Favorire l'uguaglianza

Giornata della disabilità, Calenda: “Abbattere tutti gli ostacoli ancora esistenti per crescere”

“La prossima sfida a cui le istituzioni saranno chiamate a rispondere sarà quella di promuovere la partecipazione dei diversamente abili alla vita sociale, valorizzarne le loro peculiarità e conoscenze, coinvolgendoli nei processi decisionali, in modo da poter contribuire allo sviluppo e alla crescita dell’intera comunità”: questo il messaggio lanciato da Filomena Calenda, presidente della IV Commissione Consiliare, in occasione in occasione della Giornata Internazionale delle Persone Con Disabilità che ricorre domani, 3 dicembre.

Nel 2019, malgrado gli sforzi messi in campo, esistono ancora delle barriere, sia mentali che culturali, contro la disabilità: “Dobbiamo uscire dalla logica assistenzialistica secondo cui queste persone dipendano da noi ed entrare nell’ottica che non esiste un noi, senza di loro – ha continuato Calenda – I diversamente abili sono chiamati a dare un grosso contributo in una società che ci pone dinanzi a mille ostacoli e difficoltà. Non si può prescindere dal loro coinvolgimento. Affinché questo avventa bisogna garantire loro il principio di uguaglianza sostanziale, sancito dall’articolo 3 della Costituzione, favorendo la piena ed effettiva partecipazione alla sfera politica, sociale, economica e culturale della società”.

L’intervento del presidente della IV Commissione Consiliare si sposa perfettamente con la giornata mondiale dedicata alla persone con disabilità che ha, come tema cardine, il tema ‘durante e dopo di noi’. L’obiettivo della giornata è di riconoscere ai cittadini con disabilità il diritto a essere adulti con le proprie caratteristiche e con i supporti necessari, celebrando la Convenzione Onu del 2006 “che ha permesso di fare enormi passi in avanti nella tutela dei loro diritti e nella salvaguardia del loro benessere; ma l’aspetto formale non basta, molto deve essere ancora fatto affinché tali conquiste abbiano effetti concreti – ha aggiunto Calenda – La Convenzione si focalizza sulla necessità di favorire condizioni che consentano alle persone con disabilità di vivere in modo indipendente e di partecipare pienamente a tutti gli aspetti della vita e dello sviluppo della comunità a cui appartengono. Queste persone risentono più delle altre di carenze di servizi, in particolare quelli socio-sanitari, oltre che di problematiche economiche legate soprattutto all’accesso al mondo lavorativo. Il loro, anzi, il nostro futuro dipende dall’abbattimento di queste barriere”.

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