso, contiamo di non chiudere in perdita”. La differenziata è stata appena allargata anche al quartiere San Giovanni e nel 2020 coprirà l’intera città, come nei programmi esposti.

Sono state confermate per il 2020 le aliquote e le detrazioni dell’Imu e della Tasi. E il motivo è spiegato dall’assessore al bilancio: “Sulla Imu e Tasi si è deciso di non toccare nulla in quanto è stata approvata nella Legge di bilancio la riformulazione delle tariffe. Pare che la Tasi sia stata abolita, quindi va fatta una rimodulazione dell’Imu, rimandata al 2020”.

Nel corso del consiglio è stato approvato anche il nuovo testo dello Statuto comunale che è stato elaborato in questi mesi dalla Commissione Statuto, presieduta dalla consigliera Antonella Picone. Che ha così commentato: “Fin dall’inizio dell’attuale consiliatura, i componenti della commissione si sono dimostrati immediatamente concordi nel riprendere i lavori di revisione del testo dello statuto che necessitava di una seria opera di rinnovamento in grado di superare le incongruenze rispetto alla vigente normativa”. Una delle novità riguarda l’introduzione dell’articolo 57 (La Consulta Comunale Femminile). Sono stati aggiornati gli articoli contenenti i riferimenti al sistema di votazione, ad eccezione per la votazione segreta, in modalità elettronica mediante i dispositivi di cui il Consiglio si è recentemente dotato.

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