Colletorto

Giapponesi in paese per scoprire la bellezza degli olivi e il gusto dell’olio 

Momenti di gloria per Colletorto,  quando mai te l’aspetti. Il calore del Sol Levante in paese produce puntualmente i suoi aspetti benefici,  spezzando un silenzio vivace ormai da tempo. Di recente una delegazione di operatori giapponesi ha raggiunto il piccolo borgo molisano per conoscere il fascino del paesaggio olivicolo dell’Oliva Nera, disteso dolcemente alle spalle del regio tratturo Celano Foggia, tra chiesette rurali e macchia spontanea mediterranea.  Su questo esteso contesto ambientale, dove svariati tratturelli s’incrociano per risalire la china verso un sito ben più antico, quello di Montecalvo, hanno preso piede le voci, per raccontare la sua storia, ai più sconosciuta.
Giapponesi a colletorto
L’habitat, comunque,  nel suo insieme colpisce,  perché costituito da tanti ritagli di campi olivetati, su cui svetta l’antica  Torre di Giovanna I d’Angio’. E proprio questo luogo di antica memoria, tra storia e leggenda, è stato apprezzato, con forme inattese,  dal gruppo giapponese. Come si può vedere dalle immagini, tante le curiosità e la voglia di catapultarsi in una dimensione di vita non comune, ricca di segreti inattesi.
Giapponesi a colletorto
Giocando, poi, con un modus vivendi d’altri tempi nei vari ambienti della torre angioina, sicuramente motiva chi, tra non poche difficoltà, è impegnato a valorizzare questo sconosciuto patrimonio d’arte feudale. Espressione di un contesto ambientale, segnato da non pochi eventi della storia umana.  L’iniziativa si deve a Giorgio Tamaro. Un  produttore sensibile e attento al patrimonio culturale del proprio paese. Grazie alla sua produzione olearia, proveniente dal cultivar autoctona del luogo, l’Oliva Nera di Colletorto,   da qualche tempo ha stabilito un rapporto entusiasmante con questo Paese d’Oltre Oceano, capace di garantire delle opportunità felicissime. Giorgio Tamaro con passione porta avanti la tradizione olearia di famiglia. Nutre un attaccamento particolare verso la cultura del proprio paese. Ed è per questo che, ogni anno, promuove simili eventi, dove la voce del patrimonio d’arte locale è sempre in primo piano.
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