A rischio la storia e la memoria

La campana di Guardialfiera è danneggiata e non ci sono soldi per ripararla: appello ai molisani

“VOI SUONERETE LE VOSTRE TROMBE E NOI SUONEREMO LE NOSTRE CAMPANE”. Da quando fu pronunciata questa frase le campane sono diventate la voce dei nostri paesi, dei nostri quartieri, dei nostri rioni.

Guardialfiera, il mio piccolo paese d’origine, ha perso la sua voce. La sua campana, una delle più vecchie al mondo ancora attiva, si è danneggiata. Da più di 1400 anni, con i suoi rintocchi, ha accompagnato la vita dei guardiesi. Li svegliava al mattino e li salutava la sera. Ha pianto con loro i loro morti, ha festeggiato i loro matrimoni.

Purtroppo, ha fatto sentire la sua voce anche in momenti drammatici, come fece il 10 giugno del 1940 per annunciare la dichiarazione di guerra, ultimo saluto a chi sarebbe partito senza ritorno. Nel 1943 le donne di Guardialfiera, gli uomini erano a combattere battaglie in una guerra senza senso, interposero i loro corpi, di fronte ai mitra dei nazisti che volevano rubarla per trasformare la sua voce di pace in voce di morte. Ciò che la malvagità non ha potuto lo ha fatto il tempo.

La sua voce si è rotta. Per sostituirla occorrono soldi che il piccolo paese non è in grado di raccogliere tutti. Si potrebbe fondere e risparmiare sul costo della nuova campana, ma in questo modo verrebbero fusi anche le incisioni degli artisti della Pontificia Fonderia di Agnone, dove fu colata nel 1598. Verrebbe fusa anche parte della storia di un paese, i suoni e i ricordi del tempo. Chi vuole collaborare può inviare il suo contributo all’IBAN della parrocchia. IT26 C030 6941 1331 0000 0015 146

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